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Decadenza dalla rateizzazione di una cartella

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(@paolo-remer)
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Quando si perdono i benefici della dilazione a causa di omessi o insufficienti versamenti; dopo quante rate non pagate si decade; come salvare una rateazione decaduta.

Chi ottiene un piano di dilazione da Agenzia Entrate Riscossione può pagare il debito in “comode rate mensili”, e con il versamento della prima rata ottiene anche la sospensione delle procedure esecutive e dei fermi amministrativi sui veicoli. Ma non può ancora dormire sonni tranquilli, perché in alcune ipotesi si verifica la decadenza dalla rateizzazione di una cartella. Questo succede quando si supera un determinato limite di rate non pagate. E in tal caso si perdono tutti i benefici precedentemente concessi.

Questo significa che bisogna fare attenzione a non superare un certo numero di rate non pagate, altrimenti scatterà la decadenza automatica e il piano di dilazione del debito verrà revocato. Ma in alcuni casi nulla è perduto: talvolta anche la rateazione decaduta si può recuperare.

Come funziona la rateazione delle cartelle

La rateazione delle cartelle può essere chiesta senza condizioni per debiti fino a 120.000 euro, semplicemente compilando un modulo da presentare all’Agenzia Entrate Riscossione o inserendo la richiesta online tramite il servizio “Rateizza adesso” presente nell’area riservata del sito (si accede con Spid, Carta di identità elettronica o Carta nazionale dei servizi).

Per importi superiori a 120.000 euro occorre dimostrare la propria situazione di difficoltà economica, che deve essere oggettiva ma può essere anche soltanto temporanea. Se in seguito alla concessione della rateazione la situazione economica peggiora, è possibile chiedere una proroga, in modo da ottenere più tempo per pagare.

La rateizzazione ordinaria, quella per debiti fino a 120mila euro, può arrivare fino a 72 rate mensili (quindi 6 anni), con un minimo di 50 euro ciascuna. Si può scegliere tra importi costanti oppure crescenti.

La rateizzazione straordinaria, quando i debiti superano i 120mila euro, può arrivare fino a 120 rate mensili, quindi la somma da pagare si suddivide in 10 anni.

Decadenza per mancato pagamento rate

La decadenza dalla rateizzazione scatta con 8 rate non pagate, anche se non sono consecutive. Questo, dal 16 luglio 2022, è il numero massimo di rate entro le quali si può evitare la decadenza dal piano di dilazione.

In precedenza il limite era diverso, e precisamente la decadenza si verificava con sole 5 rate non pagate. Durante la pandemia di Covid-19, per le dilazioni richieste e concesse tra l’8 marzo 2020 e il 31 dicembre 2021, la soglia era stata estesa a 10 rate (18 per i Comuni rientranti nelle “zone rosse”).

Decadenza per versamenti insufficienti

I versamenti insufficienti rispetto all’importo stabilito per ciascuna rata sono equiparati all’omesso versamento, anche se le somme versate vengono considerate un acconto che diminuisce l’entità del debito complessivo.

Altri casi di decadenza dalla rateizzazione

La decadenza dalla rateizzazione si verifica anche quando:

  • il contribuente che aveva ottenuto il piano di dilazione muore (quindi la rateazione si interrompe e non prosegue con gli eredi);
  • il richiedente viene assoggettato ad una procedura concorsuale (concordato preventivo, liquidazione coatta amministrativa, ecc.);
  • la società viene cancellata dal Registro delle imprese.

Cosa succede se si decade dalla rateazione?

Quando la rateazione in regola, il pagamento della prima rata blocca le procedure esecutive precedentemente avviate (a meno che non sia stata già compiuta la vendita all’asta dei beni o siano già stati assegnati i beni pignorati) , e impedisce l’instaurazione di nuovi pignoramenti e l’iscrizione di nuovi fermi amministrativi e ipoteche (fatti salvi quelli già iscritti alla data di presentazione dell’istanza di rateazione).

In caso di decadenza dalla rateazione, l’Agenzia delle Entrate Riscossione può riprendere le azioni di recupero del debito, che erano state sospese. In poche parole: scatterà l’esecuzione forzata, con il pignoramento dei beni del debitore inadempiente.

Anche le azioni cautelari (fermo amministrativo dei veicoli e iscrizione di ipoteche sugli immobili) possono essere intraprese – o riprendere efficacia, se erano state già avviate in precedenza – dopo la decadenza dalla rateazione.

Posso riprendere una rateazione decaduta?

Se il tuo piano di rateizzazione era stato richiesto prima del 16 luglio 2022, puoi essere riammesso alla dilazione regolarizzando l’intero importo delle rate scadute e chiedendo una nuova rateizzazione per l’importo residuo.

Invece, per i piani di rateizzazione richiesti dal 16 luglio 2022 in poi, non è possibile riprendere la rateizzazione, ma puoi sempre chiedere la dilazione del pagamento per carichi diversi ed ulteriori rispetto a quelli decaduti.

Approfondimenti

Leggi anche “Rata rateizzazione pagata in ritardo“.

 
Pubblicato : 18 Giugno 2023 15:15