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Cosa succede se la polizia ti becca con un coltello?

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Molte persone escono di casa con un coltello in tasca o nella borsa per sentirsi più sicuri. Ma è legale?

La nostra legge è molto restrittiva e severa sull’uso delle armi. Tra queste ci sono anche le cosiddette “armi bianche” ossia i coltelli. I coltelli sono quindi equiparati a pistole, fucili, mazze ferrate e a tutte le altre comuni armi.

Affinché possa essere considerato un’arma, il coltello deve avere la lama da entrambi i lati. In tal caso è necessario il porto d’armi per poter circolare con esso, anche se solo per fini di sicurezza e autodifesa.

Di qui la domanda: cosa succede se la polizia ti becca con un coltello? Quali armi possono essere usate per fini di difesa personale, di notte, soprattutto quando si gira da soli per quartieri scarsamente illuminati o malfamati? Può un poliziotto chiudere un occhio quando vede una ragazza giovane e indifesa portare con sé, nella borsetta, un coltellino? Cerchiamo di fare chiarezza sull’argomento.

Quando i coltelli sono un’arma?

I coltelli possono essere distinti in due categorie:

  • quelli con la punta acuminata e la lama su entrambi i lati: in tal caso si parla di armi proprie, ossia di oggetti nati proprio con lo scopo di fare male. Un esempio sono il pugnale e lo stiletto.
  • quelli con la punta smussata e lama da un solo lato: in questo caso si parla di armi improprie, oggetti cioè nati per scopi diversi da quello di offendere ma che, se usati in modo improprio, possono ferire o uccidere. Un esempio è il comune coltello da cucina con cui si taglia la frutta.

Si può uscire con un coltello?

Quando il coltello è un’arma propria (lama su entrambi i lati verticali), la sua detenzione in casa deve essere comunicata alla Questura. Per portarlo fuori casa è invece necessario il porto d’armi, un’apposita autorizzazione rilasciata dalla Prefettura.

Contrariamente a quanto spesso si crede, non conta la lunghezza della lama: anche se piccola, infatti, siamo comunque in presenza di un’arma per la quale è necessario il relativo permesso.

Ciò che rileva ai fini del concetto di arma è che la lama possa tagliare. Deve quindi essere affilata. Un coltello che non è in grado di tagliare perché ha i lati “smussati” non può essere considerato un’arma né propria né impropria, pertanto non richiede alcuna autorizzazione.

Quando il coltello è un’arma impropria (lama su un solo lato e punta smussata), la sua detenzione a casa non deve essere comunicata alle autorità. Inoltre è possibile uscire di casa con uno di questi attrezzi, a patto però che vi sia una valida ragione. La valida ragione non può essere la difesa preventiva o altre questioni di sicurezza personale, neanche se il possessore è una donna indifesa.

La valida ragione per portare con sé un coltello con la lama da un solo lato deve essere quindi diversa dalla semplice necessità di sentirsi sicuri la notte.

La valida ragione potrebbe consistere, ad esempio, nell’attività di campeggio o di intarsio o di lavoro; oppure la necessità di portare l’oggetto dall’arrotino per farlo affilare.

Non basta chiaramente la semplice dichiarazione del possessore: è necessaria anche una valida prova. Tanto per fare un esempio, non è sufficiente dire che il coltello serve per tagliare il pane in un picnic se poi il soggetto in questione non ha altri oggetti tipici per la scampagnata (il pane, le altre vivande, ecc.). Anche la dimensione della lama può contribuire a rendere più o meno credibile la giustificazione data alla polizia: è incompatibile, ad esempio, con le finalità hobbistiche un coltello lungo 40 centimetri.

Cosa si rischia se la polizia ti trova con un coltello?

Quando si viene trovati con un coltello inteso come “arma propria” senza avere il relativo permesso si può essere denunciati per il reato di porto abusivo di armi. La condanna consiste nell’arresto fino a 18 mesi. Essendo quindi punti con una pena inferiore, nel minimo edittale, a due anni, è possibile usufruire della cosiddetta particolare tenuità del fatto, un istituto previsto dall’articolo 131-bis del codice penale che consente di non subire alcuna sanzione penale, con conseguente archiviazione del processo penale, a patto che il comportamento non sia abituale non ci siano stati danni rilevanti (ad esempio l’aver ferito qualcuno).

Lo stesso dicasi per il caso del coltello inteso come “arma impropria”. Anche in tale ipotesi, in assenza di una valida ragione che giustifichi il possesso (ossia quando le condizioni di luogo e di tempo in cui avviene il controllo da parte dell’autorità dovessero essere incompatibili con l’uso del coltello), si viene denunciati per porto abusivo di armi, ed anche in questo caso c’è l’arresto fino a 18 mesi con possibilità di chiedere la non punibilità per particolare tenuità del fatto.

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Pubblicato : 19 Ottobre 2023 09:45