Cos’è la buon costume?
Quali sono i delitti contro la moralità pubblica e il buon costume? Di cosa si occupa la sezione specializzata della polizia di Stato?
La legge non punisce solo furti, rapine e omicidi, ma anche comportamenti che, pur non arrecando del male a nessuno, sono ritenuti ugualmente illegali in quanto estremamente inopportuni. È il caso, ad esempio, degli atti osceni commessi in luogo pubblico. È proprio in questo specifico contesto che si inserisce la domanda che fornisce il titolo al presente articolo: cos’è la buon costume?
In realtà, il quesito andrebbe rivolto al passato, visto che la squadra del buon costume non esiste più, anche se i suoi compiti sono ancora svolti dalla polizia di Stato. Come meglio diremo, il buon costume è concetto che rileva sia in campo penale che civile, tanto da essere causa di nullità del contratto. Ma procediamo con ordine.
Cos’è il buon costume?
Per “buon costume” si intende l’insieme dei principi della morale sociale vigenti in un determinato momento storico.
In genere, il concetto racchiude tutte quelle condotte che non sono offensive del pudore e della pubblica decenza, con riferimento non solo alla sfera sessuale ma a tutto ciò che possa generare disgusto o repulsione in chi osserva.
Quali sono le condotte contrarie al buon costume?
Da quanto detto nel precedente paragrafo deriva che sono contrarie al buon costume tutte le condotte immorali e oscene, contrarie al comune senso del pudore e della decenza.
Ad esempio, è contrario al buon costume consumare rapporti sessuali in pubblico oppure lasciarsi andare a pratiche di autoerotismo; al di fuori della sfera sessuale, è contrario al buon costume bestemmiare o urlare parolacce a squarciagola, ovvero urinare o defecare in strada davanti a tutti.
Buon costume: quando c’è reato?
Offendere il buon costume può costituire reato. È il caso degli atti osceni commessi all’interno o nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori, se da ciò deriva il pericolo che essi vi assistano [1].
Commettere invece atti indecenti in un luogo pubblico o aperto al pubblico costituisce solamente un illecito amministrativo, punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 5mila a 10mila euro [2]. È il caso di chi urina per strada oppure va in giro completamente nudo.
Che cos’è la buon costume?
La “buon costume” era un reparto della polizia di Stato italiana che si occupava della difesa della pubblica morale.
Il Codice penale, infatti, prevede al suo interno una sezione dedicata esclusivamente ai delitti contro la moralità pubblica e il buon costume.
Di questi reati, però, a oggi resta solamente quello di atti osceni e di pubblicazioni e spettacoli osceni: col tempo, la legge ha ritenuto di punire le condotte indecenti solamente con una sanzione amministrativa, depenalizzando quindi la quasi totalità di questi crimini.
Da ciò è derivata la scomparsa della squadra buon costume, inserita in ogni Squadra mobile della polizia come sezione specificamente preposta al contrasto della “criminalità extracomunitaria e prostituzione”.
In buona sostanza, quindi, l’attuale squadra buon costume si occupa di contrastare lo sfruttamento della prostituzione ad opera della malavita italiana e straniera, contrastando soprattutto il fenomeno della tratta di donne provenienti dall’estero.
Buon costume: cosa dice la Costituzione?
L’importanza del buon costume è tale da essere previsto anche in Costituzione come limite all’esercizio di alcuni diritti fondamentali.
Ad esempio, la Costituzione dice che tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume [3].
Sarebbe pertanto illegale praticare in pubblico una religione che prevede, come rituale, l’unione sessuale tra i fedeli oppure danze tribali da compiere completamente nudi.
In tema di libertà di pensiero e di stampa, poi, la Costituzione vieta le pubblicazioni, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume [4].
Buon costume: cosa prevede la legge civile?
Infine, come già ricordato in apertura, il buon costume rileva anche nel settore civile, visto che, secondo la legge, i contratti che hanno una causa immorale sono radicalmente nulli [5].
Si pensi al contratto di gestione di una bisca clandestina, il contratto con una prostituta per ottenere prestazioni sessuali o per darle in locazione un immobile con l’accordo che verrà gestito per lo sfruttamento della prostituzione, oppure ancora al contratto con cui un calciatore si fa promettere un compenso in denaro per far perdere una partita alla propria squadra.
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