forum

Cosa succede se non...
 
Notifiche
Cancella tutti

Cosa succede se non pago il bollo per un anno?

1 Post
1 Utenti
0 Reactions
58 Visualizzazioni
(@angelo-greco)
Post: 3141
Illustrious Member Registered
Topic starter
 

Omesso o ritardato versamento del bollo auto: conseguenze economiche, la mora e il fermo auto. 

Molte persone si chiedono cosa succede se non si paga il bollo auto per un anno. Si tratta di un problema molto comune. Spesso ci si dimentica di versare la tassa automobilistica visto che non sono previsti solleciti per ricordarci di pagare il bollo. L’obbligo cade una volta all’anno, nello stesso mese di immatricolazione dell’auto. Le Regioni possono prevedere un periodo di tolleranza: di solito si ha tempo fino all’ultimo giorno del mese successivo a quello di scadenza.

Non pagare il bollo auto costituisce un illecito tributario alla cui violazione conseguono solo sanzioni pecuniarie, tanto maggiori quanto maggiore è il ritardo. Non scatta invece alcun divieto di circolazione, come invece avviene con l’assicurazione. Chi non paga il bollo auto per un anno e se ne ricorda subito può usufruire di uno sconto sulle sanzioni chiamato “ravvedimento operoso”. 

In questo articolo cercheremo di comprendere, più nel dettaglio, cosa succede se non si paga il bollo auto per un anno, quali sono le possibili conseguenze e come mettersi in regola evitando problemi di carattere fiscale. Ma procediamo con ordine.

Quali sanzioni per il ritardato pagamento del bollo auto?

Se dimentichi di pagare il bollo auto entro la scadenza, le sanzioni aumentano in base alla durata del ritardo. In particolare:

  • nel caso in cui il pagamento venga effettuato entro 14 giorni dalla scadenza del periodo di tolleranza, è previsto il cosiddetto “ravvedimento veloce” con una sanzione pari allo 0,1% dell’imposta originariamente dovuta per ogni giorno di ritardo; 
  • se il pagamento viene effettuato con un ritardo superiore a 14 ma non oltre 30 giorni, scatta il “ravvedimento breve” con una sanzione pari all’1,5% dell’importo originario dell’imposta; 
  • per un ritardo superiore a 30 giorni ma non oltre 90 giorni, invece, è previsto il “ravvedimento medio” con una sanzione pari all’1,67%;
  • se il ritardo supera i 90 giorni ma non supera l’anno, viene applicato il “ravvedimento lungo” con una sanzione del 3,75%; 
  • se il pagamento viene effettuato dopo la scadenza del primo anno, ma entro il secondo, si applica il “ravvedimento biennale” con una sanzione pari al 4,286%; 
  • se il pagamento viene effettuato dopo 2 anni dalla scadenza, non si può usufruire del ravvedimento operoso e si applica la sanzione ordinaria pari al 30% della tassa dovuta.

Quindi chi non paga il bollo auto per un anno subisce una sanzione economica tanto maggiore quanto più tardi provvede a pagare l’importo. 

Prescrizione del bollo auto arretrato

Chi si accorge di non aver versato, per un anno, il bollo auto, prima di versare l’annualità arretrata deve verificare che il debito non sia caduto in prescrizione. La prescrizione si compie dopo tre anni che decorrono dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui il pagamento andava effettuato. Tanto per fare un esempio, il bollo da pagare nel 2021 si prescrive il 1° gennaio 2025; per cui, se prima di tale data, non interviene alcun sollecito di pagamento, il debito decade. La diffida con raccomandata a.r. o la cartella esattoriale infatti interrompono la prescrizione e la fanno decorrere nuovamente da capo per un altro triennio. 

Cosa succede a chi non paga il bollo auto per un anno?

Chi non provvede a regolarizzare il bollo auto arretrato riceverà un primo avviso di accertamento da parte dell’ente titolare del credito che, di norma, è la Regione (ma, in alcune Regioni, è Agenzia Entrate Riscossione). 

Dopo l’avviso di accertamento, se il contribuente non paga, la pratica di riscossione viene affidata all’Esattore che può essere Agenzia Entrate Riscossione o la società privata con cui la Regione abbia stretto apposita convenzione.

L’Esattore invia la cartella esattoriale per il bollo auto arretrato. Anche questa ha una prescrizione di 3 anni: per cui, se dopo la notifica della cartella, decorre tale termine, il debito decade per sempre.

Viceversa, se l’Esattore invia intimazioni di pagamento o avvia le procedure di riscossione, il termine di prescrizione si interrompe.

Ma cosa può fare l’Esattore per ottenere il pagamento? Può certamente attivare il pignoramento dei beni del contribuente, attaccando il suo conto corrente o il quinto dello stipendio o della pensione. 

Molto spesso l’omesso versamento del bollo auto determina l’applicazione della misura del fermo amministrativo. Tale provvedimento, che viene preceduto da un preavviso di 30 giorni per consentire di pagare o di chiedere una rateazione del debito, vieta di mettere in circolazione il mezzo fino a quando non si estingue il debito. Tuttavia, è possibile chiedere la dilazione anche a fermo già iscritto. In tal caso, l’automobilista che abbia versato la prima rata può ottenere un provvedimento di sospensione del fermo che gli consentirà di tornare a circolare. A tal fine deve presentare la ricevuta di pagamento al Pra. All’esito dell’ultima rata pagata, il fermo verrà definitivamente tolto.

Sanatoria bollo auto

Di tanto in tanto il Governo approva la sanatoria delle cartelle esattoriali non pagate che comporta anche l’annullamento di tutti i debiti per il bollo auto. 

La legge di Bilancio 2023 (legge 197/2022) ha previsto l’ennesimo azzeramento dei “mini ruoli”, di importo residuo non superiore a mille euro, affidati all’Agenzia delle Entrate Riscossione (Ader) entro il 31 dicembre 2015 (a partire dal 1° gennaio 2000). L’azzeramento è automatico: non occorre presentare alcuna domanda. Se titolare del credito non è Agenzia Entrate ma la Regione, lo stralcio automatico riguarda solo le sanzioni e gli interessi, ma l’imposta resta dovuta.

Sarà quindi bene verificare, prima di pagare, se il debito ricade in una delle ultime rottamazioni. 

 
Pubblicato : 7 Marzo 2023 15:00