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Cosa succede se si querela la persona sbagliata?

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(@mariano-acquaviva)
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Denunciare una persona per un’altra costituisce un reato? Può scattare la controquerela per diffamazione o per calunnia? È legale una denuncia contro ignoti?

Chi è vittima di un crimine può sporgere denuncia presso il più vicino presidio delle forze dell’ordine. Non sempre, però, si è certi dell’identità del presunto colpevole: può infatti capitare di non essere sicuri del soggetto che ha commesso il delitto, ad esempio perché non è stato possibile vederlo bene in volto. È in casi del genere che ci si pone – legittimamente – il seguente quesito: cosa succede se si querela la persona sbagliata?

In effetti, denunciare falsamente un soggetto può integrare gli estremi della calunnia, un reato piuttosto grave punito dal codice penale (art. 368) con la reclusione da due a sei anni. Tanto può succedere anche a chi, pur essendo in buona fede, denuncia la persona sbagliata? Approfondiamo la questione.

Denunciare la persona sbagliata: è reato?

Denunciare la persona sbagliata non è reato, a meno che non si sia in malafede: in quest’ultimo caso potrebbe scattare la controquerela per calunnia.

La legge infatti punisce solamente colui che, pur essendo consapevole dell’innocenza altrui, non esita a sporgere denuncia, attribuendo così un reato a chi ne è del tutto estraneo.

Ciò significa che anche il mero sospetto sulla colpevolezza del denunciato esclude la calunnia.

Paolo denuncia Carlo pensando di averlo visto mentre commetteva un reato. In realtà si scopre che il responsabile era un’altra persona. Non c’è calunnia perché Paolo ha agito in buona fede.

Nemmeno può configurarsi il reato di diffamazione, che invece si integra quando si lede la reputazione di una persona assente diffondendo maldicenze sul suo conto.

In sintesi: denunciare la persona sbagliata non è reato, a meno che non si sia trattato di un errore ma della scelta consapevole di accusare un innocente.

Cosa succede alle indagini se si denuncia la persona sbagliata?

Denunciare – per errore – una persona sbagliata può sicuramente compromettere le indagini, le quali si indirizzerebbero verso un soggetto innocente.

Ciò, tuttavia, non impedisce alle autorità, una volta accertato l’errore, di proseguire le investigazioni sino all’individuazione del vero responsabile.

Questo avviene soprattutto quando si tratta di reato procedibile d’ufficio: le autorità, escluso il coinvolgimento del soggetto inizialmente denunciato, possono concentrare le indagini sull’identificazione del reale responsabile.

Matteo denuncia il rapimento di sua figlia pensando che l’abbia portata via il suo vecchio fidanzato. Durante le indagini, la polizia accerta che l’ex non c’entra nulla; decidono così di proseguire le indagini cercando, tra le altre cose, di identificare il responsabile.

È tuttavia innegabile che denunciare la persona sbagliata comporti il rischio di un’archiviazione totale della notizia di reato: secondo la legge, infatti, non si è in grado di individuare il responsabile, il pubblico ministero, decorso un anno dall’inizio delle indagini, è costretto a chiedere al gip di archiviare il caso.

Il rischio è ancor più concreto nell’ipotesi in cui il reato sia procedibile a querela di parte, cioè su istanza della persona offesa.

Denuncia contro ignoti: è valida?

Il fatto che le autorità debbano attivarsi per individuare il vero responsabile del reato si desume anche dalla validità che l’ordinamento giuridico riconosce alla denuncia contro ignoti.

Si tratta di una segnalazione fatta alle forze dell’ordine avente ad oggetto un fatto costituente reato il cui autore, però, è sconosciuto.

La mancata identificazione del responsabile può essere dovuta ad una molteplicità di cause: ad esempio, il criminale ha agito col volto coperto, oppure in assenza della vittima, oppure ancora è stato talmente veloce da non farsi riconoscere.

Una denuncia contro ignoti è assolutamente valida: la legge (art. 332 cod. proc. pen.), infatti, dice che la denuncia deve contenere l’esposizione degli elementi essenziali del fatto nonché le fonti di prova note, oltre che, quando è possibile, le generalità, il domicilio e quant’altro valga all’identificazione della persona alla quale il fatto è attribuito.

Come è evidente, quindi, elemento essenziale della denuncia è la descrizione dell’evento delittuoso: i dati utili all’identificazione del reo sono senz’altro importantissimi, ma se mancano non precludono il diritto di effettuare la segnalazione alle autorità, assumendo la forma della denuncia contro ignoti.

 
Pubblicato : 26 Luglio 2024 09:00