forum

Cosa può fare l’int...
 
Notifiche
Cancella tutti

Cosa può fare l’interdetto legale?

1 Post
1 Utenti
0 Reactions
68 Visualizzazioni
(@carlos-arija-garcia)
Post: 604
Noble Member Registered
Topic starter
 

Quali sono gli atti che può compiere chi è stato condannato ad una pena carceraria di almeno cinque anni. Che succede in caso di semilibertà o condizionale.

L’interdizione legale è una pena accessoria che viene inflitta alle persone condannate alla pena della reclusione per almeno cinque anni. In questo caso, il soggetto sarà sostituito, nel compimento di atti giuridicamente rilevanti, come contratti o altri atti giuridici, da un tutore fino a quando il condannato non avrà espiato la pena. Il tutore avrà, inoltre, il compito di disporre e di amministrare i beni dell’interdetto, che tornerà nel pieno possesso della propria capacità di agire e non avrà più bisogno della sostituzione e della rappresentanza del tutore una volta espiata la pena. Nel frattempo, però, che cosa può fare l’interdetto legale?

La sentenza di condanna penale impedisce l’interessato, per tutta la durata della pena, della capacità di agire e, quindi, di compiere validamente attività giuridicamente rilevanti. L’interdetto, però, può compiere autonomamente gli atti di ordinaria amministrazione che il Tribunale abbia eventualmente autorizzato.

Il condannato interdetto legale mantiene anche la capacità di agire relativamente ai rapporti attinenti alla persona o alla famiglia.

Si formano, quindi, due patrimoni con amministrazione separata, ovvero:

  • la somma tenuta in deposito dall’amministrazione dell’istituto penitenziario;
  • i restanti beni.

Per la prima, il condannato ha una autonoma capacità di fare acquisti, e dunque di compiere dei contratti. Cadono invece nella tutela, e dunque nella gestione del tutore:

  • i beni immobili;
  • il denaro che il condannato non portava con sé al momento dell’ingresso in carcere;
  • le pensioni che continuano ad essere pagate periodicamente;
  • tutto ciò che perviene all’interdetto per eredità o per donazione o per assicurazioni, indennizzi o pagamento di crediti.

Che succede, però, se il condannato è in regime di semilibertà o di libertà condizionale? In questi casi, l’interdetto rientra di fatto nella disponibilità dei suoi beni. Il giudice tutelare dovrà valutare insieme al tutore in quale misura lasciare al condannato una somma per le normali esigenze di vita (come mantenimento, acquisto di abiti, affitto di una casa) e, dunque, con una autonomia di spese.

Interdetto legale: cosa deve fare il tutore?

Il tutore dell’interdetto legale è tenuto a:

  • rappresentare l’interdetto in tutti gli atti civili;
  • amministrare i beni dell’interdetto;
  • procedere alla formazione dell’inventario dei beni dell’interdetto;
  • tenere regolare contabilità e annualmente rendere conto al giudice tutelare.

Può, inoltre, chiedere al giudice di essere esonerato dall’incarico, nel caso in cui il compito sia divenuto eccessivamente gravoso e vi sia altra persona atta a sostituirlo. Comunque, l’esercizio delle funzioni deve protrarsi fino a che il nuovo tutore non abbia assunto l’incarico con la prestazione del giuramento.

Va precisato che il tutore può essere rimosso se si dimostra negligente, inetto, insolvente o abusa dei suoi poteri.

Come si richiede la tutela dell’interdetto legale?

La tutela dell’interdetto legale è aperta d’ufficio dal giudice tutelare che riceve la sentenza direttamente dal Tribunale che l’ha emessa.

Il pubblico ministero trasmette la sentenza di condanna al giudice tutelare, il quale apre la tutela nei confronti del condannato.

Il giudice tutelare nomina un tutore dell’interdetto legale a seguito dell’assunzione di informazioni sul suo conto per valutarne l’idoneità. Il tutore è scelto preferibilmente fra persone che abbiano delle relazioni reali e positive con il condannato e sappiano curare una destinazione dei suoi beni utile e funzionale per il suo reinserimento sociale.

Il tutore assume le funzioni dopo aver prestato, davanti al giudice tutelare, il giuramento di esercitare l’ufficio con fedeltà e diligenza. Entro dieci giorni dal giuramento, deve iniziare l’inventario dei beni dell’interdetto per terminarlo entro i successivi 30 giorni. Nell’inventario vengono indicati i beni immobili, mobili, i crediti ed i debiti dell’interdetto.

 
Pubblicato : 3 Giugno 2023 15:00