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La Svizzera esce definitivamente dalla black list dei Paesi a rischio evasione fiscale

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(@paolo-florio)
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Decreto del Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, attua la convenzione tra Roma e Berna, eliminando la Svizzera dalla black list e influenzando le sanzioni fiscali.

La Svizzera è ufficialmente uscita dalla lista nera dei Paesi a rischio di evasione fiscale. Il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha firmato un decreto che implementa la convenzione tra l’Italia e la Svizzera e introduce una nuova disciplina per i lavoratori frontalieri.

A partire dal periodo d’imposta del 2024, la Svizzera sarà esclusa dalla black list del Decreto Ministeriale del 4 maggio 1999, che identifica le persone fisiche sospettate di elusione fiscale tramite fittizia emigrazione all’estero.

La ricaduta pratica di questa decisione è che i contribuenti non saranno più obbligati a dimostrare che il loro trasferimento in Svizzera non è fittizio, alleggerendo così il loro onere fiscale. Inoltre, due importanti conseguenze derivano dalla rimozione della Svizzera dalla black list.

In primo luogo, non verranno applicate le sanzioni raddoppiate per le violazioni dell’obbligo di monitoraggio fiscale, che richiede la comunicazione al Fisco delle proprietà immobiliari o finanziarie detenute all’estero tramite il quadro RW del modello Redditi.

In secondo luogo, non sarà più possibile raddoppiare i termini di accertamento, consentendo all’amministrazione finanziaria di disporre di 10 anni per effettuare controlli su possibili violazioni fiscali.

I paesi inclusi nella black list sono soggetti a maggiori controlli da parte del Fisco, al fine di prevenire l’elusione fiscale. Le aziende italiane che intrattengono operazioni con tali paesi sono obbligate a comunicare specificamente al Fisco l’entità di tali transazioni.

L’omessa o ritardata comunicazione della black list comporta sanzioni particolarmente severe, tra cui:

  • sanzioni da 258 a 2.065 euro per l’omessa presentazione o la trasmissione di comunicazioni con dati incompleti o inesatti.
  • sanzioni equivalenti alla violazione più grave, aumentate da un quarto al doppio (quindi fino a oltre 4.000 euro) per coloro che violano diverse disposizioni relative a tributi diversi con una sola azione o omissione;
  • sanzioni cumulative in caso di recidiva, con l’applicazione delle regole del cumulo materiale senza la possibilità di applicare il cumulo giuridico alle relative sanzioni.

La decisione di escludere definitivamente la Svizzera dalla black list è una svolta significativa nel rapporto tra i due paesi, riducendo gli oneri fiscali per i contribuenti e semplificando le procedure di monitoraggio per le aziende italiane. Questa mossa mira a rafforzare la cooperazione fiscale internazionale e promuovere una maggiore trasparenza nelle operazioni finanziarie.

 
Pubblicato : 27 Luglio 2023 09:26