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Decoro urbano: cos’è e quando c’è reato?

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(@mariano-acquaviva)
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Cosa rischia chi distrugge, danneggia, imbratta o inquina? Chi si occupa della tutela dello spazio pubblico delle città?

Affinché si possa vivere dignitosamente in un contesto urbano occorre rispettare determinate regole, poste nell’interesse di tutti i residenti. La mancata osservanza di tali norme non solo rischia di far incorrere in sanzioni (anche penali, come diremo) ma anche di rendere invivibile un certo ambiente. Si immagini se i cittadini cominciassero a lasciare l’immondizia per strada, a gettare cartacce e rifiuti, a imbrattare muri e a danneggiare edifici. In questo contesto si pone il seguente quesito: cos’è il decoro urbano e quando c’è reato? Approfondiamo l’argomento.

 Cos’è il decoro urbano?

Il decoro urbano è il concetto che esprime la bellezza, la dignità e la qualità dello spazio pubblico delle città, in relazione alla responsabilità civile dei cittadini e delle istituzioni.

Il decoro urbano riguarda sia gli aspetti estetici che quelli funzionali e sociali della vita urbana, come la pulizia, la manutenzione, la sicurezza, l’accessibilità, la partecipazione e il rispetto delle regole.

Com’è tutelato il decoro urbano?

Il decoro urbano è tutelato da diverse norme e regolamenti, sia a livello nazionale che locale, che stabiliscono i doveri e i diritti dei cittadini e delle amministrazioni pubbliche in materia di cura e valorizzazione del patrimonio urbano.

Ad esempio, sono poste a tutela del decoro urbano tutte le norme comunali che disciplinano la raccolta dei rifiuti e il divieto di loro dispersione, l’affissione di manifesti e volantini, la pulizia delle strade e dei manufatti pubblici (monumenti, ecc.), la cura del verde pubblico, ecc.

Chi si occupa del decoro urbano?

La manutenzione del decoro urbano è una competenza dell’amministrazione comunale che provvede alla pulizia delle strade, alla rimozione delle scritte, dei manifesti e delle locandine abusive dagli edifici e a rimediare ai danni procurati all’arredo urbano.

Quali sono le sanzioni per chi viola il decoro urbano?

Le sanzioni per chi viola il decoro urbano sono di varia natura e entità, a seconda della gravità e della tipologia dell’infrazione.

Le sanzioni possono essere amministrative, pecuniarie, accessorie o penali, e possono riguardare sia i privati che i pubblici esercenti.

Solitamente, le sanzioni per chi viola il decoro urbano sono amministrative, consistenti nell’obbligo di pagare una multa a favore dell’ente comunale e, talvolta, di adoperarsi per riparare al danno arrecato.

Violazione decoro urbano: esempi

Alcuni esempi di violazione del decoro urbano sono: l’abbandono di rifiuti, lo scarico di liquami, il danneggiamento di beni pubblici, l’affissione abusiva di manifesti, l’occupazione abusiva di suolo pubblico, la deturpazione di monumenti, la violazione delle norme sul rumore o di quelle sul verde pubblico.

Violazione decoro urbano: quando c’è reato?

Nelle ipotesi più gravi la violazione del decoro urbano può costituire perfino reato.

È il caso, ad esempio, di chi distrugge, disperde, deteriora o rende, in tutto o in parte, inservibili edifici pubblici, destinati a uso pubblico o all’esercizio di un culto (chiese, ecc.) o immobili compresi nel perimetro dei centri storici, ovvero ancora immobili i cui lavori di costruzione, di ristrutturazione, di recupero o di risanamento sono in corso o risultano ultimati.

In ipotesi del genere è prevista la reclusione da sei mesi a tre anni [1].

È ugualmente reato imbrattare o deturpare gli stessi beni sopra menzionati: in questo caso, però, la pena è la reclusione da uno a sei mesi o, in alternativa, la multa da 300 a 1.000 euro [2].

Ma non è finita qui: anche l’abbandono dei rifiuti è sanzionato penalmente, per la precisione con l’ammenda da mille a diecimila euro [3].

Nel dettaglio, costituiscono reato:

  • l’abbandono e il deposito incontrollati di rifiuti sul e nel suolo;
  • l’immissione di rifiuti di qualsiasi genere, allo stato solido o liquido, nelle acque superficiali e sotterranee;
  • l’immissione, nel normale circuito di raccolta dei rifiuti urbani, di imballaggi terziari di qualsiasi natura. Per tali si devono intendere le confezioni, gli involucri e i packaging concepiti in modo da facilitare il trasporto di un certo numero di prodotti. Si pensi al bancale (cosiddetto pallet) che fa da base a un certo numero di confezioni tenute unite da un film contenitivo e protettivo;
  • l’abbandono di rifiuti costituiti da parti di veicoli a motore o di rimorchi.

Infine, come ricordato in precedenza, anche l’occupazione di edifici pubblici costituisce una violazione del decoro urbano e, allo stesso tempo, un illecito penale, sanzionato con la reclusione da uno a tre anni e con la multa da 103 a 1.032 euro [4].

 
Pubblicato : 13 Aprile 2024 15:00