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Il comproprietario può imporre l’acquisto della sua quota?

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(@angelo-forte)
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Siamo comproprietari di un immobile con una nostra parente che ci ha chiesto di acquistare la sua quota altrimenti la venderà a terzi. Può imporci l’acquisto della sua quota?

Diciamo innanzitutto che la sua parente non ha il potere di imporvi di acquistare la sua quota di proprietà del bene.

Legalmente non esiste questo potere e nessuna norma riconosce ad un comproprietario di un bene il diritto di ottenere dagli altri comproprietari che acquistino la sua quota.

La sua parente, pertanto, può solo proporvi di acquistare la sua quota e voi siete liberi di accettare o meno la proposta e di concordare liberamente il prezzo (eventualmente facendo periziare l’immobile da un tecnico).

Se la proposta avanzata dalla vostra parente non dovesse trovare lei e gli altri comproprietari favorevoli, la vostra parente potrà decidere di vendere la propria quota ad estranei.

Tuttavia se l’immobile di cui stiamo trattando facesse parte di una comunione ereditaria (come mi pare di aver compreso dalla lettura del quesito), il coerede che intendesse cedere, a titolo oneroso, ad estranei la propria quota o parte di essa è tenuto a garantire agli altri coeredi il diritto di prelazione stabilito dall’articolo 732 del Codice civile.

Ciò vuol dire che se la vostra parente, per cedere tutta o parte della sua quota, raggiungesse un accordo con un terzo (estraneo rispetto alla comunione ereditaria attualmente esistente) dovrà prima notificare agli altri coeredi la proposta di alienazione (indicandone il prezzo) e questi ultimi (cioè gli altri coeredi) avranno due mesi di tempo per esercitare il diritto di prelazione oppure no.

Solo se gli altri coeredi non esercitassero il diritto di prelazione, la parente sarebbe poi libera di cedere la sua quota ad un estraneo.

Aggiungo infine, per completezza, che nel caso in cui la massa ereditaria non fosse costituita soltanto dall’immobile in discussione, ma comprendesse più beni, allora la vendita della quota indivisa di un singolo bene ereditario sarebbe una vendita obbligatoria, cioè avrebbe effetti subordinati all’assegnazione di quel bene al coerede venditore in sede di divisione.

Cioè la vendita della quota indivisa di uno solo dei beni dell’eredità (se l’eredità comprendesse più beni) sarebbe sottoposta alla condizione sospensiva dell’assegnazione di quel bene, in sede di divisione, proprio all’erede che ha proceduto alla vendita della quota indivisa.

Articolo tratto dalla consulenza resa dall’avv. Angelo Forte

 
Pubblicato : 24 Dicembre 2023 07:45