È reato trasportare sostanze stupefacenti? Quando scatta l’accusa di spaccio? Si può trasportare cannabis light e per uso terapeutico?

La legge punisce con la reclusione chi spaccia sostanze stupefacenti. Il consumo non costituisce invece reato ma un mero illecito amministrativo. Ciò significa che la persona sorpresa dalla polizia a fumare uno spinello oppure ad assumere altro tipo di stupefacente non può essere arrestato né processato, ma solamente sanzionato in via amministrativa, ad esempio con la sospensione della patente o del passaporto. È legale viaggiare con la cannabis?

Pur trattandosi di una cosiddetta “droga leggera”, la cannabis è ugualmente vietata in Italia. È ammessa solamente quella “light” per determinati scopi e quella per uso terapeutico. Approfondiamo la questione e vediamo cosa dice la legge.

Cosa si rischia a essere trovati con la droga?

Se da un controllo effettuato dalle forze dell’ordine una persona dovesse essere trovata in possesso di droga, la prima cosa che le autorità farebbero sarebbe quella di accertare se il quantitativo rinvenuto e le modalità di detenzione sono compatibili con l’uso personale.

In buona sostanza, chi viene trovato con dello stupefacente rischia l’accusa di possesso al fine dello spaccio se:

• la quantità di droga è incompatibile con un uso esclusivamente personale;
• lo stupefacente è conservato in maniera tale da essere evidente che sia destinato alla cessione. Si pensi alla cannabis avvolta in piccole confezioni di carta stagnola, pronta per essere ceduta a terzi.

Chi viene trovato con la droga rischia pertanto l’incriminazione per spaccio, a meno che non sia evidente che lo stupefacente sia per uso personale.

È legale viaggiare con la cannabis?

Quanto appena detto permette già di rispondere al quesito che fornisce il titolo al presente articolo: è legale viaggiare con la cannabis? La risposta è no, almeno il più delle volte.

Come anticipato in premessa, infatti, il possesso di sostanze stupefacenti costituisce sempre un illecito, che può essere:

• penale, se la droga è destinata allo spaccio;
• amministrativo, se la detenzione è destinata al consumo personale.

In ogni caso, lo stupefacente rinvenuto nel possesso di una persona va sequestrato.

Per tale ragione, viaggiare con la cannabis è sempre illegale, anche quando non costituisce un reato.

Va peraltro precisato che la legge penale non punisce solamente lo spaccio o il possesso finalizzato ad esso, ma qualsiasi altra circostanza diversa dal consumo personale.

Secondo la legge, infatti, chiunque, senza l’autorizzazione governativa, «coltiva, produce, fabbrica, estrae, raffina, vende, offre o mette in vendita, cede, distribuisce, commercia, trasporta, procura ad altri, invia, passa o spedisce in transito, consegna per qualunque scopo sostanze stupefacenti», commette reato.

Insomma: anche il trasporto, da un luogo a un altro, di sostanze stupefacenti può essere punito dalla legge con la reclusione.

Di conseguenza, se una persona in viaggio (in aereo, treno, ecc.) dovesse essere sorpresa con della cannabis, potrebbe essere legittimamente fermato dalla polizia per effettuare gli opportuni controlli.

Quando si può viaggiare con la cannabis?

Eccezionalmente, può essere consentito viaggiare con la cannabis se questa è stata prescritta per uso terapeutico.

In questa ipotesi, tuttavia, è consentito il trasporto del medicinale a base di cannabis, sicuramente non della piantina.

In ogni caso, è bene portare con sé la prescrizione medica che ha autorizzato l’acquisto del farmaco.

Infine, può essere legale il trasporto di cannabis light, purché conservata in una con confezione nuova, integra, sigillata e con scontrino.

È light la cannabis che ha un’efficacia drogante minima. Per la precisione, la legge ha stabilito che la canapa è legale se contiene quantitativi di thc (tetraidrocannabinolo) entro la soglia dello 0,2 per cento.

La cannabis light è tuttavia legale solamente se è indispensabile per la realizzazione di determinati prodotti, come ad esempio alimenti, cosmetici e specifici semilavorati.