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Cos’è il reato universale?

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(@mariano-acquaviva)
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Cos’è e come funziona il principio di territorialità? Cosa succede all’italiano che commette un crimine all’estero? Quando un reato può definirsi universale?

La legge punisce tutti i reati commessi sul territorio italiano. Il cittadino italiano che, invece, delinque all’estero, viene punito secondo le leggi dello Stato in cui si trovava al momento della commissione del crimine, salvo casi eccezionali in cui si applica ugualmente la legge italiana. È in questo contesto che si pone il seguente quesito: cos’è il reato universale? Vediamo cosa dice la legge.

Cos’è il principio di territorialità?

Secondo l’articolo 6 del codice penale, chiunque commette un reato nel territorio dello Stato è punito secondo la legge italiana.

Si tratta del cosiddetto principio di territorialità, per cui ogni reato commesso in Italia è punito secondo la legge italiana, a prescindere da chi l’abbia commesso.

Ciò significa che lo straniero che compie un reato in Italia verrà punito secondo la legge che vige nel nostro Paese.

Mike, statunitense, commette un furto in pieno centro a Roma. Arrestato, verrà processato secondo le leggi italiane.

Qual è il territorio italiano?

L’articolo 4 del codice penale stabilisce che è italiano il territorio della Repubblica, quello delle colonie e ogni altro luogo soggetto alla sovranità dello Stato.

Le navi e gli aeromobili italiani sono considerati come territorio dello Stato, ovunque si trovino, salvo che siano soggetti, secondo il diritto internazionale, a una legge territoriale straniera.

Mauro commette un’aggressione mentre si trova in crociera ai Caraibi su una nave italiana. Verrà processato secondo le leggi italiane.

Che succede se un italiano commette un reato all’estero?

Alla luce di quanto detto sinora, si evince facilmente il principio secondo cui il cittadino italiano che commette un reato all’estero risponde del crimine secondo le leggi del Paese in cui si trovava al momento del fatto.

Anche in questa ipotesi, quindi, si applica il principio di territorialità, con riferimento però alla legge straniera.

Chi fa una rapina in Francia è punito secondo le pene previste dalla legge francese, anche qualora queste dovessero essere molto più severe di quelle italiane.

Di conseguenza, se un italiano dovesse commettere un omicidio negli Stati Uniti, potrebbe rischiare perfino la condanna a morte, sebbene in Italia la pena capitale non esista.

Tutto quanto appena detto prescinde dalla cittadinanza o dalla residenza. Ciò significa che anche l’italiano che si trova solo temporaneamente all’estero, se commette un reato, risponde secondo le leggi di quell’ordinamento.

Lo studente in gita scolastica che si rende autore di una scazzottata in un pub irlandese risponderà di lesioni secondo le leggi dello Stato estero in cui si trovava.

Reato universale: che cos’è?

Un reato è universale quando può essere perseguito secondo la legge italiana ovunque sia commesso, anche all’estero.

Si tratta in pratica di una deroga al principio della territorialità, che consente di estendere la giurisdizione di uno Stato al di fuori dei confini nazionali.

In buona sostanza, il reato universale è punibile ovunque e da chiunque (cittadino italiano o straniero) sia stato commesso.

Quali sono i reati universali?

Un reato, per essere universale, deve essere percepito tale a livello globale. Deve in altre parole trattarsi di un crimine gravissimo sul quale non vi siano dubbi sulla sua illiceità in ogni angolo del pianeta.

Ne sono un esempio i reati più gravi in assoluto, come i crimini di guerra, la pedofilia e il genocidio.

In buona sostanza, il reato universale deve essere considerato un crimine in ogni Stato (o quasi).

Per punire un reato compiuto in un altro Paese, infatti, lo stesso deve essere considerato come illecito penale anche da quello Stato o dalla comunità internazionale.

Non potrebbe costituire un reato universale, invece, una condotta che è consentita in diversi Paesi, in quanto si creerebbe il paradosso per cui una persona, per aver tenuto un comportamento legale in uno Stato, potrebbe essere arrestata e processata altrove. Approfondiamo quanto appena detto con un caso concreto.

Reato universale e maternità surrogata: un esempio

Un esempio concreto di quanto detto nel precedente paragrafo riguarda la maternità surrogata, conosciuta anche come gestazione per altri (gpa) o “utero in affitto”.

In Italia si vorrebbe rendere la maternità surrogata un reato universale. Ciò tuttavia sarebbe impossibile in quanto tale pratica è perfettamente legale in molti Paesi (Canada, Usa, Messico, India, Cipro, in Ucraina, Regno Unito e diversi altri).

Se l’utero in affitto diventasse reato universale, le autorità italiane potrebbero processare non solo gli italiani che sono andati all’estero per sottoporsi a tale trattamento, ma anche i cittadini stranieri che hanno fatto ricorso alla maternità surrogata nel pieno rispetto delle norme del proprio Paese!

Il paradosso, dunque, è che se un’americana venisse in Italia in vacanza dopo essersi sottoposta alla maternità surrogata negli Stati Uniti, in teoria potrebbe essere denunciata e incriminata!

Ecco perché i reati possono essere universali solo se riconosciuti come tale dalla comunità internazionale.

 
Pubblicato : 3 Dicembre 2023 16:30