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Come gestire le retribuzioni e il TFR di un dipendente defunto?

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(@paolo-florio)
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Guida per gli eredi su come gestire ratei, ferie e TFR in caso di decesso di un dipendente e rinuncia all’eredità.

La gestione delle spettanze di un dipendente deceduto rappresenta una sfida complessa, soprattutto quando gli eredi rinunciano all’eredità.

In questo articolo, esploreremo come i datori di lavoro dovrebbero procedere in queste situazioni delicate. Vedremo cioè come gestire le retribuzioni e il TFR di un dipendente defunto, indicando cosa spetta ai parenti prossimi, sia che questi accettino l’eredità, sia che invece facciano la rinuncia.

Come si calcola l’ultimo cedolino del dipendente deceduto?

Quando un dipendente decede, il datore di lavoro deve gestire le spettanze come ratei e ferie non godute, nonché il trattamento di fine rapporto (TFR).

Nell’ultimo cedolino del dipendente deceduto, il datore di lavoro deve indicare il valore della contribuzione relativa a indennità di mancato preavviso, retribuzione non percepita e liquidazione di somme soggette a contribuzione, come le giornate di ferie residue o ratei di mensilità aggiuntive.

Cosa succede se gli eredi rinunciano all’eredità?

La rinuncia all’eredità non influisce sulla corresponsione dei compensi da lavoro dipendente in caso di morte del lavoratore. In pratica coloro che rinunciano all’eredità hanno ugualmente diritto a tutti gli importi maturati dal defunto come buste paghe arretrate, TFR, liquidazione delle ferie, ratei di 13ma e 14ma. Anche la pensione di reversibilità non può essere negata a coloro che rinunciano all’eredità.

Successivamente all’ultimo cedolino, si procederà all’erogazione degli importi dovuti agli eredi rinunciatari.

Come viene gestito il netto dell’ultimo cedolino?

Il valore netto dell’ultimo cedolino, paga dovrà quindi essere quindi azzerato per poi essere riconosciuto ad ogni legittimo erede quando gli stessi (tutti) saranno noti al datore di lavoro. Con il cedolino di liquidazione agli eredi sarà possibile erogare il netto residuo, l’indennità di mancato di preavviso al netto della contribuzione già addebitata al de cuius e l’importo relativo alle altre competenze spettanti e della retribuzione sospesa, anch’esse al netto della contribuzione già addebitata.

In che modo vengono tassate le somme residue?

Il TFR e l’indennità sostitutiva del preavviso saranno tassati secondo l’aliquota del TFR, mentre le restanti somme residue saranno assoggettate al 23%, l’aliquota prevista per il primo scaglione di reddito.

Cosa accade in caso di difficoltà nel reperire tutti gli eredi?

In situazioni dove non è possibile reperire tutti gli eredi, è importante che il datore di lavoro mantenga le somme in sospeso finché tutti gli eredi legittimi non saranno identificati.

Quali documenti devono essere preparati per la gestione delle somme erogate?

Tutte le somme erogate devono essere documentate nella Certificazione Unica di ciascun beneficiario dell’eredità e di ogni erede beneficiario del TFR.

 
Pubblicato : 20 Dicembre 2023 14:30