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Cosa succede se una società è inattiva?

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(@angelo-greco)
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Società a fatturato zero: cosa rischia l’imprenditore se la sua società rimane per molto tempo inattiva: i rischi legali e fiscali e le implicazioni delle società di comodo.

In un contesto economico sempre più complesso e dinamico, è fondamentale comprendere le conseguenze che può comportare la situazione di inattività per una società. In questo articolo, analizzeremo cosa succede quando una società è inattiva, i rischi legali e fiscali associati a tale situazione e le implicazioni delle società di comodo. L’obiettivo è fornire un quadro chiaro e completo delle conseguenze derivanti da una società a fatturato “zero”, per aiutare imprenditori e professionisti a prendere decisioni informate e adottare le strategie più adeguate.

Cos’è una società inattiva e quando si verifica?

Una società inattiva è una società che, pur essendo iscritta al Registro delle Imprese, non esercita alcuna attività economica. Questa situazione può verificarsi, ad esempio, quando una società si limita a recuperare crediti o a pagare debiti senza svolgere alcuna operazione commerciale. 

Una società può rimanere inattiva per lunghi periodi, ma è importante comunicare tale stato alla Camera di Commercio.

Quali sono i rischi legali e fiscali per una società inattiva?

Le società inattive sono esposte a numerosi rischi legali e fiscali. Ad esempio, il fisco può considerare una società con fatturato pari a zero come una società di comodo, anche se l’azienda è stata affittata. Ciò significa che l’Agenzia delle Entrate può presumere un reddito minimo per la società, e il contribuente dovrà fornire la prova contraria per evitare accertamenti fiscali. Secondo la Cassazione [1], ciò vale anche se il reddito prodotto è di modesta entità, perché, per esempio, l’azienda è stata affittata.  

Poniamo il caso di Tizio, che possiede una società inattiva da diversi anni. Se il fisco decide di investigare la sua situazione, potrebbe considerare la società come una società di comodo e imporre un reddito minimo presunto, con conseguenti sanzioni e maggiori imposte da pagare.

Cosa sono le società di comodo e quali sono le conseguenze?

Le società di comodo sono società utilizzate come schermo per occultare l’effettivo proprietario dei beni o per beneficiare di norme più favorevoli. Queste società sono create principalmente per gestire il patrimonio degli soci, anziché per svolgere un’effettiva attività commerciale. Si tratta di società che hanno un bilancio sostanzialmente in perdita. 

Poniamo il caso di Tizio che, volendo acquistare una barca per sé, ma tuttavia non potendo detrarre il costo dalle tasse, decide di costituire una società nautica a cui intestare l’imbarcazione facendola figurare come bene strumentale. In questo modo Tizio potrebbe recuperare una parte della spesa dalla dichiarazione dei redditi. Ma è anche vero che si tratta di una società fittizia, ossia di comodo, e dunque l’Agenzia delle Entrate potrà effettuare un accertamento fiscale.

I soggetti che ricadono nell’ambito della disciplina sulle società di comodo sono: le società in nome collettivo e in accomandita semplice; le società per azioni, in accomandita per azioni e a responsabilità limitata; gli enti di ogni tipo non residenti ma con stabile organizzazione nel territorio dello Stato. La legge prevede poi dei casi di esclusione dalla normativa suindicata [2].

La legge italiana prevede una serie di misure per contrastare il fenomeno delle società di comodo, introducendo una presunzione relativa di redditività e stabilendo un livello minimo di ricavi e proventi correlato al valore di determinati beni patrimoniali. Se una società rientra nella categoria delle società di comodo, dovrà affrontare una serie di effetti penalizzanti, come la dichiarazione di un reddito minimo presunto e l’applicazione di un’aliquota IRES maggiorata.

Come si determina il reddito minimo presunto per una società di comodo?

La determinazione del reddito minimo presunto per una società di comodo avviene attraverso un calcolo che tiene conto del valore dei beni e delle immobilizzazioni della società, in base alle risultanze medie dell’esercizio in corso e dei due precedenti. Il valore di questi beni deve essere determinato in rapporto al periodo di possesso. L’obiettivo di questa disciplina è contrastare l’utilizzo della forma societaria per intestare beni, come ad esempio partecipazioni societarie, immobili, autovetture e imbarcazioni, che in realtà permangono nella disponibilità dei soci o dei loro familiari.

Poniamo il caso di Caio, che possiede una società inattiva con un patrimonio composto principalmente da immobili e autovetture. Se la società viene considerata di comodo, il reddito minimo presunto sarà calcolato tenendo conto del valore di questi beni e del periodo di possesso.

Come evitare di essere considerati una società di comodo?

Per evitare di essere considerati una società di comodo, è importante dimostrare al fisco che la società svolge un’effettiva attività economica e commerciale. Ciò può essere fatto attraverso la presentazione di documentazione che attesti l’operatività della società, come contratti, fatture emesse e ricevute, e altre prove che dimostrino l’effettivo svolgimento di attività commerciali.

Inoltre, è fondamentale mantenere una corretta contabilità e dichiarazione dei redditi, in modo da poter dimostrare al fisco che la società non è stata creata con l’intento di occultare beni o eludere il pagamento delle imposte.

Conclusioni

La situazione di inattività di una società può comportare rischi legali e fiscali, in particolare quando il fisco considera l’azienda come una società di comodo. È quindi importante essere consapevoli delle conseguenze di tale situazione e adottare le strategie più adeguate per evitare problemi con l’amministrazione fiscale.

Per prevenire questi rischi, è fondamentale mantenere una corretta gestione amministrativa e fiscale della società, dimostrando al fisco l’effettiva operatività dell’azienda e l’assenza di intenti elusivi. In questo modo, sarà possibile evitare di incorrere in sanzioni e maggiori imposte derivanti dalla classificazione come società di comodo.

 
Pubblicato : 28 Aprile 2023 12:30