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Come investire in opere d’arte digitali

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(@paolo-remer)
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Come funziona la crypto art e come si usano gli NFT, i certificati digitali di proprietà delle opere. A cosa bisogna fare attenzione.

Investire in opere d’arte digitali sembrava una moda e negli scorsi anni c’era stato il boom; poi è arrivato il crollo, la sfiducia ed infine la ripresa di interesse, nell’eterna ruota tra collezionismo e speculazione. Adesso, a mente fredda, si è capito che gli NFT, i gettoni non fungibili, sono una importante risorsa per il mondo dell’arte, ma vanno usati con cautela e consapevolezza.

Investimento in opere d’arte digitali

Gli artisti possono creare le proprie opere d’arte digitali e venderle attraverso gli NFT al prezzo stabilito dal mercato in base alla consueta regola della domanda e dell’offerta. Quindi, se c’è gente interessata ad acquistare, le cifre possono essere molto elevate: ad esempio, un’opera di Julian Assange (un suo ritratto) è stata venduta a 50 milioni di euro, destinati a finanziare le ingenti spese legali della causa che lo coinvolge.

Tutto ciò analogamente a quanto avviene per le opere d’arte tradizionali (o per l’alta moda griffata e altri beni di lusso), ma con l’importante differenza che qui il pubblico è più vasto e la materia prima è più ampia, perché si possono vendere anche file che è arduo far rientrare nel concetto di opere d’arte: ad esempio, il co-fondatore di Twitter, Jack Dorsey, ha venduto il suo primo tweet del 2016 a quasi 3 milioni, ma adesso la base d’asta è scesa a poche centinaia di euro.

L’affare in quel caso lo ha fatto chi ha venduto, non certo chi ha comprato; ma non è ancora detta l’ultima parola, perché le quotazioni potrebbero risalire. Le opere d’arte sono beni immateriali, quindi la loro quotazione dipende da numerosi fattori, molti dei quali non prevedibili. Insomma, siamo in un settore emergente e burrascoso, ma anche ricco di opportunità: adesso esaminiamolo più da vicino per scoprire come investire in opere d’arte digitali.

Opera d’arte digitale: cos’è?

L’opera d’arte è un pezzo unico, un oggetto che contiene e cristallizza l’esperienza e la sensibilità dell’artista che l’ha creata: ad esempio, la statua della Pietà di Michelangelo, o il quadro della Gioconda di Leonardo, e in questo si distingue dall’opera dell’ingegno, che non è il manufatto, l’oggetto (o, se vogliamo, la reliquia) bensì è un bene immateriale, che contiene tutte le qualità della creazione dell’artista: ad esempio, l’espressione enigmatica della Gioconda o quella affranta della Madonna che tiene in braccio il Cristo morto.

L’opera d’arte intesa in questo senso è un pezzo unico: puoi avere una riproduzione della Gioconda su un poster, in un libro, sulla maglietta o sul display del tuo smartphone, ma non sarà mai l’originale esposto al Louvre di Parigi. Eppure quel quadro può essere riprodotto in innumerevoli copie, ma questo non scoraggia le folle che vanno a visitare il palazzo dove è esposto in originale, o i Musei vaticani per ammirare la cappella Sistina.

L’opera d’arte digitale – o crypto art, è un’opera d’arte che viene digitalizzata grazie a un processo di tokenizzazione reso possibile dal certificato NFT, che gli attribuisce un codice identificativo univoco, e perciò contraddistingue sia l’opera sia chi possiede il “gettone” attestante la sua proprietà in un determinato momento. Vediamo meglio questo fondamentale aspetto.

NFT: a cosa serve e come funziona

NFT è l’acronimo di non fungible token: un token (gettone) non fungibile, cioè non sostituibile, che contiene in sé l’opera d’arte digitale “vera”, cioè il pezzo unico in cui è stata creata ed incorporata, come il primo tweet, che chiunque potrebbe vedere semplicemente aprendo il social network, ma che soltanto un soggetto può vantare come suo: il proprietario del NFT.

L’Nft è un certificato digitale che garantisce l’autenticità ed attesta la proprietà dell’opera

L’NFT può essere considerato un contenitore che svolge la funzione di certificato di proprietà dell’opera d’arte digitale (o di qualsiasi altro tipo di prodotto), in quanto viene inserito in un registro digitale chiamato blockchain (catena a blocchi: è il medesimo “libro mastro” elettronico che si usa per attribuire la proprietà delle criptovalute e scambiarle). Quindi l’NFT non è l’opera d’arte digitale ma il file che attribuisce il diritto di proprietà su di essa. La blockchain viene continuamente aggiornata per trascrivere tutti i passaggi di proprietà degli NFT, un po’ come avviene per i registri pubblici immobiliari: quindi in qualsiasi momento si può sapere a chi appartiene un determinato NFT.

Come l’NFT autentica le opere digitali

Fino a poco tempo fa il mondo digitale, che prima era considerato un sistema per copiare, duplicare e moltiplicare qualsiasi contenuto (testi, immagini, musica, ecc.) senza significative perdite di qualità.

Adesso, invece, con la blockchain, l’NFT, è diventato un modo oggettivo – e accettato dagli operatori del mercato – per conferire unicità, originalità e garanzia di autenticità ad un’opera d’arte digitale: al di là delle innumerevoli riproduzioni (e imitazioni) che ci sono e continueranno ad esserci, essa è e rimane una ed una sola, e lo attesta il “bollino” del NFT.

Ecco perché l’opera d’arte digitale autenticata dal NFT è appetibile per gli amanti del settore, i mercanti d’arte, i collezionisti ed anche per gli investitori, che, forse, sono più attenti al valore venale ed alle quotazioni anziché alla bellezza intrinseca.

Opere d’arte digitali: opportunità e rischi

Gli NFT si possono comprare online su apposite piattaforme con uno smart contract concluso a distanza e con firma elettronica in modo acquistare la proprietà di opere d’arte digitali.

Successivamente questi certificati si possono scambiare sul mercato con il medesimo sistema, ma bisogna fare attenzione alle oscillazioni di prezzo, perché c’è il rischio di rimetterci una buona parte del capitale investito se la vendita avviene in un periodo in cui le quotazioni sono depresse. Inoltre non è detto che le quotazioni delle opere d’arte digitali reggano nel tempo e non c’è nessuna protezione del capitale investito.

Insomma, anche in questo settore emergente rialzi, bolle e crolli improvvisi sono all’ordine del giorno, così come avviene nelle ordinarie Borse valori di tutto il mondo, spesso dominate dall’emotività e da altri fattori non razionali. Per questi motivi gli NFT non hanno intaccato il mercato delle opere d’arte tradizionali.

Opere d’arte digitali: quali prospettive?

Il nuovo fenomeno delle opere d’arte digitali a quanto pare ha grandi possibilità di espansione, grazie al metaverso e non solo. Nel prossimo futuro, con le implementazioni che arriveranno, la fruibilità di un’opera d’arte digitale non sarà limitata all’osservazione, e dunque all’esposizione di forme e colori, bensì saprà cogliere anche l’aspetto delle percezioni sensoriali dell’utente, come il tatto, il gusto ed i “sapori”, i rumori e gli odori.

C’è chi ipotizza che presto avremo dei proiettori 3D in casa e che questi dispositivi prenderanno il posto degli attuali schermi televisivi. A quel punto si potrà esporre la propria opera d’arte digitale in salotto o come centrotavola, trasformandola in un ologramma.

A quel punto, grazie alla maggiore fruibilità e “portabilità” di questi beni immateriali, verosimilmente ci sarà una grossa espansione del mercato, che produrrà gli appositi device per godere al meglio delle varie forme di opere d’arte digitali. E i creatori potranno sbizzarrirsi nel crearne di nuove e sempre più originali, grazie alle opportunità tecnologiche che oggi è impossibile prevedere (chi avrebbe immaginato, un secolo fa, la nascita di Internet, della telefonia mobile e dei social network?).

Come investire in opere d’arte digitali: consigli utili

Così come si può guardare la smart Tv o creare un video su TikTok senza essere ingegneri, così si può investire in opere d’arte digitali senza sapere nulla di informatica e di diritto, al di là delle nozioni elementari che ti abbiamo fornito sulla tecnologia di creazione e di scambio degli NFT; ma bisogna avere una buona cultura finanziaria per evitare abbagli e fregature. Ecco alcuni consigli utili:

  • prima di investire studia il mercato di riferimento e assumi informazioni sul creatore delle opere digitali che vorresti acquistare; privilegia gli artisti già affermati o comunque quelli noti ed apprezzati dal pubblico e dai critici;
  • controlla l’affidabilità della piattaforma di vendita, consultando i feedback e la storia finanziaria: i marketplace non sono tutti uguali ed esistono anche siti truffaldini;
  • una volta effettuato l’acquisto del NFT, conserva le tue opere d’arte in modo sicuro, ad esempio utilizzando un wallet crittografato, per impedire furti o smarrimenti (è triste perdere un’opera d’arte di valore semplicemente perché si è distrutta o persa la chiavetta Usb che lo conteneva).

Nft e opere d’arte digitale: quali regole?

Tieni presente che a livello legale gli NFT – che, come abbiamo visto, contengono le opere d’arte acquistate – non sono ancora regolamentati e si applicano per analogia le norme in materia di proprietà e di contratti. Perciò potrebbe essere difficoltoso far valere i tuoi diritti in caso di frodi, sottrazioni, indebito utilizzo, conflitti con altri soggetti che si reclamano proprietari e violazione del diritto d’autore.

Quali rischi nella compravendita online di opere d’arte digitali?

Inoltre, non bisogna sottovalutare un altro fattore di rischio: nulla vieta che un creatore possa produrre migliaia di NFT diversi per la medesima opera, cambiando un unico byte (l’unità elementare di un file digitale) tra i milioni che la compongono, in modo da rendere la variazione impercettibile, e poi venderla ad acquirenti diversi: formalmente ciò è legittimo, perché si tratta di file diversi (cambia il codice hash, che è la “targa” del file) ma in realtà sarebbe una truffa mascherata, perché le varie opere sarebbero praticamente indistinguibili l’una dall’altra.

Ecco perché la serietà del creatore, del venditore e dell’eventuale intermediario commerciale (come la piattaforma online su cui avvengono le compravendite) sono requisiti fondamentali, da valutare attentamente prima di procedere all’acquisto di una qualsiasi opera d’arte digitale.

 
Pubblicato : 14 Agosto 2023 11:15