Scopri perché la doppia presentazione della domanda di concorso è stata giudicata illegittima.

Una recente sentenza del TAR Liguria ha sollevato interrogativi sulla legittimità delle procedure di partecipazione ai concorsi pubblici. In particolare, si è discusso sulla validità della richiesta di una “doppia” consegna della domanda di partecipazione a un bando. Questo articolo spiega le ragioni di tale sentenza e le sue implicazioni.

Si può imporre al candidato una doppia consegna della domanda di partecipazione a un concorso?

Con la sentenza n.885 del 2023, il TAR Liguria ha dichiarato illegittima la clausola di un bando che richiedeva una doppia presentazione della domanda di partecipazione al concorso: sia telematicamente che a mano o tramite raccomandata.

La sentenza si basa sulla legge n. 241 del 1990, che afferma la necessità di non aggravare il procedimento amministrativo se non per motivi straordinari, e sull’importanza dei principi di collaborazione e buona fede nei rapporti tra cittadini e pubblica amministrazione.

La vicenda

L’Ente Ospedaliero aveva giustificato la duplicazione della domanda per difficoltà tecniche nella protocollazione delle domande telematiche, ma il TAR ha ritenuto tale giustificazione insufficiente.

Il TAR ha ritenuto irragionevole la duplicazione degli oneri per i candidati stabilendo che l’amministrazione non può scaricare sul candidato le difficoltà organizzative interne, in particolare quando la domanda è già stata presentata tramite SPID.

Quali sono le implicazioni di questa sentenza per i futuri bandi di concorso?

Questa sentenza impone alle amministrazioni di semplificare le procedure di partecipazione ai concorsi, evitando di richiedere più modalità di presentazione della domanda che risultano onerose e irragionevoli per i partecipanti.

Considerazioni

La sentenza del TAR Liguria rappresenta un importante precedente nel contesto dei concorsi pubblici. Sottolinea la necessità di semplificare le procedure amministrative e di rispettare i principi di efficienza, trasparenza e buona fede nell’interazione con i cittadini.

La pronuncia enfatizza l’importanza di una gestione amministrativa efficiente e trasparente, in linea con le aspettative dei cittadini e nel rispetto dei principi legali. Questo caso costituisce un esempio significativo di come le procedure burocratiche, soprattutto in contesti competitivi come i concorsi pubblici, debbano essere valutate attentamente per garantire equità e accessibilità. Di conseguenza, è fondamentale che le amministrazioni pubbliche rivedano e semplifichino le procedure di concorso, evitando di imporre oneri eccessivi e irragionevoli ai candidati. Inoltre, questa sentenza potrebbe incoraggiare un maggior numero di persone a contestare procedure complesse o ingiuste, contribuendo a migliorare la trasparenza e l’efficienza nell’amministrazione pubblica italiana.