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Cosa sono la premeditazione e la crudeltà nel reato di omicidio

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(@gianluca-scardaci)
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Riconosciute in appello nei confronti del bancario che ha barbaramente ucciso Carol Maltesi le aggravanti della premeditazione e della crudeltà non ravvisate nel corso del giudizio di primo grado.

Per sviluppare l’articolo in argomento e quindi entrare nel tema che ci occupa, ossia quello legato all’ergastolo al bancario che ha ucciso Carol Maltesi, dobbiamo necessariamente partire dai fatti, più o meno noti.

Davide Fontana, l’uomo accusato dell’omicidio di Carol Maltesi, morta l’11 Gennaio 2022 a Rescaldina, è stato condannato all’ergastolo. La donna era stata uccisa a martellate, il suo corpo era stato fatto a pezzi e messo in un congelatore. Subito dopo, Fontana aveva tentato di dare fuoco ai resti, prima di gettarli in fondo al burrone. La sentenza di primo grado, che aveva condannato l’uomo a trent’anni di reclusione, è stata riformata in appello e l’imputato è stato condannato all’ergastolo. Ed è qui che entriamo nel tema importante: com’è possibile che due diversi gradi di giudizio abbiano dato una valutazione opposta a due circostanze di rilevante spessore: la prima sentenza aveva escluso le aggravanti della premeditazione e della crudeltà, e la seconda, invece, le ha riconosciute? Cosa sono la premeditazione e la crudeltà nel delitto di omicidio e quali sono i criteri per valutarle?

In cosa consiste l’aggravante della premeditazione?

L’aggravante della premeditazione consiste nell’aver agito pianificando un proposito criminoso, in un lasso di tempo apprezzabile, proponendosi di compierlo al verificarsi di determinate favorevoli circostanze (so che il vicino torna a quell’ora e approfittando del buio della sera e del fatto che i condomini sono in casa, lo uccido)

Sulla base di cosa la sentenza di primo grado ha escluso l’aggravante della premeditazione? La prima sentenza non ha riconosciuto l’aggravante della premeditazione perché, a dire dei giudici, le condotte poste in essere dall’imputato (le martellate, il corpo fatto a pezzi, bruciato e buttato in un burrone), sono state ritenute talmente raccapriccianti che, insieme alla circostanza che le stesse erano state protratte nel tempo, apparivano confusionali e incompatibili con un piano preordinato.

In cosa consiste l’aggravante della crudeltà?

Questa aggravante viene intesa non nel senso comune, ma come inflizione di un male aggiuntivo e gratuito rispetto alla normale causale del delitto.

Sulla base di cosa la sentenza di primo grado ha escluso l’aggravante della crudeltà? In buona sostanza, e in maniera alquanto superficiale, l’aggravante in parola è stata esclusa perché tutta l’attività descritta è stata posta in essere quando la povera ragazza era morta e quindi non si può parlare di male aggiuntivo nel senso di sofferenza ulteriore rispetto al già consumato delitto di omicidio.

Considerazioni personali

Non resta che attendere le motivazioni della sentenza che ha inflitto l’ergastolo per comprendere sulla base di cosa, giustamente per chi scrive, siano state riconosciute le aggravanti in oggetto. Quel che suscita stupore è come si possa in primo grado aver escluso, da un lato, l’aggravante della premeditazione, in relazione un fatto nel quale, l’imputato, attraverso un finto profilo social aveva attirato con l’inganno la vittima, dopo la conclusione della relazione, per poi legarla a un palo e prenderla a martellate e coltellate, e, dall’altro, la circostanza aggravante della crudeltà, in una situazione nella quale la vittima, prima di morire, ha ricevuto e subìto la tortura delle martellate, prima di essere uccisa con il coltello. Si tratta di sentenze, questa come altre, che, a volte, sembrano non avere il contatto con la realtà e poggiare, peraltro in maniera errata, unicamente su valutazioni di carattere tecnico giuridico. L’impressione è che i giudici di primo grado abbiano confuso la premeditazione con le modalità esecutive del delitto. Un conto è determinarsi preventivamente circa l’omicidio di una persona, e le circostanze del caso sembrano orientare in quel senso; un altro è decidere, dopo il delitto, come liberarsi del cadavere. 

 
Pubblicato : 1 Marzo 2024 14:30