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Dove si possono vendere le vecchie lire?

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(@carlos-arija-garcia)
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La moneta che una volta circolava in Italia può fruttare, specialmente se rara, parecchi soldi. Ecco come fare farle arrivare a collezionisti o nostalgici.

Pensare al passato aiuta ogni tanto a strappare qualche sorriso nostalgico. Capita, ad esempio, quando si racconta a figli e nipoti di quei tempi in cui l’euro non esisteva e si ragionava in lire. Sembra ieri quando si pagava 800 lire per un caffè, 2.500 lire per un panino fatto direttamente dal salumiere, 13.000 lire per un menù completo di primo, secondo, contorno, acqua, vino e caffè. Gli stipendi si pagavano in milioni, parola oggi proibitiva. C’è chi tiene ancora in qualche cassetto monete e banconote da guardare sempre con il solito sorriso nostalgico, che diventa di triste quando si pensa che una volta guadagnare tre milioni di lire era un lusso e che oggi quella cifra corrisponde a 1.500 euro, cioè quanto basta (a dir tanto) per campare. E c’è chi guarda quelle lire facendo un altro tipo di riflessione: quando costerebbero oggi a metterle sul mercato? Quanto le pagherebbe un collezionista di monete? E dove si possono vendere le vecchie lire?

Ci sono diverse possibilità:

  • rivolgersi ad un negozio di numismatica;
  • venderle direttamente ai collezionisti, soprattutto se si tratta di lire rare;
  • metterle in vendita online.

A scelta deve essere fatta in base al tipo di moneta che si vuole mettere in vendita. Non tutte le vecchie lire, infatti, hanno un valore tale da ingolosire eventuali compratori.

Quanto valgono le vecchie lire?

Per sapere dove si possono vendere le vecchie lire, dunque, bisogna partire da qui: qual è la moneta che abbiamo a casa e quanto vale?

Ci sono delle lire che hanno un valore pari a zero, altre che valgono poco, altre ancora rare che possono fruttare una somma considerevole. Nello specifico, e secondo le stime più recenti:

  • le 10 lire del 1947 con l’effige di un cavallo alato da un lato e un ramo d’ulivo dall’altro valgono dai 6.000 euro in su;
  • le 5 lire del 1955, coniate in 400mia esemplari, valgono 2.000 euro;
  • stesso valore per le 50 lire del 1958, coniata in 800mila esemplari;
  • le 2 lire de 1947 valgono da 1.800 euro in su;
  • la moneta di 1 lira del 1947 con il ramo d’arancio e il frutto maturo da un lato e la donna con il capo ornato di spighe dall’altro parte da 1.500 euro;
  • le 5 lire del 1946 realizzate in Italma (Italiano Alluminio Magnesio) partono da 1.200 euro;
  • le 100 lire del 1955 partono da 1.000 euro;
  • le 200 lire del 1977 con la scritta «prova» partono da 800 euro;
  • le 20 lire del 1955 con la scritta «prova» partono da 300 euro.

Dove si possono vendere le lire?

Come detto, ci sono dei negozi di numismatica che possono essere interessati a comprare delle vecchie lire, soprattutto se rare. In tal caso, però, occorrerà mettere in conto il margine di guadagno del negoziante.

In alternativa, ci sono i collezionisti privati. Prima di vendere loro le vecchie lire, però, conviene sempre sentire il parere di qualche esperto: fidarsi è bene e non fidarsi è meglio, si dice spesso. Quindi, prima di prendere una fregatura, è meglio arrivare dal collezionista con le idee ben chiare sul valore che possono avere le monete da vendere.

E poi ci sono i siti online. Vediamone quelli più frequentati.

Catawiki

Si tratta di un sito a cui vendere le vecchie lire tramite app o browser, cioè da un dispositivo mobile o dal pc.

Bisogna aprire un account inserendo i propri dati e un indirizzo di posta elettronica. Una volta confermato l’account, è possibile mettere in vendita le lire su Catawiki.

Sono a disposizione degli esperti in grado di valutare la moneta e di indicare un prezzo da cui partire per la vendita. In sostanza, si tratta di un’asta che consente al miglior offerente di aggiudicarsi le vecchie lire messe in vendita.

Catawiki vuole il 9% sul prezzo di aggiudicazione dall’acquirente e il 12,5% dal venditore.

eBay

Meccanismo molto simile per vendere le vecchie lire su eBay: anche questa è una piattaforma che consente di mettere all’asta un bene (in questo caso le monete più o meno rare) e anche qui è necessario registrarsi per avere il proprio account.

Successivamente, si può inserire ‘annuncio di vendita delle vecchie lire, corredato di foto e di una descrizione il più precisa possibile.

Oltre all’asta, eBay consente di vendere le vecchie lire impostando un prezzo non variabile, cioè unico.

Le commissioni applicate da eBay sul valore finale sono:

  • lo 0,35% fisso per operazione;
  • il 5% per vendite fino a 2.000 euro;
  • il 2% per vendite di valore superiore ai 2.000 euro.

Subito.it

Una valida alternativa gratuita rispetto ai siti appena visti per vendere le vecchie lire è quella di Subito.it. Occorre anche qui la registrazione, inserendo nell’apposita mascherina il nominativo e l’indirizzo e-mail. È anche possibile lasciare il numero di telefono.

Fatto questo, si lascia l’annuncio con allegate le foto delle monete. La vendita è diretta, quindi in questo caso non c’è l’asta. Chi è interessato contatta il venditore e si accorda con lui sullo scambio.

 
Pubblicato : 3 Aprile 2023 10:30