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È obbligatorio ospitare amici, parenti e familiari?

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(@mariano-acquaviva)
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Si commette reato se non si ospita chi è in grave difficoltà economica? In cosa consiste l’obbligo alimentare?

Ognuno è padrone in casa propria. Ciò è vero, ma fino a un certo punto: potrebbero infatti ricorrere alcune circostanze che impediscono al titolare di godere appieno del proprio bene. Si pensi, ad esempio, al marito che deve lasciare la sua casa all’ex moglie che ha ricevuto l’affido dei figli. Possono poi verificarsi altre ipotesi che non comportano la totale estromissione dal godimento della propria abitazione ma che ne determinano comunque una limitazione. È in questo preciso contesto che si pone il seguente quesito: è obbligatorio ospitare amici, parenti e familiari?

La domanda può sembrare una provocazione; in realtà, possono ricorrere circostanze in cui si rende necessario aprire le porte di casa ad altre persone. Vediamo quando.

È obbligatorio ospitare amici?

Non è obbligatorio ospitare in casa i propri amici. Anche se si trovassero in una situazione disperata (ad esempio, sotto la pioggia senza alcun riparo), nessuna norma di legge impone di accoglierli tra le mura della propria abitazione.

Un caso estremo potrebbe configurarsi qualora l’amico in questione si trovasse in fin di vita sulla soglia di casa: in un’ipotesi del genere, sarebbe obbligatorio prestargli aiuto o quantomeno chiamare un’ambulanza, al fine di evitare l’incriminazione per omissione di soccorso [1].

Tuttavia, anche in questa ipotesi molto improbabile, per scampare alla denuncia penale sarebbe sufficiente allertare le autorità competenti, non essendo quindi necessario far entrare in casa il soggetto bisognoso di cure.

L’obbligo di ospitare chi ha fatto una donazione

In un solo caso potrebbe sussistere l’obbligo giuridico di ospitare un amico: qualora questi abbia effettuato, in passato, una donazione a favore del soggetto a cui si chiede ospitalità.

Secondo la legge [2], il donatario è tenuto, con precedenza su ogni altro obbligato, a prestare gli alimenti al donante, nei limiti del valore della donazione.

Come vedremo, gli “alimenti” solitamente consistono in una prestazione economica; tuttavia, possono essere corrisposti anche in maniera “naturale”, ad esempio offrendo vitto e alloggio.

Carlo ha un profondo debito morale con Tommaso, il quale gli ha regalato in passato una grossa somma di denaro per poter far fronte a un proprio debito. Ora che Tommaso si trova senza casa perché sfrattato, Carlo è obbligato giuridicamente ad aiutarlo, nei limiti di quanto gli ha donato. Se non vuole corrispondergli una somma di denaro, può decidere di ospitarlo in casa.

È obbligatorio ospitare parenti e familiari?

È obbligatorio ospitare parenti e familiari, ma solo se questi si trovano in grave difficoltà economica.

La legge, infatti, obbliga i parenti più prossimi ad aiutarsi vicendevolmente nel caso in cui non si riesca a far fronte alle esigenze quotidiane di vitto e alloggio.

Si parla in questa ipotesi di “obbligo alimentare”, di cui in parte abbiamo già discusso. Approfondiamo la questione.

Qual è l’obbligo alimentare e come è collegato all’ospitalità?

L’obbligo alimentare è un dovere che alcune persone hanno nei confronti dei loro familiari in stato di bisogno, al fine di garantire loro il sostentamento.

Questo obbligo può essere adempiuto in diversi modi, inclusa l’ospitalità.

Tuttavia, la scelta di aprire le porte di casa è a discrezione del soggetto obbligato, il quale ben può adempiere al proprio dovere pagando una somma di denaro commisurata al bisogno del familiare e, ovviamente, anche alla propria capacità economica.

Chi è tenuto agli alimenti?

Gli alimenti devono essere forniti prioritariamente al coniuge (o al soggetto unito civilmente), ai figli e ai discendenti diretti.

Altri parenti, come genitori, suoceri, nuore, generi, fratelli e sorelle, possono essere tenuti agli alimenti in situazioni specifiche, ma con una priorità inferiore.

Come ricordato, poi, chi ha ricevuto una donazione da una persona in stato di bisogno ha l’obbligo di fornire supporto in base all’entità della donazione.

Questo può includere l’ospitalità, ma ancora una volta, la scelta di farlo è una decisione personale e non un obbligo legale.

Cosa succede nel caso di familiari anziani?

Nel caso di familiari anziani, come genitori o parenti, l’ospitalità non può essere negata facilmente.

Prima di rifiutare l’ospitalità, infatti, è necessario garantire loro una sistemazione idonea, che comprenda cure necessarie e assistenza.

In caso contrario, si potrebbe incorrere nel reato di abbandono d’incapace.

Quali adempimenti sono necessari se si offre ospitalità a parenti o amici?

Se desideri ospitare parenti o amici per un periodo superiore a 30 giorni, è importante notificare questa situazione alle autorità di pubblica sicurezza. Questo vale anche per i cittadini stranieri che soggiornano in Italia.

Obbligo di ospitare parenti e amici: conclusioni

In conclusione, non esiste un obbligo giuridico di ospitare parenti o amici, ma esiste l’obbligo alimentare nel caso in cui i parenti più prossimi si trovino in gravi condizioni di difficoltà economica.

L’obbligo alimentare, solitamente assolto mediante una prestazione in denaro, può tuttavia essere soddisfatto anche offrendo ospitalità.

La stessa cosa dicasi per l’amico che, in passato, ha stipulato una donazione: il donatario è tenuto alla medesima prestazione alimentare, da offrire in denaro o in natura (ad esempio, aprendo le porte di casa).

 
Pubblicato : 18 Novembre 2023 10:00