forum

Il condominio deve ...
 
Notifiche
Cancella tutti

Il condominio deve dare al creditore i nomi dei morosi?

1 Post
1 Utenti
0 Reactions
52 Visualizzazioni
(@angelo-greco)
Post: 3141
Illustrious Member Registered
Topic starter
 

La divulgazione dei nomi, cognomi e degli altri dati dei morosi da parte del condominio è contraria alla privacy a meno che non sia diretta nei confronti dei creditori. Ecco le possibili conseguenze in caso di inadempimento da parte dell’amministratore.

I creditori del condominio che non sono stati pagati possono pignorare il conto corrente condominiale oppure i beni dei singoli condomini (in proporzione alle rispettive quote millesimali). Nell’ambito di tale azione, sono tenuti ad agire prima nei confronti dei condomini che non sono in regola con i pagamenti.

L’amministratore ha l’obbligo di fornire tali informazioni oppure ciò lo esporrebbe a una illecita violazione della privacy? Quali sono i diritti e i doveri del condominio quando si tratta di gestire le questioni relative ai pagamenti in ritardo da parte dei condomini? Il condominio può, o meglio, è obbligato a rivelare al creditore i nomi dei morosi e le rispettive quote di debito? Questo articolo affronta tale tematica, cercando di fornire risposte chiare e dettagliate basate sulle normative vigenti.

Comunicare i nomi dei morosi è reato?

La Cassazione ha più volte detto che comunicare i nomi dei condomini morosi a terzi estranei costituisce una illecita violazione del diritto alla privacy. Identica è la conclusione se l’elenco di tali soggetti è affisso sulla bacheca condominiale in luogo accessibile a tutti. Ciò esporrebbe l’autore di tale condotta a una richiesta di risarcimento del danno.

Le generalità dei morosi possono essere rivelate solo ai condomini, dinanzi alla cui richiesta l’amministratore non potrebbe trincerarsi dietro un asserito dovere di tutela della privacy. E questo perché è interesse di ciascun partecipante al condominio conoscere la gestione delle relative finanze, i bilanci, lo stato dei pagamenti, eventuali crediti e debiti.

Si può comunicare ai creditori del condominio i nomi dei morosi?

Ma non solo. Il condominio deve dare al creditore i nomi dei morosi. La ragione trova fondamento in una esplicita previsione di legge.

Il codice stabilisce infatti che, se il creditore del condominio ottiene un decreto ingiuntivo dal tribunale o dal giudice di pace può, alternativamente, scegliere di pignorare il conto corrente del condominio (sempre che sia attivo, cosa improbabile visto che, diversamente, non ci sarebbe stata ragione per non pagarlo) oppure agire nei confronti dei singoli condomini pignorando i relativi beni (conto corrente, stipendio, pensione, casa, canoni di locazione, ecc.).

In questo secondo caso, il creditore ha l’obbligo di agire prima nei confronti dei condomini morosi, quelli cioè che non sono in regola con i pagamenti relativi alle quote che sarebbero servite proprio per pagare il creditore procedente.

Solo se l’azione esecutiva nei riguardi di costoro risulta inutile o altamente improbabile, il creditore può agire contro tutti gli altri condomini, in proporzione alle rispettive quote millesimali.

L’amministratore di condominio deve divulgare i nomi dei morosi al creditore?

Alla luce di quanto appena detto, l’amministratore di condominio ha l’obbligo – se gli viene fatta esplicita richiesta – di fornire al creditore le informazioni riguardanti i morosi. Questo è stato confermato da gran parte della giurisprudenza. Il condominio deve comunicare al creditore il debito pro quota millesimale di ogni condomino, includendo tutti i dati anagrafici e gli importi da versare.

Cosa rischia il condominio in caso di mancata collaborazione?

Il creditore che non ottenga l’elenco dei morosi può agire contro il condominio tramite un procedimento d’urgenza o un decreto ingiuntivo (con ulteriori spese a carico del condominio). Il giudice obbligherà l’amministratore a fornire la documentazione. Eventualmente sempre lo stesso giudice può stabilire che il condominio sia costretto a pagare una somma di gestione pagherà 50 euro per ogni giorno di ritardo nell’esecuzione del provvedimento del giudice.

L’amministratore condominiale ha il dovere legale di collaborare con il creditore, come specificato dall’articolo 63 disp. att. Cc. Questo dovere di cooperazione deriva direttamente dalla legge, indipendentemente dal mandato che lo lega ai condomini. Deve quindi agire in modo da salvaguardare l’aspettativa del creditore alla soddisfazione del credito.

Esempi Pratici

Supponiamo che un condominio abbia commissionato dei lavori di manutenzione sull’ascensore dell’edificio a un’impresa. Tuttavia, alcuni dei condomini non hanno pagato la loro quota per i lavori. L’impresa, non ricevendo il pagamento completo, chiede al condominio i dettagli dei morosi. Il condominio ha l’obbligo legale di fornire tali informazioni all’impresa.

Supponiamo che il condominio non rispetti il provvedimento del giudice di fornire le informazioni richieste dal creditore. In questo caso, il condominio sarà soggetto a una pena pecuniaria di 50 euro al giorno fino al rispetto del provvedimento.

In conclusione, è importante che sia i condomini sia l’amministratore del condominio siano consapevoli delle loro responsabilità legali. La trasparenza e la collaborazione sono fondamentali per la gestione efficace di un condominio e per evitare dispute legali potenzialmente onerose.

 
Pubblicato : 16 Giugno 2023 10:30