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Cosa succede se filmi una persona mentre viola la legge?

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(@angelo-greco)
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Quando si può filmare una persona? Scopriamo insieme le regole della privacy e i limiti del diritto di pubblicare video di illeciti su internet.

Hai mai pensato a cosa accadrebbe se filmassi qualcuno mentre commette un reato e pubblicassi il video sui social network? Questo è un argomento che sta acquisendo rilevanza nella società moderna, soprattutto con l’aumento dell’utilizzo dei social media. Ma quali sono le regole legali in gioco? E cosa dice la legge sulla privacy in questo caso? Vediamo cosa succede se filmi una persona mentre viola la legge e poi posti il filmato su internet. 

Posso filmare una persona che commette un illecito?

La risposta è sì: puoi filmare una persona che commette un illecito a meno che la ripresa avvenga in un’area privata (come il giardino prospiciente l’abitazione) o all’interno della altrui dimora; in tal caso infatti commetteresti il reato di illecite interferenze nella vita privata. 

Insomma, se agisci devi farlo in un luogo pubblico. Devi comunque sapere che la Cassazione ritiene che fotografare o riprendere una persona che non lo vuole, anche se questa si trova appunto in un luogo pubblico, può integrare il reato di molestie.

La questione diventa più complessa quando si tratta di condividere questo filmato online. Perché? Parliamone.

Posso pubblicare un video di un illecito sui social network?

Recentemente, il Tribunale di Taranto ha preso una decisione importante in proposito [1]. Ha stabilito che la pubblicazione sui social di video di reati o altri illeciti è vietata, anche se l’obiettivo è quello di identificare i colpevoli. A meno che i volti non siano riconoscibili o, in tal caso, non vengano oscurati con tecniche di post-produzione.

In buona sostanza il principio è quello secondo cui anche i criminali hanno una privacy. 

Ma allora, i giornalisti che riprendono le scende degli arresti fuori dalla porta di casa dei criminali, con tanto di manette e a volti scoperti? In quel caso si parla di diritto di cronaca, che viene tutelato dalla Costituzione. Invece il blogger o l’utente di un social che condivide un filmato sul proprio account non è un giornalista.

Quali sono le conseguenze legali di pubblicare video di reati sui social network?

Il Tribunale ha stabilito che la condivisione di tali video può comportare multe pesanti irrogate dal Garante della Privacy. 

L’articolo 83 del Regolamento Ue 2016/679 (Gdpr) prevede che la sanzione debba essere parametrata alla gravità del caso e, nel caso in cui il responsabile sia un privato, la multa può arrivare fino a 10 milioni di euro; nel caso invece in cui il responsabile sia una impresa la sanzione ha come tetto massimo il 2% del fatturato annuo, se superiore.

Nel caso specifico, una società che aveva filmato e poi condiviso video di abbandono di rifiuti sul proprio profilo Facebook è stata multata di 200mila euro.

Cosa dice il GDPR sulla pubblicazione di video di reati sui social network?

Il GDPR stabilisce che i dati personali non possono essere utilizzati oltre la finalità per cui sono stati raccolti. Questo significa che, anche se il video è stato girato per identificare un colpevole e per sporgere denuncia o per segnalare l’episodio alle autorità (comportamento questo del tutto lecito), non può essere condiviso online perché ciò comporterebbe una violazione della privacy dell’individuo ripreso.

Dunque, ben venga ad esempio una telecamera puntata in direzione dei cestelli della spazzatura per verificare chi viola le regole sulla raccolta differenziata. Ma il filmato non può poi essere pubblicato o fatto circolare. A meno che, come detto, i volti dei colpevoli non vengano sgranati in modo da renderli del tutto irriconoscibili.

Quale è l’alternativa alla condivisione di video di reati sui social network?

Se hai filmato un reato, la cosa migliore da fare è consegnare il video alle autorità competenti. In questo modo, potrai contribuire alla giustizia senza violare la privacy di nessuno.

 
Pubblicato : 30 Maggio 2023 17:00