L’assemblea o il regolamento di condominio possono vietare l’apposizione di un impianto di condizionamento sulla facciata dell’edificio?
L’installazione di condizionatori nelle facciate degli edifici condominialirappresenta spesso una fonte di discordia tra i condòmini. Nonostante questi dispositivi siano ritenuti essenziali per migliorare il comfort abitativo e quindi “beni primari”, le implicazioni legali e estetiche possono portare a numerosi conflitti interni. Vediamo dunque se è legale l’installazione di condizionatori in condominio, se l’assemblea o il regolamento possono prevedere dei divieti o, al contrario, autorizzare il singolo condomino. Ma procediamo con ordine.
Condizionatore e decoro architettonico
Secondo la giurisprudenza, sebbene l’installazione di condizionatori sia considerata una modifica lecita secondo l’articolo 1102 del Codice Civile, come illustrato dalla sentenza della Cassazione n. 3084/1994, esiste una limitazione importante legata al mantenimento del decoro architettonico. L’articolo 1120 del Codice Civile stabilisce, infatti, che le innovazioni non devono alterare l’aspetto estetico degli edifici, applicando quindi un divieto analogico alle modifiche non autorizzate che impattano sul decoro.
La valutazione dell’impatto del condizionatore va fatta caso per caso, alla luce dell’attuale stato dell’immobile, per come alterato nel corso del tempo da ulteriori e precedenti interventi effettuati dai condomini.
L’amministratore potrà agire a tutela del decoro architettonico se il condizionatore è facilmente visibile dall’esterno e rappresenta una “frattura” all’armonia delle linee dell’edificio.
Il rumore e i calori del condizionatore
Anche per i condizionatori vige il divieto previsto dall’articolo 844 del codice civile che vieta immissioni di calori, fumi e rumori superiori alla normale tollerabilità. Anche in tale ipotesi, la valutazione andrà fatta sulla base della specifica situazione, valutando soprattutto il luogo ove si trova l’immobile. In un centro abitato, caratterizzato da un elevato rumore di fondo proveniente dalla strada, sarà più difficile ritenere che il motore dell’apparecchio possa rappresentare una molestia.
Il L’assemblea o il regolamento di condominio possono vietare l’apposizione di un impianto di condizionamento sulla facciata dell’edificio? nel regolamento di condominio
Il regolamento di condominio, solo se approvato all’unanimità (cosiddetto “regolamento contrattuale) può vietare l’installazione di condizionatori sulla facciata dell’edificio. In questi casi, il divieto limita non solo i condòmini ma anche tutti i soggetti che usufruiscono dell’immobile, come locatari o futuri acquirenti, i quali dovranno rispettare le norme stabilite anche in presenza di delibere assembleari maggioritarie contrarie.
Il Tribunale di Milano nella sentenza n. 4074 del 12 aprile 2024 ha ordinato la rimozione dei motori esterni dei condizionatori e delle relative zanche di ancoraggio installati da un condòmino. Il motivo della rimozione era il mancato rispetto del regolamento che esplicitamente vietava tali installazioni sui muri perimetrali del palazzo.
Prima di procedere all’installazione di un condizionatore, è quindi prudente verificare la presenza di eventuali divieti nel regolamento di condominio, interagendo con l’amministratore per ottenere chiarimenti. In caso il regolamento preveda restrizioni, l’autorizzazione per procedere con l’installazione può essere concessa solo con delibera unanime dell’assemblea dei condomini, necessaria per modificare il regolamento stesso.
Inoltre, è consigliabile comunicare all’amministratore le intenzioni di installazione per garantire la trasparenza e permettere la discussione in assemblea. Questo passaggio è fondamentale per prevenire contenziosi futuri, soprattutto quando il regolamento impone severe restrizioni per preservare l’estetica della facciata.