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Furto oggetti sotto l’ombrellone: cosa si rischia?

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(@mariano-acquaviva)
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Qual è la pena prevista per chi ruba cose che i bagnanti hanno lasciato sotto l’ombrellone, nella borsa o sul telo da spiaggia?

Rubare è reato, ma non ogni furto è uguale all’altro: per legge, le sanzioni sono diverse a seconda delle circostanze e delle modalità con cui il delitto è stato commesso. Ad esempio, una cosa è rubare una bicicletta lasciata del tutto incustodita per strada, altro è intrufolarsi nell’appartamento di una persona per svaligiarlo. È proprio in questo contesto che si pone il seguente quesito: cosa si rischia per il furto di oggetti sotto l’ombrellone? Vediamo cosa ne pensa la giurisprudenza.

Furto semplice e furto aggravato: differenza

La legge prevede due grandi “famiglie” di furto: quello semplice e quello aggravato.

Il furto è aggravato [1] quando è stato commesso sfruttando abilità, circostanze e/o tempistiche favorevoli al ladro; ne sono un esempio il furto commesso:

  • con l’uso della violenza sulle cose (“furto con scasso”) o di mezzi fraudolenti (si pensi al furto di energia elettrica commesso mediante allaccio abusivo al contatore altrui, ad esempio);
  • con “destrezza”. È il classico caso del borseggiatore;
  • con l’azione congiunta di almeno tre persone;
  • su bagagli di viaggiatori in stazioni, banchine, alberghi, ecc.;
  • su cose esistenti in uffici o stabilimenti pubblici, oppure su cose esposte al pubblico, per consuetudine o per destinazione naturale. Si pensi al furto dell’auto parcheggiata lunga la strada;
  • a danno di chi sta uscendo da banche o uffici postali, dopo un prelievo.

Il furto è semplice [2], invece, in tutti i casi in cui non ricorre alcuna circostanza aggravante.

Si tratta di ipotesi residuali, che si verificano quando il ladro agisce praticamente indisturbato, senza incontrare la resistenza della vittima, senza ricorrere a stratagemmi né sfruttando particolari abilità o circostanze sfavorevoli al derubato.

È furto semplice quello commesso da chi si appropria di una bicicletta volontariamente abbandonata in strada per giorni interi dal proprietario, senza catena né alcun tipo di accorgimento particolare.

La differenza tra furto semplice e furto aggravato sta nella pena: il primo è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni, il secondo con la reclusione da due a sei anni.

Cosa rischia chi ruba oggetti sotto l’ombrellone?

Secondo la Corte di Cassazione [3], chi ruba oggetti in spiaggia sotto l’ombrellone commette il reato di furto aggravato dall’esposizione dei beni alla pubblica fede.

Per i giudici, infatti, i bagnanti sono praticamente costretti a lasciare le proprie cose incustodite (o scarsamente custodite), non potendo di certo entrare in mare con cellulare, portafogli e orologio.

Pertanto, le cose che vengono lasciate sotto l’ombrellone, nella borsa o sul telo da spiaggia, sono per definizione “esposte alla pubblica fede”, nel senso che il proprietario confida nel rispetto della legge affinché non vengano illecitamente sottratte.

Ma c’è di più: sempre secondo la Corte di Cassazione, il furto di oggetti sotto l’ombrellone è aggravato anche da un’ulteriore circostanza, e cioè dall’approfittamento della minorata difesa della vittima [4].

Chi ruba oggetti lasciati sotto l’ombrellone approfitta infatti di una circostanza che ostacola la difesa della vittima, poiché in spiaggia vi sono «condizioni oggettive concretamente agevolative del compimento dell’azione criminosa» messa a segno dal ladro.

In pratica, chi ruba oggetti sotto l’ombrellone commette un furto pluriaggravato dal ricorrere sia dell’esposizione dei beni alla pubblica fede che dalla minorata difesa della vittima.

Furto in spiaggia: cosa fare?

A seguito della riforma Cartabia [5], il furto aggravato è procedibile a querela di parte, esattamente come il furto semplice.

Ciò significa che la vittima del furto commesso in spiaggia ha tre mesi di tempo per sporgere querela presso le forze dell’ordine. Decorso invano questo termine, il reato non è più perseguibile.

La querela può essere scritta oppure orale. In ogni caso, la persona offesa deve riferire tutte le circostanze che possono essere d’aiuto alle autorità: descrizione dell’autore del furto, oggetti sottratti, testimoni, ecc.

Se il responsabile non è stato identificato, è sempre possibile sporgere querela contro ignoti.

Se, a seguito delle indagini, l’autore non dovesse essere identificato, il pubblico ministero dovrà chiedere l’archiviazione della notizia di reato.

In ogni caso, anche in assenza di identificazione del reo, se i beni sottratti dovessero essere recuperati, la polizia sarebbe costretta a restituirli al legittimo proprietario.

 
Pubblicato : 14 Luglio 2023 10:30