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Guida pericolosa: cosa dice il Codice della strada?

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(@mariano-acquaviva)
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Che cos’è il principio informatore della circolazione? In cosa consiste l’obbligo di previsione? Com’è sanzionata la guida spericolata?

Il Codice della strada è pieno zeppo di norme che tutti sono tenuti a osservare, sia conducenti che pedoni. Le regole sono tantissime e quasi nessuno riesce a memorizzarle tutte. Qui ci soffermeremo su quella che, probabilmente, è la più importante di tutte e che prende il nome di “principio informatore della circolazione”.

Sin da subito possiamo dire che si tratta di una generale regola di prudenza che il Codice stabilisce per scongiurare la guida pericolosa di quanti vogliano mettersi in strada pensando di gareggiare in un rally. Nessuno divieto esplicito, quindi, se non quello di prestare attenzione onde evitare incidenti. Approfondiamo l’argomento.

Cos’è il principio informatore della circolazione?

Secondo la legge [1], gli utenti della strada devono comportarsi in maniera da non costituire pericolo o intralcio per la circolazione e in modo che sia in ogni caso salvaguardata la sicurezza stradale. È questo il cosiddetto “principio informatore della circolazione”.

In pratica, si tratta di una generale regola di prudenza che il Codice impone a tutti coloro che si mettono in strada e che si aggiunge a tutte le altre più specifiche.

Il principio informatore non è altro quindi che una regola di buon senso, che suggerisce cautela al di là del semplice rispetto dei limiti velocità e di tutte le altre prescrizioni più dettagliate.

Obbligo di previsione: cos’è?

Il principio informatore della circolazione non impone solo di procedere con prudenza ma anche di prevedere le eventuali imprudenze o trasgressioni degli altri utenti della strada per cercare così di prepararsi a superarle senza danno [2].

Tutto ciò, però, nei limiti del prevedibile. Secondo la Corte di Cassazione [3], non è possibile rispondere della condotta assolutamente non ipotizzabile di un altro utente della strada. Facciamo un esempio.

Se un automobilista non decelera pur trovandosi in un tratto stradale molto stretto, per di più frequentato da bambini, risponderà dell’eventuale investimento del ragazzino che improvvisamente si è gettato in strada, in quanto l’imprudenza dei minorenni è prevedibile.

Al contrario, non ha alcuna colpa il conducente che investe un pedone che è improvvisamente sbucato dal nulla e si è lanciato in strada, in quanto trattasi di condotta imprevedibile.

Guida pericolosa: cosa dice la legge?

La legge non prevede uno specifico illecito di “guida pericolosa”; contempla però una serie di regole che servono a evitare che il conducente possa costituire un pericolo per gli altri utenti della strada. Questi precetti non sono altro che la specificazione del principio informatore di cui abbiamo parlato sopra.

Ad esempio, il Codice dice che il conducente deve regolare la velocità del proprio veicolo in modo che, avuto riguardo alle caratteristiche, allo stato ed al carico dello stesso, alle condizioni della strada e del traffico e ad ogni altra circostanza, sia evitato ogni pericolo per la sicurezza delle persone e delle cose [4].

Ancora, il conducente deve sempre conservare il controllo del proprio veicolo ed essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizione di sicurezza, specialmente l’arresto tempestivo del veicolo entro i limiti del suo campo di visibilità e dinanzi a qualsiasi ostacolo prevedibile.

In particolare, il conducente deve regolare la velocità: nei tratti di strada a visibilità limitata, nelle curve, in prossimità degli incroci e delle scuole o di altri luoghi frequentati da bambini, nelle forti discese, nei passaggi stretti o ingombrati, nelle ore notturne, nei casi di insufficiente visibilità per condizioni atmosferiche o per altre cause, nell’attraversamento dei centri abitati o comunque nei tratti di strada fiancheggiati da edifici.

Il conducente deve, altresì, ridurre la velocità e, occorrendo, anche fermarsi quando riesce difficile l’incrocio con altri veicoli, in prossimità degli attraversamenti pedonali e, in ogni caso, quando i pedoni che si trovino sul percorso tardino a scansarsi o diano segni di incertezza.

Sono queste le norme generali che, in ossequio al principio informatore della circolazione, servono a scongiurare la guida pericolosa.

Com’è sanzionata la guida pericolosa?

La violazione delle regole viste nei paragrafi precedenti può comportare l’obbligo di pagare una sanzione amministrativa di tipo pecuniario. Per la precisione:

  • il conducente che non regola la velocità nei tratti di strada a visibilità ridotta, nelle curve, in prossimità delle intersezioni e delle scuole, ovvero che non limiti la velocità ogniqualvolta vi siano ragionevoli motivi per farlo (forti discese, passaggi stretti o ingombrati, ore notturne, condizioni atmosferiche avverse, ecc.), è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 87 a 345 euro;
  • il conducente che gareggia in velocità (al di fuori di eventi organizzati, ovviamente) è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 173 a 695 euro;
  • ogni altra ipotesi di guida pericolosa è punita con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 42 a 173 euro.

Ovviamente, a queste sanzioni si aggiungono tutte le altre previste per chi viola il Codice della strada, ad esempio nell’ipotesi di superamento dei limiti di velocità, di guida in stato di ebbrezza, ecc.

Per ulteriori approfondimenti, si legga l’articolo dedicato alla denuncia per guida pericolosa.

The post Guida pericolosa: cosa dice il Codice della strada? first appeared on La Legge per tutti.

 
Pubblicato : 23 Dicembre 2022 17:53