Revocata l’autorizzazione al parcheggio in cortile condominiale: scatta denuncia per violazione di domicilio. Una sentenza della Cassazione rafforza i diritti dei residenti nei condomini: possibile denunciare chi parcheggia l’auto in un cortile senza titolo.

Una decisione storica da parte della Quinta Sezione Penale della Cassazione può cambiare il panorama dei diritti dei residenti nei condomini. La sentenza 31700, emessa il 20 luglio, ha stabilito che chi parcheggia senza autorizzazione nel cortile condominiale può essere denunciato per due reati: l’«invasione di edifici» e la «violazione di domicilio».

Il caso in questione riguarda un professionista della Napoli “bene”, titolare di un contratto di locazione di uno studio, che ha continuato a parcheggiare l’auto o la moto nell’area comune del condominio, nonostante la revoca dell’autorizzazione da parte dell’amministratore. La sentenza della Cassazione sottolinea che il reato di invasione di terreni o edificio previsto dall’articolo 633 del codice penale, è dimostrato dalle foto dei veicoli in sosta e dai verbali dell’assemblea condominiale.

Tuttavia, è l’altro reato che desta particolare interesse. Secondo l’articolo 614 del codice penale il cortile rientra nella nozione di “appartenenza” dell’abitazione. Quindi, chiunque entra in quest’area contro la volontà di chi ha il diritto di escluderlo commette un reato contro la libertà individuale, ossia violazione di domicilio.

Nonostante la difesa abbia affermato che il grande complesso residenziale ospita anche due scuole, la Corte ha deciso che ciò non esclude la violazione della vita domestica. Infatti, la nozione di privata dimora include i luoghi in cui si svolgono attività della vita privata e non sono accessibili a terzi senza il consenso del titolare.

La sentenza si basa in gran parte sulle testimonianze presentate, dimostrando l’accesso non autorizzato del professionista al condominio.

Ora, il rumore della sosta selvaggia potrebbe essere sostituito dal silenzio della legge. Questa decisione giuridica è un colpo significativo a favore dei residenti dei condomini, proteggendo il loro diritto di escludere chiunque non abbia il permesso di utilizzare spazi comuni come il cortile. In altre parole, da oggi è possibile denunciare chi parcheggia l’auto in un cortile condominio di cui è estraneo.