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Come e quando va risarcito un danno da caduta in condominio?

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(@angelo-greco)
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Un dislivello sul pavimento condominiale ha condotto a un risarcimento per caduta.

In un contesto urbano sempre più densamente popolato e costruito, gli incidenti in aree condominiali sono un’eventualità con cui fare i conti. Uno dei casi più frequenti è quello della caduta a causa di dislivelli o difetti di manutenzione nelle parti comuni di un edificio. Ma come si procede quando ciò accade? Come e quando va risarcito un danno da caduta in condominio? Una recente sentenza del Tribunale di Milano fornisce un’interpretazione chiave in materia di responsabilità condominiale e risarcimento dei danni.

Che cosa stabilisce il Tribunale di Milano?

Il Tribunale di Milano ha emesso una sentenza (n. 8338 del 26 ottobre 2023) che impone al condominio il risarcimento dei danni derivanti dalla caduta di una persona causata da un dislivello del pavimento. La responsabilità è stata attribuita al condominio sulla base dell’articolo 2051 del Codice Civile, che regola la responsabilità per cose in custodia.

Come si determina la responsabilità in caso di caduta?

Per stabilire la responsabilità, il danneggiato deve dimostrare il nesso di causa-effetto tra la cosa in custodia (nel caso specifico, il tombino) e il danno subito.

Se la cosa presenta un dinamismo, come nel caso di una altalena o di un ascensore difettosi, non è necessaria la prova della pericolosità della cosa stessa. Al contrario, per oggetti statici come tombini o pavimentazioni, si deve dimostrare (oltre al nesso causale) anche la loro intrinseca pericolosità.

Cosa succede se si subisce un danno in condominio?

Secondo la sentenza citata, il condominio è tenuto al risarcimento se non prova un caso fortuito, ovvero una causa esterna e imprevedibile che abbia interrotto il nesso di causalità tra la cosa in custodia e il danno.

Qual è stato il ruolo delle prove nella sentenza di Milano?

Nel caso di specie, le prove fotografiche e testimoniali hanno evidenziato il dislivello del tombino rispetto al pavimento, confermando la responsabilità del condominio.

Le foto hanno evidenziato la presenza di un tombino insidioso per le plurime sconnessioni tali da creare il dislivello di qualche centimetro rispetto al piano calpestabile. L’identità dei materiali utilizzati per la costruzione del tombino rispetto al pavimento e l’identità cromatica con quest’ultimo ha permesso di ritenere che lo stesso fosse scarsamente visibile. Sebbene il sinistro si era verificato in ora diurna, il giudicante ha ritenuto che il tombino non era pienamente illuminato da luce naturale. Infine, la conoscenza dello stato dei luoghi non incideva sul nesso causale fra cosa e danno non essendo emerse prove sulla frequenza con cui la sinistrata si recava in visita dalla madre.

Quale risarcimento è stato riconosciuto dal tribunale?

Il tribunale ha condannato il condominio al risarcimento dei danni non patrimoniali e patrimoniali, riconoscendo così sia il danno fisico subito dalla persona caduta sia il danno morale e materiale conseguente.

 
Pubblicato : 7 Novembre 2023 14:30