È reato bruciare o strappare la bandiera dell’Unione Europea?
Una recente sentenza della Cassazione applica il reato previsto dall’art. 299 del codice penale anche al vilipendio della bandiera UE, evidenziando le implicazioni legali e le sanzioni previste.
A molti è noto che ogni atto di offesa contro la bandiera italiana, commesso in pubblico o in luogo aperto al pubblico, integra il reato di vilipendio. Ma cosa succede se lo Stato in questione è estero? E se si tratta di una organizzazione di Stati come ad esempio l’UE? Bruciare o strappare la bandiera dell’Unione Europea costituisce reato? In tal caso, qual è la responsabilità penale a cui si va incontro?
La domanda diventa di tutto interesse in un’epoca in cui la libertà di espressione su social media come Facebook è diventata tanto potente quanto controversa. In questo articolo, esamineremo un recente caso giudiziario che offre una chiara risposta a queste domande. Ci baseremo sulla sentenza n. 30510/2023 della prima sezione penale della Cassazione. Ma procediamo con ordine.
La vicenda
Un individuo è stato condannato dal Gup del tribunale di Biella per vilipendio di uno Stato estero, ai sensi dell’articolo 299 del codice penale italiano, per aver pubblicato un video su Facebook in cui bruciava e strappava la bandiera dell’Unione Europea. L’offesa è stata punita con una multa di 600 euro.
La difesa sosteneva che il video non forniva dettagli chiari su quando e dove erano avvenuti i fatti. Inoltre, argomentava che l’offesa era avvenuta su una strada privata.
Come ha risposto la Corte di Cassazione?
La Corte di Cassazione ha rigettato l’argomentazione della difesa, affermando che non vi erano dubbi sulla commissione del reato da parte dell’imputato. Secondo la Corte, la condotta offensiva era avvenuta in due fasi: tentando di bruciare la bandiera e poi strappandone il tessuto.
Che significato ha la bandiera dell’UE secondo la giurisprudenza italiana?
Nel verdetto, la Corte ha ribadito che l’Unione Europea è un’organizzazione internazionale con un proprio ordinamento giuridico. Pertanto, la bandiera dell’UE rappresenta sia l’organizzazione che tutti i suoi Stati membri. Di conseguenza, danneggiare la bandiera dell’UE equivale a esprimere disprezzo verso tutti gli Stati che fanno parte dell’Unione, costituendo così reato di vilipendio.
I giudici ricordano, dunque, che «l’art. 299 c.p. punisce chiunque nel territorio dello Stato vilipende, con espressioni ingiuriose, in luogo pubblico e aperto o esposto al pubblico, la bandiera ufficiale o un altro emblema di uno Stato estero, usati in conformità del diritto italiano».
Qual è stata la decisione finale della Corte?
La Corte ha rigettato il ricorso, confermando la condanna per vilipendio della bandiera dell’Unione Europea e la relativa multa di 600 euro.
Conclusioni
Questa sentenza sottolinea l’importanza che la legge italiana attribuisce al rispetto dei simboli di altre nazioni e organizzazioni internazionali come l’Unione Europea. Ricordiamo quindi che il vilipendio di questi emblemi, compiuto in luogo pubblico e reso noto su piattaforme social come Facebook, può comportare conseguenze legali significative.
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