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Differenze tra delitti e contravvenzioni

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(@mariano-acquaviva)
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Reati: le diverse categorie, le sanzioni, la procedibilità d’ufficio e a querela di parte, l’elemento psicologico del dolo e della colpa.

I reati si dividono in due grandi famiglie: i delitti e le contravvenzioni. Entrambi sono illeciti penali, nel senso che chi li commette dovrà poi affrontare un processo ed essere giudicato; dal punto di vista concreto, però, è davvero difficile finire in carcere per aver commesso una contravvenzione, trattandosi di reati sanzionati con pene decisamente miti, a volte costituite solo da un’ammenda. Di seguito vedremo quali sono le differenze tra delitti e contravvenzioni.

Cosa sono i delitti?

I delitti sono i reati puniti con l’ergastolo, la reclusione o la multa. Si tratta degli illeciti penali più gravi, in quanto la legge può prevedere per essi anche molti anni di carcere e, nei casi più estremi, perfino l’ergastolo: si pensi soltanto all’omicidio, per esempio.

Cosa sono le contravvenzioni?

Le contravvenzioni sono reati di minore gravità, puniti con l’arresto o con l’ammenda. L’arresto è la pena detentiva che può arrivare al massimo fino a tre anni: tanto basta per comprendere la differenza con i delitti, i quali potrebbero essere puniti anche con l’ergastolo, così come detto sopra e come meglio vedremo a breve.

Quali sono le caratteristiche dei delitti?

I delitti, oltre a essere i reati più gravi, sono anche i più comuni: ne sono un esempio il furto, la rapina, lo spaccio di droga, le lesioni personali, la rissa, la truffa, l’accesso abusivo a un account protetto da password, l’abuso d’ufficio, l’estorsione, l’oltraggio a pubblico ufficiale, l’evasione fiscale, lo stalking, i maltrattamenti in famiglia, la violenza sessuale, ecc.

I delitti sono normalmente dolosi, nel senso che per essere commessi occorre la malafede del responsabile. Si pensi al furto: non è possibile punire qualcuno che per sbaglio ha preso la cosa altrui.

Quando la legge lo prevede espressamente, allora è possibile essere puniti anche a titolo di colpa, cioè per imprudenza, negligenza o imperizia: è il caso, ad esempio, del chirurgo che sbaglia un intervento, causando la morte del paziente, oppure del sorpasso azzardato che causa un grave incidente.

Insomma: i delitti possono essere sia dolosi che colposi. Quando però la legge non specifica nulla, vuol dire che sono solamente dolosi, con la conseguenza che non potrà essere punito chi ha commesso il fatto senza malafede.

Si pensi nuovamente al furto: chi per sbaglio prende la valigia o l’ombrello di un’altra persona confondendoli per propri non potrà essere denunciato, in quanto il furto è solamente doloso. Lo stesso vale per tanti altri delitti, come ad esempio la truffa, il peculato, l’estorsione, la rapina, lo spaccio, ecc.

I delitti possono essere procedibili sia d’ufficio che a querela di parte:

  • quando il delitto è procedibile d’ufficio significa che chiunque può denunciarlo, anche se non è la vittima del reato. Ad esempio, chi vede un ladro intrufolarsi in casa del vicino può chiamare i carabinieri e chiedere che intervengano, in quanto il delitto è procedibile d’ufficio;
  • se il delitto è procedibile a querela di parte, al contrario, occorre che sia la persona offesa a segnalare l’accaduto alle autorità, normalmente entro il termine di tre mesi (elevato a sei per lo stalking e il revenge porn, a dodici per la violenza sessuale). I delitti ritenuti meno gravi sono solitamente procedibili a querela, come ad esempio le lesioni personali non gravi e la maggior parte dei furti.

Quali sono le caratteristiche delle contravvenzioni?

Le contravvenzioni sono reati minori caratterizzati dallo scarso allarme sociale che destano all’interno della società. Ne sono un esempio gli schiamazzi notturni e le molestie telefoniche.

Poiché queste condotte, pur essendo scarsamente pericolose, creano comunque un disturbo dell’ordine pubblico, sono ugualmente punite dalla legge, sebbene con sanzioni decisamente meno gravi rispetto ai delitti: come già anticipato, infatti, nessuna contravvenzione può prevedere una pena detentiva (l’arresto) superiore a tre anni. Anzi, il più delle volte chi commette questo tipo di reati se la cava col pagamento di un’ammenda di poco conto.

Caratteristica fondamentale delle contravvenzioni è quella di poter essere punite indifferentemente sia a titolo di dolo che di colpa: diversamente dai delitti, quindi, che sono normalmente dolosi, le contravvenzioni sanzionano anche chi ha commesso il fatto senza una particolare intenzione malevola.

E così, colui che ascolta la radio a tutto volume nel cuore della notte potrà essere denunciato per disturbo del riposo delle persone anche se credeva di non essere sentito da nessuno.

Lo stesso dicasi per colui che ha commesso un abuso edilizio credendo di poter realizzare una veranda sul balcone senza dover chiedere alcun permesso comunale.

Fino alla riforma Cartabia entrata in vigore nel 2023 [1], tutte le contravvenzioni erano procedibili d’ufficio: chiunque avrebbe pertanto potuto sporgere denuncia, anche se non direttamente interessato dal reato.

A seguito della riforma della giustizia penale, sono state rese procedibili a querela di parte due contravvenzioni, probabilmente le più note:

  • il cosiddetto disturbo della quiete pubblica, limitatamente all’ipotesi in cui il fatto sia commesso nei confronti delle “persone” (non anche di spettacoli, trattenimenti o ritrovi pubblici) [2]. È il caso del vicino che disturba l’intero caseggiato suonando la batteria tutto il giorno, oppure del bar che tiene la musica ad alto volume tutta la notte. Il reato resta procedibile d’ufficio se commesso nei confronti di persona incapace, per età o per infermità;
  • le molestie, che si verificano ogni volta che qualcuno, in un luogo pubblico o aperto al pubblico, oppure col mezzo del telefono, reca a taluno molestia o disturbo [3]. Si pensi al catcalling, ad esempio. Anche in questa ipotesi il reato resta procedibile d’ufficio nel caso in cui la vittima sia una persona incapace.

Delitti e contravvenzioni: le differenze in sintesi

Sintetizzando quanto appena detto sinora, ecco le principali differenze tra delitti e contravvenzioni:

  • i delitti sono puniti con pene a volte severissime, mentre le contravvenzioni con sanzioni piuttosto blande;
  • i delitti sono normalmente dolosi e solo eccezionalmente colposi; le contravvenzioni non fanno differenza tra dolo e colpa, con la conseguenza che l’accusa scatterà anche in assenza di malafede;
  • i delitti possono essere procedibili sia a querela di parte che d’ufficio; le contravvenzioni sono quasi sempre procedibili d’ufficio (ad eccezione del disturbo della quiete pubblica e delle molestie).

Per ulteriori approfondimenti, si legga l’articolo dal titolo Differenza tra reati, delitti e contravvenzioni.

 
Pubblicato : 7 Agosto 2023 16:30