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Come risparmiare per la pensione

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(@carlos-arija-garcia)
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Fondi e piani di accumulo: quali sono i prodotti ideali per accantonare ogni mese una cifra che garantisca una buona somma al momento di lasciare il lavoro.            

A che cosa sono dedicati i risparmi degli italiani? Una ricerca del Centro Einaudi dice che nella maggior parte dei casi si pensa ad un imprevisto (la macchina che ci lascia a piedi e va sostituita, un problema di salute, ecc.). Quasi due italiani su dieci risparmiano per dare una mano ai figli, altri lo fanno per la casa. Così, il tempo passa ed arriva un momento in cui la pensione si avvicina e ci si rende conto che sarebbe stato opportuno mettere via un po’ di soldi prima ed avere qualcosa di consistente da affiancare all’assegno previdenziale. L’Ocse, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, sostiene che gli italiani sono quelli che meno investono nel loro futuro. Poi, quando si arriva ai quasi 70 anni che servono per lasciare il lavoro (a meno di essere così fortunati da poterlo fare anticipatamente), ormai è troppo tardi. Meglio pensarci prima. Ma come risparmiare per la pensione? Quali sono le scelte più efficaci?

Lo scienziato americano Stan Treger diceva: «Più giovani iniziamo a risparmiare, più tempo abbiamo per continuare a risparmiare». Certo, non ci voleva uno scienziato per arrivare a questa conclusione. Ma è il primo importante consiglio per capire come risparmiare per la pensione: iniziare appena possibile a mettere via i soldi, appena le proprie possibilità economiche lo consentono. Dove metterli via? Non certo nel conto corrente, che frutta poco più di nulla, ma in strumenti come:

  • un fondo pensione;
  • un piano di accumulo.

In questo modo:

  • si avrà il denaro vincolato, evitando la tentazione di spenderlo in ciò che non è indispensabile;
  • si darà un senso al risparmio e alla rinuncia ad utilizzare una fetta del proprio reddito pensando a quanto tornerà utile il capitale accumulato (con la dovuta rivalutazione) al momento di riscattarlo.

Come risparmiare con un fondo pensione

Uno dei modi per risparmiare per la pensione è quello di sottoscrivere un apposito fondo, che può essere:

  • chiuso, se destinato ad una categoria di lavoratori e previsto dal contratto di categoria o da un accordo aziendale;
  • aperto all’adesione collettiva o individuale per qualsiasi categoria, salvo accordi specifici;
  • un contratto di assicurazione sulla vita con finalità previdenziale, ad adesione solo individuale (il cosiddetto Pip, o piano individuale pensionistico).

Risparmiare per la pensione con un fondo chiuso

Il fondo chiuso è un modo per risparmiare per la pensione che viene istituito grazie agli accordi collettivi tra i lavoratori e i datori di lavoro.

Rappresenta un soggetto giuridico autonomo dagli aderenti ed è dotato di organi propri, cioè:

  • l’assemblea;
  • gli organi di amministrazione e di controllo;
  • il responsabile del fondo.

Gli organi di amministrazione e di controllo sono costituiti:

  • per metà dai rappresentanti dei lavoratori iscritti;
  • per l’altra metà dai rappresentanti dei datori di lavoro.

Per lo svolgimento di determinate attività, il fondo pensione negoziale si avvale di soggetti specializzati ed esterni alla sua struttura.

Risparmiare per la pensione con i fondi aperti

I fondi aperti sono quelli costituiti direttamente:

  • dalle banche;
  • dalle compagnie di assicurazione;
  • dalle società di gestione del risparmio.

Successivamente vengono collocati presso il pubblico.

Rappresentano una forma di previdenza individuale: possono, infatti, aderire:

  • singoli lavoratori autonomi;
  • liberi professionisti;
  • lavoratori dipendenti.

L‘importo erogato da un fondo aperto dipende non solo da quanto si è versato, ma soprattutto dai relativi rendimenti.

Al fine di controllare la regolare amministrazione di questi fondi, è stata istituita una Commissione controllata dal ministero del Lavoro, che vigila sulla trasparenza e convenienza delle modalità di offerta del prodotto derivante da questo risparmio.

Risparmiare per la pensione con i Piani individuali pensionistici

I Piani individuali pensionistici vengono attuati mediante la stipula di contratti di assicurazione sulla vita.

Il piano dei versamenti è flessibile e personalizzabile: in ogni momento è possibile aumentare o ridurre l’importo, così come sospenderlo o effettuare pagamenti aggiuntivi al piano inizialmente prescelto.

Il Pip funziona allo stesso modo delle polizze vita, ma con prestazioni e vantaggi fiscali tipici dei fondi pensione: proprio come le polizze, possiamo trovare come sottostante:

  • fondi interni;
  • una gestione separata, ovvero un patrimonio investito principalmente in titoli governativi e corporate europe.

Il lavoratore autonomo può scegliere la modalità di adesione individuale tramite:

  • un fondo pensione aperto (Fpa), istituito da banche, Sim o Sgr;
  • un Piano individuale pensionistico (Pip), istituito da una impresa di assicurazione.

Al momento dell’adesione, il lavoratore (autonomo o libero professionista) stabilisce liberamente l’importo e la periodicità della contribuzione e nel corso del tempo può modificare le proprie scelte. Se si cambia contratto o rapporto lavorativo si è liberi di trasferire senza costi la propria posizione individuale maturata ad altra forma pensionistica complementare.

Trattamento fiscale dei fondi pensione

I contributi versati dal lavoratore e dal datore di lavoro, sia volontari sia dovuti in base a contratti o accordi collettivi, anche aziendali, alle forme di previdenza complementare, sono deducibili dal reddito complessivo fino a un importo annuo di 5.164,57 euro. Significa che c’è un risparmio di imposta tanto maggiore quanto più elevata è l’aliquota Irpef marginale del lavoratore. Difatti, con la deduzione fiscale si abbassa la base imponibile e, quindi, si può scendere di scaglione Irpef.

I contributi che si computano nel limite massimo di 5.164,57 euro sono:

  • il contributo del lavoratore;
  • l’eventuale contributo del datore di lavoro.

I contributi eccedenti il tetto di deducibilità di 5.164,57 euro non hanno alcun beneficio fiscale immediato, costituendo di fatto una quota del reddito a normale tassazione, ma danno origine ad una quota di prestazione in capitale o in rendita esclusa da tassazione. A tal fine, la legge prevede che il lavoratore comunichi alla forma pensionistica complementare, entro il 31 dicembre dell’anno successivo a quello di versamento – o, se antecedente, alla data in cui sorge il diritto alla prestazione – l’importo non dedotto o che non sarà dedotto nella dichiarazione dei redditi.

Risparmiare per la pensione con un piano di accumulo

Altra soluzione per risparmiare per la pensione è il Pac, o Piano di accumulo capitale.

Si tratta di un contratto assicurativo che consente di mettere via dei soldi da riscattare alla scadenza. Prevede un investimento a rate: in base alle proprie risorse economiche e alla propria capacità di spesa, ogni mese e per un periodo stabilito si accantona una cifra.

Una forma di piano di accumulo è quella contenuta nella polizza vita mista, che consente sia l’accantonamento sia la copertura di eventi come il decesso, l’invalidità permanente totale, ecc.

Il denaro versato mensilmente (anche 50-100 euro) viene investito dalla compagnia in prodotti finanziari i quali, se scelti e gestiti correttamente, daranno al cliente il guadagno finale.

Fare un piano di accumulo conviene quando non si hanno molti soldi da investire pensando al futuro e si è in grado di versare una cifra modesta ogni mese. Ma anche quando si ha del tempo a disposizione.

Il capitale investito in un Pac, come detto, viene riversato in prodotti finanziari. Più il piano di accumulo è breve, più è soggetto ad un’oscillazione di mercato in grado di annullare i benefici. Più, invece, la polizza è a lungo termine e più ci sarà la possibilità di compensare le perdite con i guadagni.

Chi presta attenzione all’andamento del mercato, inoltre, può decidere quando acquistare il piano di accumulo: se lo fa in un momento di vacche magre, ha buone probabilità di guadagnarci quando le vacche grasse arriveranno.

 
Pubblicato : 3 Marzo 2023 18:00