La gestione del debito di un condomino moroso: per rimettere un debito ed escludere dai pagamenti uno dei condomini che maggioranza ci vuole in assemblea?

Ti sei mai chiesto come l’assemblea condominiale può deliberare per addebitare il debito di un condomino moroso agli altri condomini? Con quale maggioranza si può decidere l’esonero del debito di un condomino moroso? Se queste domande ti girano per la testa, sei nel posto giusto. Nel corso di questo articolo, ci addentreremo nel cuore della materia, analizzando le sentenze della Cassazione e i principi normativi per chiarire se, quando e a quali condomini l’assemblea di condominio può rimettere un debito a uno dei condomini spalmandolo sugli altri.

L’assemblea di condominio può esonerare un condomino moroso dal suo debito?

Per prima cosa, è fondamentale comprendere che tutti i condomini sono tenuti a contribuire alle spese comuni in base ai rispettivi millesimi (secondo le tabelle allegate al regolamento). Lo prevede l’articolo 1102 del codice civile, norma inderogabile salvo che vi sia un patto contrario. Questo patto però deve essere assunto all’unanimità. 

Quindi, l’assemblea condominiale non può esonerare un condomino moroso dal suo debito semplicemente decidendo a maggioranza di redistribuire il debito tra i condomini in regola con i pagamenti. 

Se un condomino deve 1000 euro di spese condominiali e l’assemblea decide di dividere questo debito tra gli altri condomini, tale decisione sarebbe nulla.

Quando è possibile esonerare un condomino moroso dal suo debito?

Un’eccezione a questa regola esiste solo se l’esonero viene deciso con il consenso unanime di tutti i condomini. Ciò significa che ogni condomino deve partecipare all’assemblea, di persona o per delega, e concordare con la decisione di esonerare il condomino moroso. Come anticipato, solo l’unanimità dei condomini può determinare una deroga all’articolo 1102 del codice civile che impone la ripartizione di ogni spesa tramite millesimi.

La ragione dell’unanimità è abbastanza semplice: esonerare un debito a uno dei condomini implica attribuire agli altri un pagamento superiore alla loro quota di millesimi.

Come si ripartisce il debito del condomino?

Il debito rimesso al condomino moroso e spalmato sugli altri va diviso secondo millesimi. Ciascuno quindi dovrà pagare secondo la propria quota millesimale come se fosse una spesa comune.

Per esempio, se il debito totale è di 10.000 euro e un condomino possiede il 10% dei millesimi, il suo contributo sarà di 1.000 euro. È illegale prevedere che i condomini contribuiscano allo stesso importo (Corte d’appello di Catanzaro, sentenza 24 novembre 2020, n. 1542).

E se un condomino non può partecipare all’assemblea?

La Cassazione, con la sentenza 21086 del 4 luglio 2022, ha chiarito che un condomino può esprimere il suo consenso anche al di fuori dell’assemblea, a condizione che sia osservata la forma scritta. Pertanto, se un condomino non è stato in grado di partecipare all’assemblea, può successivamente esprimere il proprio consenso attraverso una raccomandata a/r o una pec (posta elettronica certificata), rendendolo noto agli altri condomini ed, eventualmente, indirizzandola all’amministratore. In alternativa può conferire una delega a un condomino indicandogli come votare.

È possibile istituire un fondo morosità?

Anche la delibera per l’istituzione di un fondo morosità richiede l’unanimità. Il fondo morosi è un accantonamento in bilancio che viene utilizzato, dinanzi a eventuali carenze di liquidità determinate da condomini insolventi, per evitare l’interruzione dei servizi condominiali. Tuttavia, la Cassazione (9083/2014) ha stabilito che in casi di urgenza dimostrabili, come le azioni esecutive da parte dei creditori a danno delle parti comuni dell’edificio o di singoli condomini solventi, è legittimo deliberare con il voto della sola maggioranza.

Leggi sul punto Fondo morosi in condominio: quale maggioranza in assemblea.