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La sentenza di un tribunale straniero è valida in Italia?

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(@paolo-remer)
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Qual è l’efficacia in Italia dei provvedimenti giurisdizionali emessi da autorità estere; come e a quali condizioni possono avere riconoscimento nel nostro Stato.

Ogni Stato comanda nel suo territorio, per cui è bene sapere che efficacia hanno le sentenze emesse dalle autorità giudiziarie di altri Paesi, diversi dall’Italia. È un quesito molto importante a livello pratico in molti ambiti, perché possono esserci sentenze di divorzio, o civili di risarcimento danni, o penali di condanna. In tutti questi casi le parti interessate si pongono questa domanda: la sentenza di un tribunale straniero è valida in Italia?

Riconoscimento sentenze straniere in Italia: come funziona

Nel 1995, la riforma del diritto internazionale privato ha ribaltato i principi fino ad allora vigenti sul riconoscimento delle sentenze straniere in Italia. Adesso, secondo la legge vigente [1], una sentenza straniera è automaticamente riconosciuta in Italia se rispetta tutte le seguenti condizioni:

  • il giudice che l’ha pronunciata poteva conoscere della causa secondo i principi sulla competenza giurisdizionale propri dell’ordinamento italiano;
  • l’atto introduttivo del giudizio è stato portato a conoscenza del convenuto in conformità a quanto previsto dalla legge del luogo dove si è svolto il processo e non sono stati violati i diritti essenziali della difesa;
  • le parti si sono costituite in giudizio secondo la legge del luogo dove si è svolto il processo o la contumacia è stata dichiarata in conformità a tale legge;
  • la sentenza è passata in giudicato secondo la legge del luogo in cui è stata pronunziata;
  • la sentenza non è contraria ad altra sentenza pronunciata da un giudice italiano passata in giudicato;
  • non pende un processo davanti a un giudice italiano per il medesimo oggetto e fra le stesse parti, che abbia avuto inizio prima del processo svolto all’estero;
  • le disposizioni della sentenza straniera non producono effetti contrari all’ordine pubblico nazionale.

Quando la sentenza straniera non viene riconosciuta in Italia?

Cosa succede se una sentenza straniera non rispetta tali condizioni? La risposta è molto semplice: non potrà essere eseguita in Italia. Ciò vuol dire che quel provvedimento non avrà nessun effetto giuridico nel nostro Stato, e non potrà essere utilizzato come base per intraprendere azioni legali di recupero coattivo dei crediti ed esecuzioni forzate, come i pignoramenti dei beni del debitore.

Riconoscimento sentenza straniera: chi decide sulle contestazioni?

La prova rigorosa di tutti gli elementi e requisiti che abbiamo descritto deve essere fornita da chi vuole far valere la sentenza straniera in Italia [2]. In caso di contestazioni, l’accertamento dei requisiti del riconoscimento della sentenza estera compete alla Corte d’Appello territorialmente competente in relazione al luogo ove la sentenza dovrà essere eseguita [3].

In caso positivo, la sentenza straniera, insieme al provvedimento emesso dalla Corte d’Appello, costituisce titolo per l’attuazione ed esecuzione forzata di quanto contenuto nel provvedimento giurisdizionale estero.

Adozioni internazionali: riconoscimento sentenze straniere

In materia di adozioni internazionali, la normativa per il riconoscimento delle sentenze straniere è più stringente rispetto a quella generale che abbiamo esaminato. A parte i casi di adozioni all’estero di minorenni stranieri da parte di cittadini stranieri, che non coinvolgono l’Italia, in tutti gli altri casi occorre che il Tribunale per i minorenni verifichi il rispetto delle condizioni previste dalla Convenzione dell’Aja e dalla legge nazionale in materia [3].

Inoltre una apposita Commissione per le adozioni internazionali deve verificare che l’adozione disposta da un’autorità giudiziaria straniera non risulti contraria ai principi fondamentali che regolano il diritto di famiglia e non contrasti con l’interesse del minore adottato. Solo dopo queste valutazioni sarà possibile la trascrizione del provvedimento di adozione nei registri anagrafici dello stato civile.

Sentenze straniere di divorzio: come sono riconosciute

La legge sul diritto internazionale privato non si applica alle sentenze civili straniere emesse da uno Stato che ha stipulato separati accordi con il Paese di destinazione: tra queste eccezioni rientra la Santa Sede, cioè lo Stato della Città del Vaticano, che ha stipulato con l’Italia il Concordato.

In tali casi, per dare attuazione in Italia alla sentenza ecclesiastica che ha dichiarato la nullità del matrimonio, occorre instaurare, presso la Corte d’Appello competente in relazione al luogo in cui il matrimonio era stato trascritto, un procedimento di «delibazione», mediante il quale si accerta la conformità del provvedimento ai principi fondamentali dell’ordinamento giuridico italiano. In caso positivo, la delibazione fa cessare gli effetti del matrimonio.

Ti ricordiamo che la convivenza more uxorio (cioè avvenuta «come coniugi») se si è protratta per almeno tre anni impedisce al giudice italiano di riconoscere efficacia alla sentenza canonica, e dunque di poter annullare il matrimonio, anche se il giudice ecclesiastico lo aveva dichiarato nullo.

Riconoscimento delle sentenze penali straniere

In materia penale, il riconoscimento delle sentenze straniere avviene con il meccanismo previsto dall’articolo 730 del Codice di procedura penale. L’iniziativa spetta al Ministero della Giustizia, che, quando riceve una sentenza penale di condanna o di proscioglimento pronunciata all’estero nei confronti di cittadini italiani o di stranieri o di apolidi residenti in Italia, la trasmette alla Procura generale presso la Corte d’Appello, unitamente alla traduzione in lingua italiana e alla documentazione del caso, per darvi esecuzione nel nostro Stato.

L’articolo 731 del Codice di procedura penale contiene disposizioni aggiuntive, applicabili quando la sentenza estera può essere riconosciuta in virtù di accordi internazionali ratificati dall’Italia. Nell’ambito dei Paesi appartenenti all’Unione Europea, vige il principio del reciproco riconoscimento delle sentenze penali che irrogano pene detentive o misure privative della libertà personale, ai fini della loro esecuzione in Italia [5], quindi la procedura – che richiede soltanto la trasmissione in via amministrativa del provvedimento giudiziario al Paese di destinazione – è molto più semplice rispetto a quella di sentenze provenienti da Stati extra Ue.

 
Pubblicato : 18 Giugno 2023 11:15