Sono di competenza del giudice di pace i reati meno gravi elencati in questo articolo.

La competenza del giudice di pace è un argomento importante per chiunque sia coinvolto in una controversia giudiziaria. Questo giudice di primo grado ha la funzione di risolvere una vasta gamma di questioni legali, comprese le controversie civili per risarcimento del danno, incidenti stradali, questioni condominiali, cause penali minori e molte altre questioni giudiziarie.

Contrariamente a quanto si crede, dunque, il giudice di pace non è un conciliatore, non è neanche uno sportello per il cittadino. È un comunissimo giudice che si distingue dal tribunale (anch’esso delegato alle cause di primo grado) per via della diversa competenza sia per materia che per valore.

In questo articolo esploreremo in dettaglio la competenza del giudice di pace. Inoltre, esploreremo come questo magistrato può aiutare a risolvere le controversie in modo equo e rapido. Si tenga conto che la riforma Cartabia, entrata in vigore il 28 febbraio 2023 ha cambiato sia la competenza del giudice di pace, ampliandola, che la procedura.

Qual è la competenza del giudice di pace civile?

Nel processo civile sono di competenza esclusiva del giudice di pace (a prescindere dal valore della causa):

• le cause relative ad apposizione di termini ed osservanza delle distanze stabilite dalla legge, dai regolamenti o dagli usi riguardo al piantamento degli alberi e delle siepi;
• le cause relative alla misura ed alle modalità d´uso dei servizi di condominio di case;
• le cause relative a rapporti tra proprietari o detentori di immobili adibiti a civile abitazione in materia di immissioni di fumo o di calore, esalazioni, rumori, scuotimenti e simili propagazioni che superino la normale tollerabilità.

Sono di competenza del Giudice di Pace le cause relative ai beni mobili (compreso il denaro) di valore non superiore a € 10.000,00, quando dalla legge non sono attribuite alla competenza di altro giudice, e le cause concernenti gli incidenti stradali purché il valore della controversia non superi € 25.000.

Per cause civili di valore fino € 1100, se le parti interessate ne fanno richiesta, il Giudice di Pace decide secondo equità cioè senza seguire strettamente le norme di diritto ma decidendo secondo i principi regolatori della materia e, comunque, nel rispetto delle norme costituzionali.

Qual è la competenza del giudice di pace penale?

Come abbiamo già detto, la competenza del giudice di pace penale si limita ai reati meno gravi [1]. In particolare:

• percosse, nel caso in cui dal fatto non derivi una malattia nel corpo o nella mente [2];
• lesione personale, dalla quale derivi una malattia nel corpo o nella mente di durata superiore ai venti giorni [3];
• lesioni personali colpose non gravi [4];
• diffamazione, ad esclusione di quella realizzata a mezzo stampa (che è di competenza del giudice monocratico) [5];
• minaccia lieve (cioè minaccia di un danno ingiusto ma non grave) [6];
• furti punibili a querela della persona offesa dal reato [7];
• usurpazione che consiste la rimozione o alterazione dei termini di una cosa altrui allo scopo di appropriarsene [8];
• deviazione di acque e modificazione dello stato dei luoghi [9];
• invasione di terreni o edifici [10];
• introduzione o abbandono di animali nel fondo altrui e pascolo abusivo [11];
• ingresso abusivo nel fondo altrui [12];
• uccisione o danneggiamento di animali altrui [13];
• deturpamento e imbrattamento di cose altrui [14];
• somministrazione di bevande alcooliche a minori o a infermi di mente [15];
• determinazione in altri dello stato di ubriachezza [16];
• somministrazione di bevande alcooliche a persona in stato di manifesta ubriachezza [17];
• inosservanza dell’obbligo dell’istruzione elementare dei minori [18].

Come si svolge la causa civile davanti al giudice di pace?

Alle cause civili dinanzi al giudice di pace si applicano le forme del procedimento semplificato di cognizione, per quanto compatibili. E dunque la domanda deve essere proposta con ricorso (non più con l’atto di citazione).

È possibile presentare la domanda introduttiva in forma verbale. Il Giudice fissa con decreto l’udienza di comparizione delle parti, assegnando il termine per la costituzione del convenuto, che deve avvenire non oltre dieci giorni dalla prima udienza. L’attore si costituisce depositando il ricorso notificato (o il processo verbale ex articolo 316 Cpc), insieme al decreto di fissazione l’udienza di comparizione delle parti, alla relata di notifica e alla procura (se serve).

Il convenuto può quindi costituirsi depositando la comparsa di risposta (e la procura).

Le parti sono obbligate a dedurre le prove negli scritti difensivi ed eventualmente a formulare alla prima udienza un termine breve per integrare le istanze istruttorie e le difese.

Alla prima udienza il magistrato onorario è tenuto a tentare la conciliazione tra le parti. Procede poi nelle forme del rito semplificato, (ex articolo 281 duodecies Cpc): si va dunque all’istruttoria necessaria oppure si rimette la causa in decisione.

Il giudice ha facoltà di concedere i termini per il deposito di due memorie integrative: il primo contenuto entro venti giorni, per precisare e modificare domande, eccezioni e conclusioni oltre che per indicare i mezzi di prova e produrre documenti; il secondo non superiore a dieci giorni per replicare e dedurre prova contraria.

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