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Come fare una raccolta di firme online

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(@carlos-arija-garcia)
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Come funziona la piattaforma del Governo per lanciare e sostenere iniziative popolari o proposte di referendum.

La legge permette di organizzare una petizione popolare per chiedere di indire un referendum o di inserire una determinata legge nel nostro ordinamento. Il modo più tradizionale è quello che prevede la raccolta di firme nei banchetti o nei gazebo allestiti in vari punti delle città. Ma le adesioni si possono raccogliere anche via Internet? Come fare una raccolta di firme online?

Recentemente il Governo ha allestito una piattaforma web destinata a questo scopo. Piattaforma, però, che è ancora in via sperimentale. Si tratta, comunque, di un primo passo per agevolare i cittadini che vogliono esercitare il loro ruolo di veri detentori del potere legislativo, delegato al Parlamento.

Intanto che lo strumento governativo entra a regime, ci sono, comunque, altre piattaforme su Internet in grado di promuovere delle campagne e di raccoglie firme online per portarle all’attenzione dei palazzi della politica.

A che serve una raccolta di firme

La raccolta di firme serve a sostenere una petizione popolare per chiedere ad un’autorità o ad un ente pubblico di adottare o di cancellare un provvedimento. Si tratta, pertanto, di uno dei principali strumenti che la democrazia concede al popolo, riconosciuto peraltro dalla Costituzione.

Può essere presentata alle Camere, che esercitano la funzione legislativa, oppure alle Regioni o ai Comuni. Questi ultimi, infatti, secondo il Testo unico degli Enti locali, devono obbligatoriamente prevedere nel loro statuto «forme di consultazione della popolazione nonché procedure per l’ammissione di istanze, petizioni e proposte di cittadini singoli o associati dirette a promuovere interventi per la migliore tutela di interessi collettivi e devono essere, altresì, determinate le garanzie per il loro tempestivo esame. Possono essere, altresì, previsti referendum anche su richiesta di un adeguato numero di cittadini».

Quante firme servono per una petizione popolare?

Ogni petizione popolare, per avere maggiori garanzie di successo, deve raggiungere su carta oppure online il numero più alto possibile di firme di sostegno. Ma si dovrà, comunque, arrivare ad un minimo stabilito dalla legge, a seconda del tipo di petizione avanzata, cioè:

  • la petizione popolare abrogativa, che ha come scopo la convocazione di un referendum per cancellare una legge o una norma giuridica ritenuta dai promotori contraria agli interessi della comunità. In questo caso, servono almeno 500mila firme validate dalla Corte di Cassazione;
  • la petizione popolare precettistica, per proporre un disegno di legge di iniziativa popolare per riempire un vuoto legislativo (la cosiddetta vacatio). Richiede 50mila e, come nel caso precedente, vanno validate dalla Cassazione;
  • la petizione popolare di sensibilizzazione, per richiamare l’attenzione su un tema di interesse sociale, politico o ambientale: dalla salvaguardia dei mari e degli oceani alla violenza contro le donne o contro i bambini, dalla protezione di una determinata specie animale al riconoscimento della cittadinanza onoraria ad una certa persona. Questo tipo di petizione non richiede né il numero minimo di firme né la validazione da parte della Cassazione di quelle raccolte.

Raccolta firme online: la piattaforma del Governo

Come accennato, di recente – e in via sperimentale – il Governo ha messo appunto una piattaforma web per agevolare cittadini e associazioni che vogliono lanciare una raccolta di firme online a sostegno di un’iniziativa popolare.

Non sempre, infatti, si trova il gazebo o il banchetto in piazza a portata di mano per appoggiare una richiesta su un determinato argomento. A dire il vero, molte iniziative restano sconosciute perché la tradizionale raccolta di firme «fisica», cioè materialmente fatta a mano, non arriva dappertutto.

I vantaggi di questa piattaforma, che si trova all’indirizzo firmereferendum.gov.it/referendum/open, sono almeno due. Il primo, la possibilità di firmare per sostenere o di promuovere un referendum o una legge di iniziativa popolare da qualsiasi luogo, tramite il pc, il tablet, lo smartphone. Il secondo, l’opportunità che viene data dalla piattaforma di consultare le iniziative in corso.

In pratica, chi vuole lanciare una proposta che prevede una raccolta di firme, può registrarla nella pagina in modo tale che il cittadino, consultando il sito periodicamente, può essere informato delle iniziative in corso.

La piattaforma spiega passo per passo tutta la procedura sia per inserire una nuova iniziativa sia per sostenerla. L’accesso prevede tre tipologie di utenze:

  • per i soggetti promotori dei referendum o delle leggi di iniziativa popolare;
  • per chi vuole sottoscrivere le proposte, cioè per la vera e propria raccolta di firme;
  • per il personale della Corte di Cassazione.

L’area privata consente ai promotori di gestire la proposta referendaria o l’iniziativa popolare e di monitorare l’andamento della raccolta delle firme. In questa sezione è possibile scegliere il tipo di iniziativa da registrare, chiedere il caricamento della proposta, vedere l’anteprima, verificare i dati inseriti e dare l’avvio immediato alla raccolta firme.

I cittadini possono accedere, a loro volta, all’area privata con Spid, Carta d’identità elettronica o Carta nazionale dei servizi per sottoscrivere una proposta referendaria o una legge di iniziativa popolare.

Il personale della Cassazione, infine, può disporre degli strumenti adatti per l’attivazione e il monitoraggio del processo di raccolta delle firme.

C’è, poi, come detto, l’area pubblica che consente di consultare le proposte depositate, le relative informazioni, il numero di firme raccolte e il numero necessario per raggiungere il quorum.

Altre piattaforme per la raccolta di firme online

Oltre a quella del Governo che, appunto, deve essere ancora finalizzata, ci sono su Internet le piattaforme già note per lanciare delle raccolte di firme a sostegno di iniziative popolari. Le più note sono:

  • org;
  • it;
  • com;
  • openPetition;
  • org.
 
Pubblicato : 14 Luglio 2023 16:00