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Distanza minima tra edifici: quando non è obbligatoria

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(@raffaella-mari)
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Quando è necessaria la distanza minima di 10 metri tra palazzi: come influisce la presenza di finestre.

La pianificazione urbana richiede il rispetto di specifiche normative, tra cui quelle relative alla distanza tra le costruzioni. Distanza resa necessaria per evitare intercapedini che possano essere di pregiudizio per la sicurezza e la salute dei cittadini (in esse spesso si addensano rifiuti e animali, non consentendo quindi la pulizia del suolo).

Una sentenza del Tar Abruzzo ha chiarito quando non è obbligatorio rispettare la distanza minima tra edifici. I giudici si sono pronunciati sul caso di un chiosco vicino a un’abitazione. Vediamo qual è il principio sancito in tale decisione.

Qual è la distanza minima tra edifici?

Secondo l’articolo 9 del decreto interministeriale 1444/68, che regola la densità edilizia, la distanza minima tra gli edifici è di 10 metri. Essa va calcolata tra le pareti finestrate e pareti di edifici antistanti.

Quando non bisogna rispettare la distanza minima tra edifici?

La distanza minima è obbligatoria solo se almeno una delle due pareti contrapposte è dotata di finestra. Tanto si può agevolmente desumere dal richiamato articolo 9 a norma del quale: «è prescritta in tutti i casi la distanza minima assoluta di m. 10 tra pareti finestrate e pareti di edifici antistanti»

Il caso deciso dal tribunale amministrativo dell’Abruzzo riguarda un proprietario di casa che aveva tentato di bloccare l’apertura di un chiosco bar ritenuto troppo vicino alla propria abitazione. Tuttavia, la sua richiesta è stata respinta in quanto il chiosco era situato a una distanza maggiore di dieci metri e la parete del chiosco non aveva finestre.

Il Tar ha comunque annullato l’autorizzazione del chiosco, ma per un motivo diverso: la struttura era costruita in cemento armato. Questo materiale, data la sua stabilità e durevolezza, è stato ritenuto incompatibile con la natura amovibile che dovrebbe avere un chiosco. Pertanto, in ipotesi del genere, è necessario:

  • avere il permesso di costruire del Comune;
  • rispettare la distanza di tre metri dal confine.

Quali sono le implicazioni di questa sentenza?

La pronuncia in commento chiarisce che, per poter applicare la regola della distanza minima di dieci metri tra edifici è necessaria l’esistenza di due pareti che si contrappongono, di cui almeno una deve essere finestrata.

Quando sono necessari 3 metri di distanza?

La sentenza n. 10318 del 19/05/2016 delle Sezioni Unite Civili della Corte di Cassazione ha chiarito che i fabbricati devono mantenere una distanza minima di tre metri l’uno dall’altro, salvo costruzione in aderenza sul confine. Questo principio vale per chi costruisce per primo, anche se le normative locali non prevedono specifiche distanze minime o costruzioni in aderenza.

Quando sono necessari 5 metri di distanza?

La maggior parte degli strumenti urbanistici locali stabilisce una distanza minima di cinque metri tra un fabbricato e i confini di proprietà. Questa distanza diventa la norma per chi edifica successivamente rispetto a una struttura già esistente, potendo scegliere se costruire in aderenza, in appoggio, o arretrare per rispettare tale distanza.

Quando si applicano i 10 metri di distanza?

Per le distanze tra edifici antistanti con almeno una parete finestrata, l’articolo 9 del D.M. 1444/1968 prescrive una distanza minima di dieci metri, un requisito specifico che mira a garantire adeguata luce, aria e privacy.

Cosa si intende per indice di visuale libera?

L’indice di visuale libera è un criterio progettuale che considera il rapporto tra la distanza dei fronti del fabbricato dai confini di proprietà o stradali e l’altezza dei fronti stessi. Questo indice è importante per garantire adeguate visuali e luminosità negli ambienti urbani.

Anche strutture minori come i capanni per gli attrezzi sono soggette a tali regolamenti sulle distanze. Se non rispettano le dimensioni massime locali, sono considerate nuove costruzioni e devono rispettare le distanze minime tra fabbricati, richiedendo un vero e proprio progetto edilizio.

 
Pubblicato : 3 Gennaio 2024 13:45