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Come fare disdetta Rai causa decesso

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(@marco-borriello)
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In che modo è possibile non pagare il canone tv se muore il titolare dell’abbonamento?

La televisione a pagamento è, ormai, molto diffusa. Sono tante le cosiddette pay-tv che offrono, quotidianamente, decine di contenuti digitali che possiamo guardare, comodamente, dal nostro televisore, con l’ausilio di una connessione Internet. Senza contare tutti quei programmi che possono essere visti tramite l’antenna tradizionale, così come avveniva fino a qualche anno fa. Nella descritta offerta complessiva c’è, ovviamente, anche quella proposta dalla Rai. Si tratta di un servizio pubblico che, solo apparentemente, è prestato a titolo gratuito. È noto, infatti, che il possesso di un televisore o di altri apparecchi utili alla ricezione dei programmi della Rai rappresenti il presupposto per imporre la tassa, denominata, canone di abbonamento. Un balzello che non può, certamente, essere posto a carico di una persona deceduta. Pertanto, come fare la disdetta alla Rai causa decesso?

il titolare dell’utenza elettrica, legata alla propria abitazione principale, paga il canone Rai in bolletta. Infatti, sei hai la casa al mare o in montagna, la fattura relativa a quelle dimore non sarà, certo, oberata da un ulteriore canone da pagare. Partendo, quindi, da questa considerazione, una delle soluzioni da adottare in caso di decesso della persona intestataria del canone potrebbe essere quella di:

  • cessare il contratto di fornitura;
  • chiedere una voltura a proprio nome.

Si tratta di operazioni che, in entrambi i casi, sono abbastanza semplici e realizzabili anche online, semplicemente:

  • collegandosi al sito dell’azienda che somministra l’energia elettrica;
  • contattandola telefonicamente al call center.

In genere, questo tipo di soluzione non richiede un particolare impegno di tempo e rappresenta un modo sicuro per impedire, legittimamente, il pagamento del canone Rai.

Disdetta Rai causa decesso: il modulo

In caso di decesso dell’intestatario dell’utenza elettrica legata al pagamento del canone Rai, un altro modo per procedere alla disdetta dell’abbonamento tv è quello di inviare un’apposita autocertificazione all’Agenzia delle Entrate. Sul sito dell’Amministrazione tributaria, infatti, è spiegato, abbastanza chiaramente che l’erede del contribuente può presentare una dichiarazione sostitutiva in cui afferma che lui stesso o altro erede della abitazione in questione è già intestatario di un’utenza su cui è dovuta la tassa.

In pratica, compilando il modulo presente sul sito dell’Agenzia, in particolare il quadro B, ed inviandolo con le modalità previste allo scopo, sarà possibile impedire l’addebito del canone Rai. A questo proposito, ricorda sempre che:

  • il modulo, compilato e sottoscritto, va inviato, con raccomandata, a Agenzia delle entrate – Ufficio Torino 1 – Sportello abbonamenti TV – Casella postale 22 – 10121 Torino. Viceversa, se hai un account su Fisconline, puoi inoltrare la richiesta mediante i servizi riservati agli utenti registrati. In quest’ultimo caso, si tratta, evidentemente, della modalità di comunicazione più veloce ed economica;
  • se i presupposti per la cessazione del canone ricorrono prima del 1° gennaio dell’anno di riferimento, allora non sarà dovuta alcuna tassa. Se, invece, il decesso dell’utente è avvenuto dopo il 1° gennaio ma entro il 1 luglio, allora il canone non sarà dovuto solo per il secondo semestre dell’anno.

Canone Rai: presupposti e modalità di pagamento

Il possesso di un apparecchio televisivo o di un altro oggetto idoneo a intercettare e a visionare i programmi offerti dal servizio pubblico è l’elemento essenziale per imporre al contribuente di turno il canone Rai.

Il pagamento del tributo avviene tramite la bolletta elettrica, poiché si presume che, in un’utenza domestica, ci sia, almeno, uno strumento elettronico che consenta di guardare i programmi tv (smart tv, pc, tablet, ecc). Per questa ragione, il canone viene, ormai, pagato da tutti, a cadenza rateale, con il limite della famiglia anagrafica: la tassa, infatti, è unica per tutti i componenti della medesima. Pertanto, se ci sono più utenze elettriche, ad esempio, legate alle cosiddette seconde case, il canone non verrà addebitato ulteriormente.

 
Pubblicato : 4 Aprile 2023 18:10