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Cosa accade all’eredità se non si sa se c’è un erede?

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(@angelo-forte)
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Le regole che si applicano quando è ignoto se esista chi possa ereditare

Il numero delle persone che decide di non sposarsi e di vivere da solo è in forte aumento. Questo dato della vita sociale crea problemi anche dal punto di vista giuridico. Ad esempio: cosa accade all’eredità se non si sa se c’è un erede? Infatti nel caso delle persone che vivono da sole e senza parenti prossimi, il problema della sorte dei loro beni non è trascurabile. Quando queste persone vengono a mancare, soprattutto in tarda età e senza che abbiano lasciato testamento, la questione dell’attribuzione dei loro beni mobili ed immobili è assai delicata. Non deve essere ignorato infatti il rischio che beni anche di valore possano deperire o subire danni nel lasso di tempo, talvolta lungo, necessario per individuare un erede. Nell’articolo che ci apprestiamo a scrivere tratteremo proprio delle regole alle quali fare ricorso nei casi in cui sia ancora incerto se esista o meno un erede. Le norme fanno riferimento alla cosiddetta eredità giacente. Si tratta di una serie di importanti disposizioni che hanno lo scopo di salvaguardare i beni che appartenevano alla persona deceduta anche quando sia ancora incerto se un erede vi sia. La conoscenza di queste regole è fondamentale per avere un quadro di riferimento chiaro ed evitare dubbi ed incertezze. Dettaglieremo nel seguito in modo semplice la normativa relativa all’eredità giacente.

Cosa avviene se il defunto non ha eredi?

Può accadere, non è sicuramente insolito, che non si sappia con immediatezza se una persona che sia morta abbia uno o più eredi.

L’incertezza c’è sia nel caso in cui si ignora se una persona abbia parenti che gli possano succedere, sia nel caso in cui c’è un erede designato in testamento, ma è incerto se questo erede sia attualmente in vita

Il pericolo in casi di questo tipo è che i beni del defunto, sia immobili che mobili, possano andare dispersi o subire danno nel lasso di tempo necessario per capire se esiste uno o più eredi chiamati a succedergli.

La legge [1], per scongiurare pericoli di danno per il patrimonio del defunto, permette a chiunque abbia interesse di domandare al tribunale la nomina di un curatore della cosiddetta eredità giacente.

Di solito i soggetti che hanno maggiore interesse per la nomina del curatore dell’eredità giacente (quando non si sa se ci sia o sia in vita un erede) sono i creditori della persona scomparsa.

Quanto tempo hanno i creditori per chiedere al tribunale la nomina del curatore?

Esattamente dieci anni a partire dalla data della morte della persona della cui eredità si tratta decorsi i quali non sarà più possibile chiedere ed ottenere la nomina del curatore per l’eredità giacente.

Nel caso d’incertezza sull’esistenza di eredi l’eredità giacente durerà fino a quando si sarà raggiunta la certezza che non esiste alcun erede.

L’eredità giacente è gestita da un curatore nominato dal tribunale

Che fa il curatore dell’eredità giacente?

Le funzioni del curatore dell’eredità giacente, quando è nominato perché non si sa se esista un erede, sono quelle di amministrare il patrimonio ereditario fino al momento in cui sarà raggiunta la certezza che non esistono eredi (in quel momento il curatore esaurirà il suo compito e l’eredità sarà attribuita allo Stato).

Più in particolare i doveri del curatore [2], dopo il giuramento, sono:

  • fare l’inventario (cioè l’elenco) dei beni ereditari;
  • agire o resistere in giudizio nel caso di processi che riguardino i beni dell’eredità;
  • amministrare l’eredità con la supervisione del tribunale;
  • rendere conto della propria attività amministrativa al giudice;
  • pagare i debiti che incombono sull’eredità su autorizzazione del tribunale.

L’incarico del curatore, nominato quando è incerta l’esistenza di un erede, si esaurisce quando viene accertato che manca qualsiasi erede.

L’amministrazione dei beni ereditari che spetta al curatore significa che deve ad esempio incassare i canoni di locazione degli appartamenti che siano stati affittati dal defunto ed erogare le somme necessarie quando occorrono riparazioni urgenti

Il curatore rende il conto al giudice

 
Pubblicato : 31 Luglio 2023 08:15