forum

Cosa sono i sinistr...
 
Notifiche
Cancella tutti

Cosa sono i sinistri causati da turbativa?

1 Post
1 Utenti
0 Reactions
78 Visualizzazioni
(@adele-margherita-falcetta)
Post: 168
Honorable Member Registered
Topic starter
 

Guida completa agli incidenti che si verificano senza che due veicoli collidano: esempi. responsabilità, risarcimento del danno.

Alcuni incidenti stradali sono caratterizzati dall’assenza di contatto fisico tra due veicoli, con il coinvolgimento tipico di un solo automobilista: si pensi al caso dell’auto che finisce fuori strada per evitare un cane, o perché un altro mezzo si è immesso nella carreggiata costringendo il conducente a sterzare per evitare la collisione. Questo solleva naturalmente interrogativi sulle condizioni per il risarcimento. In questo articolo esamineremo cosa sono i sinistri causati da turbativa e cosa dicono al riguardo le norme vigenti e la giurisprudenza. Inoltre daremo al lettore alcuni consigli per ottenere più facilmente il risarcimento, qualora si trovi coinvolto in un incidente di questo tipo.

Cos’è un sinistro da turbativa?

La definizione di sinistro da turbativa si applica a specifiche tipologie di incidenti stradali caratterizzati dall’assenza di contatto fisico tra due veicoli. Tali incidenti vedono generalmente coinvolto un unico conducente. Si consideri, ad esempio, un pedone che attraversa la strada inaspettatamente, causando lo sbandamento di un’auto; oppure un veicolo che rallenta improvvisamente mentre si immette in autostrada, portando un altro mezzo a schiantarsi contro il guardrail.

La definizione di sinistro da turbativa non deriva da precise norme, ma può essere intesa attraverso la nozione generale di incidente stradale, che include tutti gli eventi che causano una “turbativa”, ovvero un disturbo, alla normale circolazione stradale.

Il problema sorge quando si cerca di ottenere un risarcimento per i danni. In questi casi, è necessario dimostrare la reale responsabilità dell’altro veicolo (o dell’altro soggetto coinvolto, ad esempio un pedone imprudente). In assenza di collisioni, può essere più complicato ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente.

Una volta identificato il responsabile e provata la sua effettiva responsabilità, bisogna analizzare ogni caso individualmente per valutare l’entità della turbativa, al fine di determinare la percentuale del risarcimento del danno subito a cui si ha diritto.

Sinistro da turbativa: chi paga i danni?

L’art. 2053 cod. civ. stabilisce due regole fondamentali in materia di circolazione stradale. Nel suo primo comma, esso afferma che il conducente di un veicolo che incorre in un sinistro ha l’obbligo di risarcire eventuali danni causati a persone o cose, a meno che non dimostri di aver fatto tutto il possibile per prevenirli. La parte cruciale di questa affermazione è l’obbligo di dimostrare di aver fatto ogni sforzo per evitare il danno. Pertanto, per potere ottenere il risarcimento, i conducenti devono non solo aver guidato con prudenza, ma anche aver fatto tutto il possibile per evitare l’incidente.

Il secondo comma dello stesso articolo è altrettanto rilevante per il risarcimento in casi di sinistro causato da turbativa. Esso stabilisce che, in caso di collisione tra veicoli, si presume, fino a prova contraria, che ogni conducente abbia contribuito in egual misura a causare il danno subito ciascuno di essi. Nei casi di sinistro causato da turbativa, spetta al danneggiato fornire la “prova contraria“, ovvero dimostrare un nesso causale tra i danni subiti e la condotta dell’altro soggetto coinvolto.

Sinistro da turbativa: cosa fare?

Abbiamo visto cosa sono i sinistri causati da turbativa. Ma come deve comportarsi chi subisce un danno per essere rimasto coinvolto in un incidente di questo tipo?

È cruciale fornire tutte le prove utili per ricostruire con precisione la dinamica del sinistro, al fine di dimostrare che il danneggiato non ha alcuna responsabilità.

Quindi, nel caso in cui si sia coinvolti in un incidente senza collisione, è consigliabile:

  • scattare fotografie della segnaletica stradale e di eventuali tracce di frenata sull’asfalto;
  • sollecitare l’intervento delle autorità competenti per eseguire le verifiche e i rilievi necessari;
  • identificare possibili testimoni;
  • richiedere una perizia tecnica da parte di un esperto.

Senza prove adeguate, si rischia non solo di essere considerati parzialmente colpevoli, ma anche di non riuscire a dimostrare il legame causale tra la condotta errata dell’altro soggetto coinvolto e il danno subito dal proprio veicolo.

In conclusione, anche se non è richiesto che ci sia stato un contatto fisico tra i veicoli, è fondamentale che il danneggiato provi che l’incidente è stato causato dalla condotta negligente dell’altra persona coinvolta, senza la quale il danno non si sarebbe verificato.

 
Pubblicato : 10 Febbraio 2024 17:00