Cosa succede se vendo auto con bollo scaduto? Cosa rischia l’acquirente se il venditore non dichiara che ci sono bolli scaduti?

Un nostro lettore ha ricevuto una richiesta di pagamento per un bollo auto. Non sono ancora trascorsi i tre anni di prescrizione ma la macchina in questione è stata nel frattempo venduta. Ci chiede quindi testualmente: è valido il bollo per auto non più mia?

Cerchiamo di fare il punto della situazione partendo dall’individuare la soggettività passiva dell’imposta automobilistica.

Il bollo auto deve essere versato entro l’ultimo giorno del mese successivo alla scadenza (dell’ultima tassa dovuta). In buona sostanza, è prevista una sorta di “tolleranza di un mese” rispetto al mese di immatricolazione del veicolo.

Ad esempio il bollo auto che scade a dicembre va pagato entro il 31 gennaio dell’anno successivo.

L’imposta grava su chi, al momento della scadenza del versamento, risultava essere proprietario del veicolo in base al PRA. Il fatto quindi di aver ceduto l’auto (venduta o donata) ma di non aver trascritto il passaggio di proprietà non determina ancora lo slittamento dell’obbligo di pagamento in capo all’acquirente.

Ipotizziamo il caso di un autoveicolo venduto al luglio 2024: in tal caso la tassa (che copre tutto il 20204) va pagata entro il 31 gennaio del 2025 dall’allora proprietario/venditore.

L’acquirente è quindi tenuto a pagare la tassa riferita al periodo gennaio 2025-dicembre 2025 entro gennaio 2026.

Per semplificare la gestione degli acquisti e vendite dei veicoli, si suggerisce sempre di effettuare (on line sul sito dell’Aci o presso un’agenzia di pratiche auto) una visura per verificare che il veicolo sia stato registrato con il nominativo dell’acquirente in modo che sia certa l’attribuzione della tassa all’acquirente da parte della Regione, destinataria del gettito.

Per tornare al quesito del nostro lettore, il fatto di aver venduto un’auto non elimina il debito per il bollo anteriore alla vendita, che continua a gravare sul vecchio proprietario. La cessione del bene non fa traslare il debito. Tant’è vero che alcuna comunicazione deve fare il cedente al cessionario in merito all’esistenza di bolli non pagati, non avendo quest’ultimo alcuna responsabilità solidale con il primo.

Dunque, chi compra un’auto con bolli non pagati non rischia nulla, al pari di chi vende non deve rispondere dei bolli che scadono dopo la vendita stessa.

In sintesi, proprietario e acquirente restano rispettivamente responsabili delle annualità dell’imposta automobilistica relative al periodo in cui risultavano intestatari del veicolo.