Il nuovo BTp Valore non fa alzare l’Isee
Effetti dell’acquisto dei nuovi titoli di Stato sull’Isee e tassazione.
Il BTp Valore, la nuova emissione governativa destinata a partire da lunedì 26 febbraio fino a venerdì, arricchisce l’offerta di incentivi legati all’acquisto di titoli di Stato, sia sotto l’aspetto fiscale sia oltre. Questo titolo a sei anni, il terzo della sua serie destinato a famiglie e piccoli risparmiatori, non farà alzare l’Isee. E questo l’effetto dell’ultima legge di bilancio che prevede l’esclusione dei titoli di Stato fino a 50.000 euro dal calcolo dell’Isee, introdotta nell’ultima manovra finanziaria.
L’introduzione del BTp Valore segue questa modifica normativa, che attende ancora un decreto attuativo per essere pienamente operativa. Tuttavia, l’impegno politico del Governo in questa direzione suggerisce che tale provvedimento non sarà trascurato, come spesso accade in Italia con i decreti legati alle leggi di bilancio.
Ma come e quando si acquista il nuovo BTp Valore? L’acquisto potrà avvenire senza commissioni tramite banche, poste e home banking. Il taglio minimo anche questa volta è fissato a mille euro; non esiste un tetto massimo all’investimento, e il Tesoro assicura il soddisfacimento integrale delle domande che arriveranno nei tempi (fatta salva la consueta possibilità di chiusura anticipata rispetto al termine delle 13 di venerdì 1° marzo).
Le cedole, che verranno riconosciute ogni tre mesi dunque a un ritmo doppio rispetto a quello seguito dai titoli di Stato fuori dalla famiglia del «Valore», saranno al 3,25% annuo per il primo triennio e al 4% per il secondo.
È poi previsto un premio fedeltà per chi mantiene in portafoglio il BTp fino alla scadenza del 2030 sarà del 7 per mille, e porterà in questi casi il rendimento annuo al 3,77%.
Per il BTp Valore, le regole esistenti sull’Isee già forniscono una base chiara. Questo indicatore, che misura la situazione economica delle famiglie combinando reddito e patrimonio, include i titoli di Stato con un ritardo biennale, riflettendo le giacenze medie degli ultimi due anni. Tuttavia, dal 2020, è stata introdotta l’opzione dell’Isee “corrente”, che considera la situazione economica dell’anno precedente, per non penalizzare chi ha subito una riduzione del patrimonio.
Senza la modifica recente, il BTp Valore sarebbe stato incluso nell’Isee corrente nel 2025 e in quello ordinario nel 2026, ma con la nuova soglia di 50.000 euro, questa inclusione non avverrà, evitando possibili penalizzazioni nell’accesso a prestazioni basate sull’Isee.
La situazione dei titoli acquistati nel 2023 è meno chiara, in attesa del decreto. Potrebbero essere esclusi dai calcoli dell’Isee se il decreto prevedesse una retroattività, beneficiando i titolari ma incidendo sui conti pubblici.
Oltre all’esenzione Isee, c’è anche un’ulteriore agevolazione per chi compra i titoli di Stato: la tassazione dei rendimenti è al 12,5% invece che al 26% applicato alle altre rendite finanziarie e contempla anche l’esenzione dalle imposte di successione.
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