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I doveri del figlio dopo il riconoscimento della paternità

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(@angelo-greco)
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Responsabilità e rischi per un figlio che chiede il test del DNA nei confronti del padre naturale che non lo ha riconosciuto.

Un nostro lettore ha avviato un giudizio per il riconoscimento della paternità nei confronti del padre naturale Ci chiede se, a seguito della sentenza del tribunale che gli riconoscerà lo status di figlio, assumerà anche degli obblighi o delle responsabilità nei confronti del genitore.

A ben vedere, i doveri del figlio dopo il riconoscimento della paternità si riducono solo a quelli alimentari nel caso in cui il genitore, rimasto in condizioni di grave difficoltà economica e fisica, non abbia come mantenersi né il proprio coniuge sia in grado di farlo. Cerchiamo di chiarirci meglio.

Nel momento in cui si instaura un legame di genitorialità tra un soggetto e il proprio figlio naturale – tramite riconoscimento spontaneo o mediante l’accertamento giudiziale – il secondo acquisisce una serie di diritti nei confronti del primo. In particolare, il genitore deve mantenere il figlio minorenne o maggiorenne non ancora autosufficiente (a meno che quest’ultimo non studi e non cerchi un posto di lavoro).

Inoltre, il figlio acquisisce il diritto alla cosiddetta legittima, ossia a una quota del patrimonio del genitore, alla morte di quest’ultimo, che non gli può essere sottratta né con disposizioni testamentarie contrarie, né con atti di donazione fatti in favore di terzi prima del decesso. In caso contrario, il figlio riconosciuto potrebbe esperire, entro 10 anni dalla morte del padre, l’azione di riduzione per lesione della legittima.

Il figlio può poi rivendicare il risarcimento del danno per il periodo in cui il genitore non ha proceduto al riconoscimento. Danno che si sostanzia sia in quello “morale” per la perdita dell’affetto genitoriale, sia in quello “patrimoniale” per aver rinunciato a chance di crescita e di istruzione. Tale azione è imprescrittibile, pertanto il figlio potrà esercitarla anche se il riconoscimento della paternità è avvenuto molto tempo dopo la nascita.

Analizzati i diritti del figlio, vediamo ora quali sono i suoi doveri e responsabilità a seguito del riconoscimento paterno. Come anticipato in apertura, non esiste alcun rischio per colui che acquisisce lo status di figlio legittimo. Si possono però verificare due ipotesi di cui è bene prendere coscienza subito:

  • nell’ipotesi di morte del genitore, il figlio che accetta l’eredità subentra in tutti i debiti del padre in proporzione alla propria quota ottenuta con la successione. Tale effetto può essere evitato solo tramite la rinuncia all’eredità. In tal caso il figlio non perde tuttavia il diritto alla pensione di reversibilità;
  • qualora il genitore dovesse trovarsi in una condizione di grave difficoltà economica, tale da mettere a repentaglio la sua stessa vita, il figlio avrebbe l’obbligo di versargli gli alimenti in proporzione alle proprie capacità economiche. Gli alimenti non corrispondono alla stessa misura del mantenimento: sono piuttosto limitati allo stretto necessario per la sopravvivenza dell’avente diritto (cibo, medicine, ecc.). Inoltre, gli alimenti sono dovuti solo se il coniuge del genitore bisognoso non è più in vita o versa anch’egli nelle medesime condizioni, tali quindi da impedirgli l’assolvimento di tale obbligo. Tuttavia, è bene sottolineare che l’obbligo di versare gli alimenti non sussiste se il giudice dichiara il padre decaduto dalla potestà genitoriale, situazione piuttosto probabile se quest’ultimo si è sempre disinteressato del figlio, non riconoscendolo.
 
Pubblicato : 22 Agosto 2024 12:00