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Come funziona la cessione del quinto dello stipendio

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(@angelo-greco)
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Condizioni per accedere a questo tipo di prestito, il limite massimo di cessione e la durata consentita, modalità di trattenuta sulla retribuzione, assicurazione e implicazioni in caso di cessazione del rapporto di lavoro.  

La cessione del quinto dello stipendio è una forma di prestito molto diffusa tra i dipendenti. Consiste nell’assegnazione di una parte fissa del salario mensile, pari al quinto dello stipendio netto, a un istituto finanziario o a un ente creditizio (quindi una banca o una finanziaria).

Vediamo più nello specifico come funziona la cessione del quinto dello stipendio, rispondendo alle domande più comuni e fornendo informazioni dettagliate sulle regole e le limitazioni di questo tipo di prestito.

Condizioni per accedere alla cessione del quinto dello stipendio

La cessione del quinto dello stipendio è disponibile per i dipendenti con un contratto a tempo indeterminato.

La cessione non può durare più di 10 anni.

Nel caso dei dipendenti con contratto a tempo indeterminato, è possibile cedere fino a un quinto dello stipendio netto mensile. Questo limite è stabilito per garantire che il dipendente abbia comunque una parte sufficiente del suo stipendio per sostenere le spese personali.

I dipendenti devono essere in possesso di una certa anzianità lavorativa per poter richiedere questo tipo di prestito. In particolare, il dipendente a cui manchino, per conseguire il diritto alla pensione, meno di 10 anni non può contrarre un prestito superiore alla cessione di tante quote mensili quanti sono i mesi necessari per il conseguimento del diritto al collocamento a riposo.

Con un contratto di lavoro a tempo determinato si può avere la cessione del quinto?

I dipendenti con un contratto a termine possono accedere alla cessione del quinto, ma la durata del prestito non può superare il periodo di tempo rimanente fino alla scadenza del contratto.

Anche in questo caso, per quanto riguarda la durata del prestito, questa non può superare i 10 anni per i dipendenti a tempo indeterminato.

Trattenuta sulla retribuzione e riduzioni salariali

Le quote di stipendio cedute devono essere trattenute dal datore di lavoro e versate all’istituto finanziario o all’ente creditizio entro il mese successivo. Se lo stipendio subisce una riduzione non superiore a un terzo, la trattenuta continuerà ad essere effettuata nella misura stabilita. Ciò significa che anche in caso di diminuzione temporanea dello stipendio, il prestito sarà comunque rimborsato regolarmente.

Assicurazione e protezione del prestito

La cessione del quinto dello stipendio richiede un’assicurazione sulla vita e su altri rischi che assicurino il recupero del prestito. Questa assicurazione è necessaria per garantire che il prestito sia protetto anche nel caso in cui il dipendente subisca una cessazione o una riduzione della retribuzione o un trattamento pensionistico insufficiente. Questo offre una protezione sia per il dipendente che per l’ente creditizio.

Nullità di sequestri e pignoramenti

La legge prevede la nullità di sequestri, pignoramenti o cessioni che coinvolgano l’importo del prestito concesso tramite cessione del quinto dello stipendio. Questo significa che nessuno può sequestrare o pignorare la quota di stipendio ceduta. Allo stesso modo, le procure o le delegazioni per la riscossione del prestito sono anch’esse nulle.

Cessazione del rapporto di lavoro e trattenuta sul TFR

Alla fine del rapporto di lavoro, il datore di lavoro deve trattenere dalla liquidazione del TFR(Trattamento di Fine Rapporto) l’importo residuo del prestito. Questo assicura che l’intero debito sia estinto prima che il dipendente lasci l’azienda.

Si può estinguere anticipatamente la cessione del quinto dello stipendio?

Quando siano trascorsi almeno 2 anni dall’inizio di una cessione stipulata per 5 anni (o almeno 4 anni dall’inizio di una cessione stipulata per 10 anni), il dipendente può estinguerla anticipatamente versando l’intero debito residuo.

In caso di pignoramento si tiene conto della cessione del quinto?

La cessione del quinto dello stipendio non influenza l’ammontare dello stipendio netto su cui, in caso di pignoramento, viene calcolato il quinto pignorabile. In altri termini, una persona con una cessione del quinto, si vedrà pignorare il quinto sullo stipendio netto, come se la cessione non esistesse (quindi sulla somma percepita prima della cessione).

Si possono avere due cessioni del quinto dello stipendio?

È lecito avere due cessioni del quinto dello stipendio. Tuttavia, per poter contrarre una nuova cessione è necessario che siano trascorsi almeno 2 anni dall’inizio della cessione stipulata per 5 anni (o almeno 4 anni dall’inizio della cessione stipulata per 10 anni), salvo che sia stata consentita l’estinzione anticipata della precedente cessione. In tal caso può esserne contratta una nuova, purché sia trascorso almeno un anno dall’anticipata estinzione.

Anche prima che siano trascorsi 2 anni dall’inizio di una cessione quinquennale, può essere contratta la cessione decennale quando questa si faccia per la prima volta, fermo restando l’obbligo di estinguere la precedente cessione.

 
Pubblicato : 3 Luglio 2023 09:00