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Le tasse sulle società di persone: come funzionano

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(@paolo-remer)
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Il meccanismo di imputazione fiscale degli utili ai soci di Snc e Sas avviene in base al principio di trasparenza: come si calcola l’Irpef da pagare.

Se hai una Srl o fai parte di una Snc o di una Sas, ti interesserà molto sapere come funzionano le tasse sulle società di persone.

C’è chi pensa che creare una società di questo tipo funga da riparo e crei uno schermo dietro il quale poter intascare gli utili, ma non è affatto così: l’ombrello non funziona, perché il Fisco – così come i creditori privati, può aggredire il patrimonio dei soci se ci sono dei debiti sociali non pagati.

Iniziamo da qui, cioè dall’aspetto patologico della vicenda, per farti capire che i soci sono responsabili in prima battuta per il pagamento delle tasse dovute dalla società. Poi ti illustreremo il meccanismo di imposizione fiscale nei confronti delle società di persone: scoprirai che il Fisco considera redditi imponibili Irpef anche gli utili non percepiti, cioè i profitti realizzati dalla società, al netto delle perdite, anche quando non sono stati distribuiti ai soci.

La responsabilità dei soci per il pagamento delle tasse

Una piccola protezione per i soci di una società di persone in caso di mancato pagamento dei debiti fiscali esiste (e, infatti, tecnicamente si parla di «autonomia patrimoniale imperfetta»), ma è molto meno efficace di quella prevista per le società di capitali, come le Srl e le Spa, dove i soci rispondono solo nei limiti del capitale conferito e versato.

Insomma, i soci di una società di persone sono direttamente e personalmente responsabili per il versamento delle imposte dovute dalla società. Un piccolo scudo, però, c’è: si chiama beneficio di escussione, e significa che il Fisco non può chiedere il pagamento ai soci se prima non ha rivolto la sua richiesta alla società; ma se il patrimonio è insufficiente a soddisfare la pretesa tributaria, essi risponderanno illimitatamente, con il loro patrimonio. Ecco perché la cartella di pagamento inviata al socio è valida.

Da quanto abbiamo detto, emerge che la responsabilità degli adempimenti fiscali, come la tenuta della contabilità e la presentazione delle dichiarazioni periodiche, sia per le imposte sui redditi che per l’Iva, compete alla società, attraverso i suoi amministratori, ma nonostante ciò i soggetti passivi delle imposte – sui redditi, sull’Iva ed eventuali altre – sono i soci. Vediamo come funziona il meccanismo di tassazione e quali imposte devono pagare i soci di una società di persone.

Tassazione dei redditi delle società di persone

L’articolo 56 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi espone il meccanismo di tassazione dei redditi delle società di persone, che rientrano nella nozione di reddito d’impresa, cioè quello comune anche agli altri tipi di società commerciali. Ma, mentre nelle società di capitali questi proventi sono soggetti ad Ires (Imposta sul Reddito delle Società), per le società di persone c’è una importante distinzione, in quanto è applicabile il regime dedicato alle persone fisiche soggette ad Irpef. E nel nostro caso le persone fisiche sono quelle dei soci.

Tutto dipende dal fatto che la compagine sociale può essere composta da diversi soci, ciascuno dei quali ha la sua quota di partecipazione: quindi il reddito prodotto dalla società in ogni anno d’imposta va attribuito e ripartito pro quota tra i soci in base alle rispettive percentuali (ad esempio, una Snc con 4 soci ad uguale partecipazione avrà una percentuale del 25% ciascuno).

Inoltre, anche nell’ambito della categoria della società di persone va fatta una scomposizione: mentre le Snc, cioè le società in nome collettivo, e le Sas, società in accomandita semplice, il reddito prodotto dall’attività è sempre considerato d’impresa, per le società semplici (Ss) e le società di fatto esso viene attribuito in base alla propria categoria di inquadramento (ad esempio, reddito fondiario o reddito di capitale).

Società di persone: come si calcolano le perdite

Anche le perdite di esercizio vengono computate, in diminuzione del reddito complessivo della società, con i medesimi criteri che abbiamo illustrato per i componenti attivi; quindi verrà tassato il reddito netto.

L’art. 8 del Tuir precisa che le perdite del.e Snc e delle Sas, nonché quelle delle società semplici e delle associazioni tra professionisti, si sottraggono, per ciascun socio o associato, in proporzione alle rispettive quote di partecipazione.

Se le perdite imputate al socio in base alla sua quota di partecipazione nella società superano l’ammontare del suo reddito imponibile annuale, sorge il diritto a riportare l’eccedenza anche negli anni d’imposta successivi (fino a un massimo di 5 anni; questo limite non opera nei primi 3 anni dalla costituzione), e questa è una particolarità tipica delle società di persone, limitatamente a quelle costituite in forma di Snc o di Sas.

Tassazione in capo ai soci: il principio di trasparenza

Arriviamo al punto centrale: come avviene la tassazione in capo ai soci del reddito prodotto dalle società di persone? L’articolo 5 del Tuir stabilisce il fondamentale principio secondo cui i redditi delle società semplici, delle società in nome collettivo e delle società in accomandita semplice residenti nel territorio dello Stato italiano «sono imputati a ciascun socio, indipendentemente dalla percezione, proporzionalmente alla sua quota di partecipazione agli utili».

L’espressione chiave di questa frase è «indipendentemente dalla percezione»: vale a dire che i redditi della società vengono tassati in capo ai soci quando sono stati prodotti nell’esercizio considerato, e perciò anche se non sono stati effettivamente prelevati e distribuiti.

Ciò significa che il Fisco può legittimamente imputare gli eventuali maggiori redditi imponibili, emersi durante un accertamento tributario, anche in capo ai soci che non hanno partecipato alla gestione sociale e non hanno percepito quegli utili.

Questo principio viene denominato «tassazione per trasparenza» e comporta che il reddito prodotto dalla società, una volta calcolato al netto delle eventuali perdite d’esercizio, viene attribuito direttamente ai soci, proporzionalmente alla loro quota di partecipazione, anche quando la distribuzione degli utili non è avvenuta, e i proventi sono rimasti nelle casse sociali.

Società di persone: quante tasse pagano i soci?

La conseguenza più importante di quanto abbiamo detto è che l’aliquota Irpef applicabile a questi proventi realizzati dalla società non è fissa, ma dipende dall’ammontare complessivo dei redditi personali di ciascun socio, che potrebbe comprendere redditi di altra natura.

Quindi gli scaglioni Irpef che determinano il prelievo fiscale saranno diversi (dal 23% per i redditi fino a 15mila euro, al 43% per la parte eccedente i 50mila euro), in relazione alla situazione reddituale di ciascun socio. Invece nelle società di capitali l’Ires è sempre fissa – attualmente con aliquota pari al 24% – ed opera il principio di cassa, che richiede l’effettiva distribuzione degli utili e dei dividendi ai soci, altrimenti il presupposto impositivo non sorge.

 
Pubblicato : 30 Aprile 2023 16:00