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Fare il palo è reato?

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(@mariano-acquaviva)
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Come funziona il concorso di persone nel reato? Può essere incriminato chi si limita a controllare che i complici possano agire indisturbati?

A volte commettere un reato può esser davvero semplice: è sufficiente una parola di troppo, magari pronunciata in un momento di rabbia, per poter essere incriminati, ad esempio per minaccia o per diffamazione. Altri delitti, anche più gravi, possono essere commessi semplicemente agevolando il lavoro di altre persone. È in questo contesto che si pone il seguente quesito: fare il “palo” è reato?

Solitamente, colui che fa il “palo” si limita a controllare che i suoi complici possano agire indisturbati, ad esempio durante un furto in abitazione oppure una rapina. In buona sostanza, si tratta di una “vedetta” incaricata di dare l’allarme nel caso in cui qualcuno si avvicini. Questo ruolo ha rilevanza penale? Per rispondere a questa domanda occorre necessariamente spiegare cos’è il concorso di persone nel reato. Procediamo con ordine.

Concorso di persone nel reato: che cos’è?

Si parla di concorso di persone nel reato quando più soggetti partecipano alla commissione dello stesso crimine.

Tizio, Caio e Sempronio entrano di notte in un appartamento per svaligiarlo.

Marta e Tommaso si mettono d’accordo per truffare un anziano signore fingendosi una coppia bisognosa di aiuto economico.

Concorso materiale e morale: differenza

La partecipazione di più soggetti alla realizzazione di un reato può avvenire nella fase esecutiva del reato o in quella ideativa: nel primo caso si ha concorso materiale mentre nel secondo concorso morale.

Il concorso nel reato è “materiale” quando si prende parte attivamente all’esecuzione del crimine, fornendo un contributo fattivo alla sua realizzazione

Il concorso nel reato è “morale” quando il contributo del complice si risolve in un impulso psicologico al crimine materialmente commesso da altri.

Il concorrente morale, a propria volta, può essere di due tipi:

  • il determinatore è colui che fa sorgere in altri un proposito criminoso prima inesistente.

Emanuele convince il proprio amico Mattia ad avvelenare la moglie per prendersi l’intera eredità.

Un noto boss della malavita incarica un sicario di uccidere il suo rivale.

  • l’istigatore è colui che si limita a rafforzare il proposito criminoso già esistente nei progetti dell’autore.

Giacomo confida al suo amico Gianluca di voler commettere una rapina. Quest’ultimo, anziché farlo desistere, lo incita a compiere il reato, dandogli anche dei consigli.

Com’è punito chi concorre nel reato altrui?

La legge ritiene punibili tutti coloro che prendono parte alla commissione di un reato, anche solo moralmente.

Ciò significa che ogni “concorrente” rischia di essere condannato in sede penale; il giudice potrà però differenziare la pena in base all’effettivo contributo che è stato fornito.

Per legge costituisce un’aggravante essere stato il promotore o l’organizzatore del reato, mentre spetterà di volta in volta al giudice stabilire quando concedere l’attenuante per aver avuto minima importanza nella preparazione o nell’esecuzione del crimine.

Chi fa il palo commette reato?

Chi fa il “palo” concorre nel reato, fornendo un contributo all’esecuzione dello stesso.

Il concorrente che svolge il compito di avvertire gli altri nel caso in cui arrivi qualcuno agevola i complici nella realizzazione del crimine: pertanto risponde del reato.

Lo stesso dicasi per colui che aspetta in auto in attesa che gli altri consumino il reato (il furto, la rapina, ecc.): anche l’autista è un concorrente e, come tale, va punito.

Come ricordato, spetterà poi al giudice stabilire l’importanza che il “palo” ha avuto nella commissione del crimine: se viene rilevato che il suo contributo è stato praticamente inutile, potrebbe essere condannato a una pena inferiore rispetto ai suoi complici.

Secondo la Corte di Cassazione [1], di solito l’opera del “palo” non ha importanza minima nell’esecuzione del reato, poiché tale funzione facilita la realizzazione dell’attività criminosa e rafforza l’efficienza dell’opera dei correi, garantendo l’impunità di costoro.

In quali casi chi fa il palo non è punibile?

Ci sono alcune circostanze in cui chi fa il “palo” non è punibile.

Innanzitutto, non può essere incriminato chi assiste passivamente alla commissione di un reato.

Secondo la legge, infatti, non esiste un obbligo generale per i cittadini di attivarsi per impedire la commissione di reati ovvero di sporgere denuncia; obbligo che, al contrario, grava sugli appartenenti alle forze dell’ordine.

Pertanto, chi si limita ad assistere a un reato non risponderà in alcun modo di esso.

Pierpaolo, passeggiando di notte, assiste a un furto commesso all’interno di un’abitazione al pianterreno. Egli non fa nulla per fermare i ladri né per agevolarli.

Inoltre, il palo non risponde del reato commesso dai suoi complici, se questo è diverso da quello pattuito.

Franco accompagna con la propria auto Enrico e Antonio, intenzionati a commettere un furto in abitazione, con l’intesa che il primo sarebbe rimasto in macchina. Al rientro, i complici Enrico e Antonio rivelano a Franco di aver ucciso il proprietario di casa.

Secondo la Corte di Cassazione [2], il palo non risponde del reato commesso dagli altri concorrenti solamente se questi ultimi hanno agito in totale difformità rispetto all’originario piano, escludendo quindi che il palo potesse immaginarsi il compimento del delitto poi effettivamente integrato.

Al contrario, se il reato diverso era comunque immaginabile, anche colui che si è limitato a fare da vedetta risponderà dello stesso.

Secondo la Cassazione [2], pertanto, risponde del reato di tentato omicidio il palo che aveva accompagnato i complici a fare una rapina, in quanto era facilmente ipotizzabile che i rapinatori, impugnando le armi, avrebbero potuto fare del male alle vittime.

Per la Suprema Corte, la responsabilità del compartecipe per il fatto più grave rispetto a quello concordato, materialmente commesso da un altro concorrente, integra il concorso ordinario se il compartecipe ha previsto e accettato il rischio di commissione del delitto diverso e più grave.

 
Pubblicato : 25 Novembre 2023 11:30