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Come si capisce se ti hanno clonato la carta?

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(@carlos-arija-garcia)
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C’è un modo per sapere se ci sono state delle manomissioni o dei furti di dati che consentono di fare degli acquisti non autorizzati? Cosa bisogna fare?

A volte ci si rende conto troppo tardi, cioè quando arriva un messaggio di una spesa non autorizzata che, ormai, è stata fatta. Oppure quando si dà un’occhiata all’estratto conto e si vede che ci sono delle operazioni effettuate con carta di credito, di debito o prepagata che il titolare non ha mai fatto. È solo allora che si arriva all’amara conclusione: qualcuno è entrato in possesso dei dati della propria moneta elettronica. Come si capisce se ti hanno clonato la carta?

Purtroppo, l’unico momento in cui si scopre di essere vittima di un malintenzionato è quando il danno è ormai fatto. Se non si notano delle uscite ingiustificate, significa che tutto fila liscio ed è impossibile accorgersi che la carta è stata clonata, almeno fino a quando non parte la prima spesa ingiustificata.

A tal fine, cioè per capire se ti hanno clonato la carta, è opportuno che regolarmente:

  • controlli le operazioni effettuate;
  • verifichi il tuo estratto conto.

Queste due operazioni sono fondamentali per sapere ce ci sono state delle spese strane che non hai fatto tu o che non hai autorizzato (ad esempio, prestando la carta ad un familiare per fare un acquisto di cui sei stato avvisato).

Spesso, infatti, quando viene clonata una carta di credito o un Bancomat le prime spese ingiustificate sono di poco conto: qualche euro, giusto per vedere se il titolare reagisce subito o attribuisce questi ammanchi a delle spese di gestione della carta. Se il malintenzionato vede che non ci sono dei blocchi o dei reclami, comincerà ad alzare il tiro aumentando il valore delle spese.

Il trucco è agevolato dal fatto che spesso si attiva il servizio SMS per avere conoscenza delle operazioni effettuate con la carta solo al di sopra di una certa cifra, ad esempio per le spese che superano i 50 euro. Chi provvede a clonare la carta fa più acquisti di 10, 20 o 30 euro in modo che il titolare non riceva alcun avviso. Solo alla fine del mese, quando riceverà il conto, potrà capire di essere stato derubato.

Ecco perché è opportuno monitorare spesso la situazione della propria carta, in modo da agire tempestivamente per evitare ulteriori acquisti non autorizzati.

Si può sapere chi ha clonato la carta?

Capire se ti hanno clonato la carta non significa sapere chi l’ha fatto: i metodi usati per rubare i dati di un Bancomat, di una carta di credito o di una prepagata, infatti, sono diversi e, per questo, non è semplice risalire al momento in cui la tessera è stata clonata.

In particolare, per la clonazione si agisce attraverso:

  • lo sportello Atm: il viene manomesso inserendo nella parte superiore dello sportello una piccola telecamera che riprende il codice Pin e un dispositivo detto skimmer che ruba i dati della carta nel momento in cui viene inserita nella fessura dello sportello;
  • il Pos mentre si effettua un pagamento: anche in questo caso il terminale viene manomesso con skimmer in grado di rilevare i dati della carta ed il codice Pin inserito dal cliente;
  • la consegna postale: meno diffuso ma altrettanto efficace, questo sistema consiste nel clonare la carta mentre viene recapitata al titolare. In pratica, la busta che contiene la tessera viene aperta e poi sigillata di nuovo in modo che il cliente non si accorga del trucco;
  • il phishing: è il sistema che consiste nel creare un sito web identico a quello della banca o delle poste e inviare un’e-mail al titolare della carta chiedendo di cliccare sul link che porta a quel sito con la scusa di dover aggiornare urgentemente qualche dato. Il sito clone chiede di inserire i dati della carta per evitare il blocco ed ecco che il pasticcio è fatto.

Cosa fare se si scopre di avere la carta clonata?

Se capisci che ti hanno clonato la carta, sono due le cose da fare quanto prima:

  • contattare la banca per bloccare la carta;
  • fare una denuncia alle forze dell’ordine.

Conviene, a tal fine, avere sempre con sé il numero di telefono di riferimento della banca. Di norma, infatti, ogni istituto di credito mette a disposizione un numero verde attivo 7 giorni su 7 da contattare in caso di necessità.

In alcuni casi, la carta prepagata viene gestita anche da un’app installata sullo smartphone. In tal caso, è molto probabile che si riesca a bloccare la carta direttamente dall’applicazione, senza dover chiamare la banca.

Il blocco della carta impedirà ulteriori acquisti indesiderati.

In secondo luogo, occorrerà fare una denuncia alle forze dell’ordine, cioè presso un commissariato di Polizia o una caserma del Carabinieri. Questo per:

  • consentire di fare delle indagini per tentare di scovare il malintenzionato: sicuramente non si sarà limitato a clonare la tua carta ma lo farà abitualmente con altri. Più denunce ci saranno e più sarà facile restringere il cerchio attorno a chi acquista a spese degli altri;
  • avere un documento ufficiale in mano per poter ottenere una nuova carta e per chiedere il rimborso della somma illecitamente sottratta.

Per ottenere il rimborso, occorrerà contattare la banca e compilare a modulistica necessaria al fine di inoltrare la richiesta, allegando:

  • la denuncia presentata a Polizia o a Carabinieri;
  • la documentazione che dimostra le spese non autorizzate (ad esempio, estratto conto oppure le ricevute recapitate via e-mail o via SMS degli acquisti effettuati e indesiderati).

La banca, però, potrebbe chiedere al cliente di dimostrare che non ha favorito la clonazione della propria carta, cioè che:

  • l’ha tenuta sempre al sicuro;
  • ha mantenuto segreti i codici di accesso;
  • ha fatto il possibile per boccarla nel momento in cui si è accorto delle spese non autorizzate.

In caso di negligenza da parte del titolare della carta, l’istituto potrebbe negare il rimborso.

Come prevenire a clonazione della carta?

Per limitare al massimo i danni della clonazione della tua carta, ti conviene:

  • controllare che lo sportello Atm non sia manomesso, ad esempio guardando se nella parte superiore c’è qualche piccola ed anormale fessura in cui possa essere stata messa una telecamera;
  • coprire la mano che digita il codice Pin;
  • preferire le operazioni presso gli sportelli che si trovano all’interno della banca e non all’esterno: in quest’ultimo caso, potresti essere spiato più facilmente a distanza;
  • non rivelare il codice a qualcuno e non segnarlo sulla memoria del telefono con la dicitura «Codice Pin carta» o simili: se qualcuno entrasse in possesso del cellulare o dei suoi dati, conoscere il codice sarebbe un gioco da bambini;
  • non aprire allegati di posta elettronica o cliccare su link inviati da indirizzi sconosciuti: va ricordato che le banche o le poste non richiedono mai certe informazioni via e-mail. In caso di dubbio, meglio contattare l’istituto o Poste Italiane prima di aprire qualsiasi messaggio sospetto;
  • attivare il servizio SMS, se disponibile, per ricevere un messaggio ogni volta che viene effettuato un acquisto di qualsiasi importo: spesso le carte vengono prosciugate anche facendo delle operazioni di poche decine di euro per volta;
  • attivare, se disponibile, il servizio 3D SecureCode: si tratta di un sistema che richiede una conferma dell’acquisto digitando un codice inviato sul cellulare;
  • non effettuare degli acquisti su siti e-commerce non dotati di protocolli di sicurezza o, comunque, ritenuti poco affidabili.

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Pubblicato : 22 Febbraio 2023 19:45