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Come lavorare in Comune senza concorso?

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(@mariano-acquaviva)
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Si può diventare dipendenti comunali senza superare il concorso previsto per le assunzioni nella pubblica amministrazione? Categorie protette: quali sono?

Il posto fisso è il sogno di tutti; se poi questo è alle dipendenze della pubblica amministrazione, ancora meglio. Le garanzie di un contratto con lo Stato sono prive di paragoni, tant’è che il dipendente pubblico può dirsi sistemato a vita. È tuttavia noto che, per essere assunti nella p.a., occorre sostenere e superare una selezione tra più persone che prende il nome di “concorso”. Si pensi a quello che occorre per entrare nelle forze armate, per diventare docente oppure magistrato.

Esistono però delle eccezioni, cioè delle ipotesi straordinarie in cui è possibile entrare nella pubblica amministrazione senza partecipare alla selezione prevista dal bando. È in questo contesto che si pone il seguente quesito: come lavorare in Comune senza concorso? Scopriamolo insieme.

Comune: come si stabiliscono le nuove assunzioni?

Prima di scoprire le condizioni che consentono di lavorare senza concorso, è importante comprendere come vengono stabilite le nuove assunzioni nei Comuni.

Ogni Ente locale adotta il proprio piano di assunzioni in cui indica il personale necessario per svolgere le attività previste.

Questo piano deve essere conforme alla pianificazione pluriennale delle attività, alle linee di indirizzo e all’ottimizzazione delle risorse disponibili.

Inoltre, deve essere in linea con gli obiettivi di organizzazione, efficienza, economicità e qualità dei servizi ai cittadini.

L’approvazione del piano triennale dei fabbisogni determina le assunzioni, con alcune eccezioni riservate alle categorie protette. Vediamo quali sono.

Categorie protette: quali sono?

Per lavorare in Comune senza dover partecipare a un concorso pubblico bisogna rientrare in alcune categorie protette. Queste includono:

  1. gli invalidi civili, cioè coloro che presentano minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali, oppure che sono portatori di handicap intellettivo, con un’invalidità superiore al 45%. Questa categoria comprende anche i percettori di assegno ordinario di invalidità;
  2. i testimoni di giustizia, cioè coloro che hanno prestato testimonianza in procedimenti giudiziari rilevanti. È il caso, ad esempio, di coloro che depongono contro mafiosi e malavitosi;
  3. i coniugi superstiti di vittime sul lavoro.

Categorie protette: quote da assumere in Comune

Le quote di lavoratori di queste categorie all’interno dell’organico comunale variano a seconda del numero totale di dipendenti.

Per la precisione:

  • se il Comune ha più di 50 dipendenti, dovrebbe assicurarsi che almeno il 7% del personale rientri in queste categorie protette;
  • se i dipendenti sono compresi tra 36 e 50, ci dovrebbero essere almeno 2 lavoratori appartenenti a queste categorie;
  • se il numero è tra 15 e 35 dipendenti, almeno 1 lavoratore dovrebbe essere assunto con le corsie preferenziali.

Poniamo il caso di Tizio, un invalido civile con un’invalidità superiore al 45%. Se il Comune in cui Tizio desidera lavorare ha 40 dipendenti, dovrebbe garantire almeno una posizione di lavoro riservata a categorie protette, come Tizio stesso.

Disabili: come lavorare in Comune senza concorso?

Secondo la legge [1], le persone con disabilità hanno diritto ad essere assunte nella pubblica amministrazione.

Per la precisione, le persone invalide che hanno compiuto 18 anni e non hanno raggiunto l’età pensionabile possono essere assunte nei Comuni e in altre entità pubbliche locali.

La chiamata numerica riguarda diverse categorie di invalidi, come ad esempio: gli invalidi civili con un’invalidità superiore al 45%; gli invalidi del lavoro con un’invalidità superiore al 33%; i non vedenti o sordi; gli invalidi di guerra o civili di guerra.

La procedura per l’assunzione senza concorso pubblico avviene tramite il Centro per l’impiego e riguarda principalmente profili che richiedono come requisito solo la scuola dell’obbligo, escludendo titoli di studio superiori.

Prima dell’assunzione, la pubblica amministrazione deve verificare la compatibilità dell’invalidità con le mansioni previste per il lavoro.

Supponiamo che Caio sia un invalido civile con un’invalidità del 50% e desideri lavorare nel Comune come addetto alla segreteria. Prima dell’assunzione, il Comune verificherà se le mansioni da svolgere sono compatibili con l’invalidità di Caio.

Per ulteriori approfondimenti, si legga l’articolo dal titolo Assunzione disabili senza concorso: quando?

Cos’è la chiamata nominativa?

Un’ulteriore possibilità per lavorare in Comune senza dover partecipare a un concorso pubblico è rappresentata dalla “chiamata nominativa“.

Questa modalità riguarda alcune categorie particolari, tra cui:

  1. vittime del terrorismo e della criminalità organizzata;
  2. vittime del dovere e orfani dei morti per fatto di lavoro. Sono vittime del dovere coloro che hanno contratto infermità permanentemente invalidanti durante lo svolgimento di particolari mansioni. È il caso dei poliziotti o dei vigili del fuoco che hanno riportato gravi infermità nel compimento del loro lavoro;
  3. coniugi superstiti dei morti sul lavoro.

Le chiamate nominative possono avvenire fino a un determinato livello retributivo, a seconda dell’ente in cui si desidera lavorare.

Per la precisione, nei Comuni (e nelle altre pubbliche amministrazioni) la chiamata nominativa può arrivare fino al quinto livello retributivo, mentre nei Ministeri può essere estesa fino all’ottavo livello retributivo per i profili professionali del personale contrattualizzato.

Giulia è la vedova di un vigile del fuoco che è deceduto durante un intervento di soccorso. In virtù della sua situazione, Giulia può essere chiamata direttamente a lavorare presso un Comune fino al quinto livello retributivo.

Come lavorare in Comune con i contratti a tempo?

Un’ulteriore opportunità per accedere a un impiego comunale senza dover partecipare a un concorso pubblico è rappresentata dai contratti a tempo determinato o a progetto.

Questa modalità è nota come esternalizzazione e riguarda prestazioni specifiche, consulenze individuali, collaborazioni esterne, prestazioni d’opera intellettuale o contratti di somministrazione.

In pratica, questo tipo di contratti riguarda situazioni in cui il Comune ha bisogno di un professionista per svolgere una prestazione specifica o un progetto limitato nel tempo.

Una volta concluso il progetto o la prestazione, il rapporto di lavoro tra il privato e la pubblica amministrazione si chiude.

Il Comune ha bisogno di un architetto per progettare una nuova area verde nella città. Invece di indire un concorso per l’assunzione, il Comune può stipulare un contratto di consulenza con un architetto per la realizzazione del progetto. Una volta completato il progetto, il rapporto di lavoro si chiuderà.

Diventare dipendente comunale senza concorso: conclusioni

In conclusione, se desideri lavorare in Comune senza dover affrontare un concorso pubblico, ci sono diverse eccezioni che potrebbero permetterti di accedere direttamente a un impiego comunale.

Le categorie protette, come gli invalidi civili, i testimoni di giustizia e i coniugi superstiti di vittime sul lavoro, godono di una corsia preferenziale per l’assunzione.

Inoltre, ci sono opportunità per le persone con disabilità e le vittime di situazioni particolari, come il terrorismo o la criminalità organizzata.

Anche i contratti a tempo determinato o a progetto offrono una possibilità di lavoro senza concorso per svolgere prestazioni specifiche o progetti limitati nel tempo.

Tuttavia, è importante tenere presente che le norme e le modalità per accedere a un impiego comunale possono variare a seconda delle leggi vigenti e delle decisioni prese dai singoli Enti locali.

Pertanto, è consigliabile sempre verificare presso il Comune di interesse o presso il Centro per l’impiego le opportunità disponibili e i requisiti specifici per ogni caso.

 
Pubblicato : 31 Luglio 2023 07:30