Le nuove disposizioni nella manovra finanziaria includono aumenti sulla cedolare secca e sui bonifici parlanti.
Nel disperato tentativo di coprire tutte le nuove misure che l’aumento del deficit pubblico non riesce da solo a fare, nelle pieghe della legge di bilancio 2024 si trovano diverse “tasse nascoste” che finiranno per pesare sui contribuenti. Vediamo sinteticamente quali sono i prelievi occulti che potrebbero avere l’effetto di far crescere piuttosto che contrastare l’inflazione.
Modifiche sulla cedolare secca sugli affitti brevi e tassa “AirBnb”
Una delle novità riguarda il settore immobiliare, in particolare gli affitti brevi. La cosiddetta “tassa AirBnb” viene rivista per creare un sistema di tassazione più efficace. La cedolare secca sugli affitti brevi passa dal 21% al 26%, un aumento volto a favorire gli affitti tradizionali rispetto a quelli di breve durata.
Arriva poi una nuova regolamentazione più precisa e puntuale per i portali di intermediazione immobiliare.
Aumento dell’IVIE
La bozza della legge prevede un rilevante aumento dell’IVIE, l’equivalente dell’IMU per gli immobili posseduti all’estero. L’aliquota salta dal 0,76% all’1,06%, un incremento di quasi il 40%. In pratica chi ha case fuori dall’Italia pagherà più tasse.
Variazioni sul Superbonus 110%
La ritenuta collegata ai bonifici parlanti, necessari per ottenere i bonus casa, sale dall’8 all’11%.
Chi ha usufruito del 110% si vedrà invitato alla verifica sull’ipotesi di riclassamento dell’immobile, per aggiornare i valori fiscali alla luce delle migliorie portate dalle ristrutturazioni pagate dallo Stato. In pratica, lo Stato ha prima contribuito a incrementare il valore degli immobili ma ora esige che ciò sia reso pubblico, con un incremento del valore catastale del bene. Il che comporterà un aumento delle imposte in caso di trasferimenti.
Inoltre nelle compravendite effettuate entro i cinque anni dagli interventi del bonus 110% scatterà la tassazione delle plusvalenze (non sull’abitazione principale, però). L’obiettivo è frenare le vendite speculative di appartamenti e fabbricati messi a nuovo grazie alla maxi agevolazione.
Tabacchi e accise
La legge di bilancio colpisce anche i fumatori. Le accise su sigarette, sia tradizionali che elettroniche, subiranno un aumento, che potrebbe tradursi in un incremento di circa 10-12 centesimi a pacchetto.
IVA e prodotti per la cura
Cade l’Iva agevolata sui prodotti per igiene femminile e prima infanzia. I consumatori che non si sono accorti del beneficio per via dell’inflazione sentiranno però gli effetti del ritorno all’antico, con l’Iva che sale dal 5% al 10% e difficilmente sarà assorbita in modo integrale dalle aziende.
Altri aumenti fiscali
Altre modifiche includono la riduzione dell’agevolazione per i fringe benefit: il valore esentasse passa da 3mila a mille euro (2mila per chi ha figli).
Tornano di nuovo la tassa su plastica e zuccheri: tali tributi infatti erano stati solo sospesi per sei mesi e ora non ci sono soldi a sufficienza per rinnovare la misura.