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Come provare che il vicino è rumoroso: strategie e testimonianze

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(@angelo-greco)
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Scopri come fornire la prova del rumore prodotto dal vicino e quali azioni legali intraprendere attraverso testimonianze e prove.

Ti trovi spesso a chiederti come dimostrare che il tuo vicino è rumoroso e ti dà fastidio, non ti lascia riposare e dormire? Vuoi tutelarti dalle molestie acustiche causate dal loro comportamento, intendi agire in causa, ma non sai come procedere? In questo articolo, esamineremo le strategie e le azioni legali che puoi adottare per dimostrare l’intollerabilità del rumore prodotto dal tuo vicino, mettendo in evidenza l’importanza delle testimonianze e delle prove nel contesto delle leggi italiane.

La sentenza della Cassazione sull’utilizzo delle testimonianze

La Cassazione [1] ha stabilito che il vicino può essere condannato al risarcimento per eccessivo rumore sulla base delle sole testimonianze. In questo caso, non è necessaria una perizia che dimostri l’intollerabilità delle immissioni acustiche, anche se queste non superano la soglia di legge. Del resto, il rumore è un fatto che si produce in un frangente di tempo ben determinato e non è detto che questo coincida con il momento in cui il perito effettua le rilevazioni. Detto in altre parole, se il vicino dovesse sapere che stai facendo delle rilevazioni per incastrarlo, potrebbe fare più attenzione ai rumori che produce e tu potresti non avere la prova del suo comportamento illecito. 

Poniamo il caso di Marco, che subisce quotidianamente il frastuono causato dal locale di Piero, situato accanto alla sua abitazione. Marco decide di denunciare Piero e, durante il processo, porta a testimoniare alcuni vicini che confermano l’eccessivo rumore prodotto dal locale di Piero. La testimonianza dei vicini può essere sufficiente per condannare Piero al risarcimento del danno.

L’importanza della prova testimoniale nel processo

La prova testimoniale riveste un ruolo determinante nel processo tutte le volte in cui è difficile dimostrare i fatti in altro modo (ad esempio con documentazioni o perizie). Tuttavia il legislatore vede la testimonianza con un certo sospetto per via dell’alto rischio di dichiarazioni compianti: perciò la legge stabilisce che il giudice valuta la prova testimoniale «secondo il suo prudente apprezzamento». 

È anche vero però che, in alcuni frangenti, come appunto nel caso di produzione di rumori, la prova testimoniale può essere l’unica soluzione per far valere i propri diritti: per questo la Cassazione ha detto che non è necessario procedere a rilevazioni strumentali per dimostrare l’intollerabilità delle immissioni acustiche.

Immaginiamo il caso di Lucia, che lamenta rumori molesti provenienti dall’appartamento del suo vicino Paolo. Per dimostrare l’eccessivo rumore, Lucia decide di raccogliere le testimonianze di altri inquilini del condominio che hanno riscontrato la stessa situazione. In questo caso, le testimonianze raccolte possono essere utilizzate come prova durante il processo.

La tollerabilità delle emissioni olfattive

Anche per quanto riguarda le emissioni olfattive, la Cassazione ha precisato che la nozione di tollerabilità è sostanzialmente fondata su connotati “soggettivi” e che il metodo normalmente utilizzato è quello “sensoriale” del soggetto che le subisce. 

Supponiamo che Anna lamenti odori sgradevoli provenienti dalla canna fumaria della casa di Luigi. Per dimostrare l’intollerabilità delle emissioni olfattive, Anna può fare affidamento sulle testimonianze di altri vicini che hanno percepito gli stessi odori.

Quando il rumore è illegale?

Nel caso di immissioni moleste nei rapporti tra privati, la disciplina va rinvenuta nell’art. 844 del codice civile. Secondo questa disposizione, il rumore (così come anche i fumi, gli odori, le esalazioni di calore, ecc.) diventa illegale tutte le volte in cui supera la normale tollerabilità. Si tratta di un concetto molto generico che rimette al giudice la valutazione del comportamento. Valutazione che dovrà tenere conto di una serie di parametri come:

  • l’orario in cui il rumore viene prodotto;
  • la durata di persistenza del rumore (un piatto che si rompe a terra è certamente un rumore fragoroso ma può essere sopportato rispetto allo sbattimento di tappeti alle 8 di sera);
  • la collocazione geografica dell’immobile ove viene prodotto il rumore (nelle zone residenziali, dove è maggiore il silenzio, si percepisce maggiormente un rumore esterno rispetto a un centro urbano: sicché, in tali luoghi, è più facile superare la normale tollerabilità);
  • la necessità del rumore (non si può impedire al vicino di effettuare lavori di ristrutturazione se in orari adeguati al rispetto del riposo delle persone). 

Questo accertamento che fa il giudice di primo e secondo grado è insindacabile dinanzi alla Corte di Cassazione.

Quando il rumore è reato?

Il rumore intollerabile (secondo i parametri appena visti) è sempre un illecito civile che dà diritto al risarcimento del danno. Ma non sempre è anche un reato. 

Il reato di disturbo alla quiete pubblica si verifica solo quando il rumore – divenuto intollerabile – molesta non già una o poche persone (ad esempio le famiglie che hanno l’appartamento vicino al condomino molesto) ma un «numero indeterminabile di persone» come, ad esempio, tutti i residenti del palazzo o quelli degli edifici limitrofi. 

Sarebbe, ad esempio, reato il guaire del cane che, di notte, sul balcone, sveglia tutto il vicinato o la festa sulla terrazza che non fa dormire tutto il palazzo. Non è invece reato ma un semplice illecito civile la televisione ad alto volume che disturba il vicino del piano di sotto e quello dello stesso pianerottolo.

Come procedere legalmente contro un vicino rumoroso

Se hai raccolto sufficienti testimonianze per dimostrare che il tuo vicino è eccessivamente rumoroso, è consigliabile rivolgerti a un avvocato per valutare la possibilità di intraprendere un’azione legale di tipo civile. A tale fine infatti non basta la prova del rumore ma è necessaria anche quella di un effettivo e concreto danno alla salute o alla qualità della vita. Senza prova del danno non si può neanche avere un risarcimento.  

 
Pubblicato : 8 Maggio 2023 15:15