La differenza tra il classico casello e il pagamento free flow. Dove si trovano le barriere con il sistema autostradale chiuso in cui c’è il costo fisso.

Il pedaggio è una tassa da pagare ad una società pubblica o privata per l’uso di un’infrastruttura che gestisce. In particolare, viene pagato per l’utilizzo di una tratta autostradale o, in alcune delle città più grandi, per l’uso di una tangenziale. Questa tassa si paga nei caselli disseminati lungo la rete autostradale sulla base dei chilometri percorsi. Ma dove sono i pedaggi? Quanti caselli ce ne sono in Italia e dove sono maggiormente collocati?

Lungo gli oltre 7.000 km di tratti autostradali ci sono poco più di 530 caselli. Sono compresi quelli delle tangenziali, che rientrano, comunque, nella rete autostradale. Ad esempio, la tangenziale Nord di Milano corrisponde all’A52 e vi si trova un casello accanto alla sede Mediaset in cui bisogna pagare un pedaggio fisso.

Nella maggior parte dei casi, i pedaggi si trovano in tre punti dell’autostrada:

• all’imbocco dell’arteria, cioè nel punto in cui comincia materialmente il tratto autostradale;
• in ogni uscita dell’autostrada;
• nel luogo in cui, materialmente, l’autostrada finisce e non si collega più ad un’altra grande arteria.

Non ci sono dei pedaggi da pagare, quindi, dove un’autostrada finisce e ne comincia un’altra.

I pedaggi non si trovano soltanto dove si vede un casello con la barriera: in alcune autostrade ci sono delle telecamere che rilevano il passaggio delle auto registrando il numero di targa, con il sistema di pagamento «free-flow». Succede, ad esempio, sulla cosiddetta Pedemontana Lombarda, cioè l’autostrada che attraversa le province di Varese, Como, Monza-Brianza, Milano e Bergamo e che porta all’aeroporto di Malpensa. L’automobilista non dotato di Telepass dovrà, successivamente, effettuare il pagamento del pedaggio tramite, ad esempio:

• il sito del gestore dell’autostrada;
• app;
• home banking o sportello Atm di un istituto convenzionato.

Per quanto riguarda l’obbligo di pagamento del pedaggio, in Italia vengono applicati due sistemi: quello chiuso e quello aperto.

Il sistema autostradale chiuso

Il più diffuso è il sistema autostradale chiuso, applicato nella maggior parte delle autostrade. Prevede che l’automobilista non dotato di Telepass ritiri prima di entrare in qualsiasi punto dell’autostrada un biglietto dotato di banda magnetica in cui sono segnalati:

• la barriera di accesso;
• il numero di targa del veicolo, rilevato dalla telecamera posta sul casello.

Nel punto in cui l’automobilista lascerà l’autostrada, troverà un altro casello in cui dovrà procedere al pagamento del pedaggio in contanti o con carta di credito.

Il costo del pedaggio, dunque, dipenderà dal numero dei chilometri percorsi ma anche da:

• la classe del veicolo;
• la tariffa applicata in quel tratto di autostrada.

Per quanto riguarda la classe del veicolo, occorre distinguere tra:

• classe A: autoveicoli a due assi con altezza al primo asse sino a 130 cm rispetto al piano stradale (motociclette, autovetture);
• classe B: autoveicoli a due assi, con altezza al primo asse maggiore di 130 cm rispetto al piano stradale (alcuni tipi di autovetture, camper, piccoli autocarri, bus);
• classe 3: autoveicoli a tre assi (autocarri, autotreni con tre assi complessive, autoarticolati, autovetture trainanti rimorchi o roulottes, ecc.);
• classe 4 – autoveicoli a quattro assi;
• classe 5 – autoveicoli con cinque o più assi.

La tariffa chilometrica, invece, è impostata autonomamente (entro certi limiti) dalla società concessionaria dell’autostrada. I fattori che incidono nella tariffa solo:

• le caratteristiche del percorso: costa di più un tratto montuoso di uno piano, per via della diversa difficoltà di realizzazione e di manutenzione;
• del numero dei chilometri;
• delle rampe di accelerazione e di decelerazione degli svincoli presenti lungo il tratto;
• dei tratti autostradali liberi prima e dopo il casello costruiti e gestiti dal gestore.

Il sistema autostradale aperto

Il sistema autostradale aperto è quello che viene applicato in alcune autostrade e tangenziali. In particolare, il pedaggio si trova con questa modalità nei seguenti tratti:

• sull’Autostrada dei Laghi;
• sulle tangenziali di Milano (A50, A51 e A52);
• sulle tangenziali Nord e Sud di Torino (A55);
• sull’A3 nel tratto Napoli – Pompei – Salerno (a gestione di SACYR);
• sull’A12 nel tratto Roma – Civitavecchia;
• sull’A32;
• sull’A33 nel tratto Asti-Alba;
• sul primissimo tratto dell’Autostrada del Sole per chi sfrutta lo svincolo di Melegnano.

La differenza con il sistema chiuso è che in questo caso l’automobilista non paga il pedaggio in base alla distanza percorsa: sono disposte delle barriere autostradali (comunque non in ogni svincolo), dove l’utente paga un importo fisso solo in base alla classe del veicolo.

Pertanto, chi percorre 20 km e chi ne percorra appena 2 pagherà lo stesso importo. Tuttavia, è possibile transitare per un certo numero di chilometri tra uno svincolo e l’altro e non pagare il pedaggio se lo svincolo di uscita si trova prima della barriera.

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