Cosa significa assunzione agevolata
Il mondo del lavoro è caratterizzato da continui cambiamenti. Per tenere il passo con i tempi il legislatore ha introdotto una serie di riforme. Vediamone alcune in materia di assunzioni.
La crisi economica degli ultimi anni ha compromesso pesantemente l’attività lavorativa. Molti italiani hanno perso il posto, altri hanno subito delle modifiche contrattuali, altri ancora non riescono a trovare un impiego. La situazione si presenta ancora più difficile per le classiche categorie svantaggiate (pensa, soprattutto, alle donne o agli ultracinquantenni). Il legislatore, negli ultimi anni, ha adottato delle misure correttive del mercato, agevolando le assunzioni agevolate, cioè offrendo dei benefici ai datori di lavoro disponibili a contrattualizzare specifici soggetti e a fornire loro la garanzia di un reddito futuro. Cosa significa assunzione agevolata e come si traduce nella pratica?
Premettiamo che le ipotesi prese in considerazione dal nostro ordinamento sono diverse e numerose. Appare, dunque, opportuno analizzarle singolarmente per permetterti di verificare se rientri in una delle situazioni contemplate e se puoi usufruire di tale privilegio.
Detto ciò, per assunzione agevolata si intende la tipologia di contratto che consente l’inserimento o il reinserimento nel mondo del lavoro di determinate categorie di persone. L’impresa beneficia di uno sgravio contributivo elevato, che può addirittura arrivare sino al 100% in presenza di specifiche circostanze.
Tuttavia, l’impresa:
- deve essere in regola con il Durc, ossia con il documento unico di regolarità contributiva finalizzato a contrastare il lavoro nero e il lavoro sommerso;
- non deve aver effettuato licenziamenti nei sei mesi precedenti all’assunzione agevolata;
- non deve avere in corso una crisi aziendale;
- non deve utilizzare lo strumento agevolato per adempiere a un preesistente obbligo di legge o per ovviare al dovere di reinserire un lavoratore in azienda.
Assunzione agevolata: a chi si riferisce?
In presenza delle condizioni di legge è possibile per l’impresa ricorrere alla tipologia contrattuale dell’assunzione agevolata.
Vediamo ora quali sono i soggetti che possono beneficiare di tale intervento.
Lavoratori ultracinquantenni e disoccupati
Se l’azienda intende assumere un disoccupato o un lavoratore che abbia superato la soglia dei 50 anni di età, può beneficiare di uno sgravio contributivo variabile a seconda del caso preso in considerazione.
In particolare:
- se il lavoratore ha più di 50 anni e si trova in stato di disoccupazione da oltre 12 mesi, il datore di lavoro beneficia di uno sgravio del 50% dai contributi Inps e Inail per il periodo di un anno, se il contratto è a termine, o di 18 mesi per i contratti a tempo indeterminato;
- se il lavoratore è percettore di Naspi, in caso di assunzione a tempo pieno e indeterminato l’azienda ha diritto a una somma corrispondente al 50% dell’ammontare residuo di spettanza del beneficiario;
- se il lavoratore è in cassa integrazione da almeno tre mesi, l’impresa gode di uno sgravio contributivo del 10% per i primi 12 mesi.
Donne
Regime agevolato è previsto anche in caso di assunzione di donne a prescindere dalla loro fascia di età. Ancor meglio se si tratta di atlete o di lavoratrici del Sud Italia: per il datore di lavoro che assume una donna residente al Sud o che opera in un settore in cui esiste una forte disparità di genere è previsto uno sgravio contributivo del 50% per i primi 12 mesi, in caso di contratto a tempo determinato, e per i primi 18 mesi per i contratti a tempo indeterminato.
Quanto alla situazione del Meridione, occorre però precisare che il bonus per le aziende che operano su tali territori non si applica soltanto in caso di assunzione di donne, ma anche per la presa in carico di giovani under 35 entro la soglia di 8.060 euro all’anno.
Giovani under 35 e apprendisti
Il nostro ordinamento ha previsto degli incentivi a beneficio degli imprenditori che intendano adottare un contratto di apprendistato o assumere un ragazzo che non superi il trentacinquesimo anno di età.
Nello specifico, con riferimento alla prima ipotesi, il datore di lavoro che non abbia più di nove dipendenti (cosiddetta microimpresa) gode di uno sgravio totale per i primi tre anni di contratto di apprendistato di primo livello per il diploma professionale.
Con riguardo, poi, alla seconda ipotesi, si applica un’agevolazione del 50% in caso di contratto di lavoro a tempo indeterminato di giovani under 35 che rivestano la qualifica di operai, impiegati o quadri e che non abbiano mai goduto di un rapporto di lavoro senza un termine.
Imprenditori agricoli
Se le imprese agricole decidono di investire in forza lavoro e optano per l’assunzione di coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali che non superino la soglia del quarantesimo anno di età, godono di uno sgravio totale (pari al 100%) per i primi 24 mesi di rapporto di lavoro.
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