Scopri come l’accusa di guida sotto l’effetto di droghe non si attiva automaticamente a seguito di un incidente. Conoscere le leggi può proteggerti.

Cosa succede se sei coinvolto in un incidente stradale e, successivamente ai controlli, la polizia dovesse trovare tracce di marijuana o altre droghe? È una questione di estrema importanza che può avere conseguenze sanzionatorie e penali assai significative. Comprenderai bene infatti che, nel caso in cui tra l’incidente e l’assunzione degli stupefacenti non dovesse esserci alcun legame, allora non rischieresti nulla. Viceversa dovrai rispondere del reato per di più in forma aggravata. È proprio la Cassazione a spiegare quali sono i tuoi diritti in caso di guida sotto effetto di droghe e incidente stradale. Cerchiamo di chiare meglio come stanno le cose qui di seguito.

Che cosa dice la legge sulla guida sotto l’effetto di droghe?

Secondo l’art. 187 del codice della strada italiano, guidare sotto l’influenza di sostanze stupefacenti è un reato. Tuttavia, la legge sottolinea che non basta essere alla guida dopo aver assunto stupefacenti. È necessario che il conducente sia in uno stato di alterazione psico-fisica a causa di queste sostanze. In altri termini, la semplice “positività” al test non basta per far scattare l’illecito penale se risulta che la persona è vigile e nel pieno controllo delle proprie facoltà.

Se Tizio guida dopo aver consumato marijuana, ma non mostra segni di alterazione psico-fisica, non può essere accusato automaticamente di guida sotto l’effetto di droghe.

Come viene determinato lo stato di alterazione psico-fisica?

La determinazione dello stato di alterazione psico-fisica non si basa solo sull’accertamento medico. Si possono considerare anche elementi sintomatici relativi alla condizione del conducente al momento del fatto: ad esempio la guida a zig zag o anche la capacità di rispondere alle domande degli agenti.

Un incidente è una prova automatica di alterazione psico-fisica?

No. Secondo la sentenza n. 22682 del 25.05.2023 della Corte di Cassazione, il coinvolgimento in un incidente non è sufficiente a provare uno stato di alterazione psico-fisica da droghe. Sono necessari ulteriori elementi che dimostrino l’alterazione del conducente al momento della guida.

Se Sempronio, dopo aver consumato cocaina, tampona un veicolo in sosta, non è automaticamente considerato in uno stato di alterazione psico-fisica e quindi non risponde del reato solo per via dell’incidente. Le autorità devono individuare altri elementi sintomatici per dimostrare che Sempronio era sotto l’effetto della cocaina al momento dell’incidente.

Conclusioni

Il principio sancito dalla Cassazione è dunque il seguente: «Lo stato di alterazione psico-fisica da assunzione di sostanze stupefacenti non può essere desunto dalla mera verificazione di un incidente coinvolgente ovvero provocato dal soggetto agente, in assenza di elementi sintomatici, in ipotesi anche inerenti alle modalità di verificazione del sinistro, tali da far desumere, all’esito di un processo logico-inferenziale, la detta condizione soggettiva del conducente al momento del fatto (cioè al momento della guida del veicolo)».