Come e dove richiedere rilascio documenti anagrafici?
Spetta ai Comuni fornire le attestazioni anagrafiche dei cittadini; ad esempio, quelle relative alla residenza, allo stato di famiglia o alla cittadinanza.
I certificati anagrafici sono documenti che attestano una serie di informazioni attinenti allo status o all’anagrafica dei cittadini. I dati in essi riportati sono contenuti nei registri della popolazione residente dei singoli Comuni e nei registri dell’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (Aire).
I certificati anagrafici possono essere richiesti da chiunque conosca gli elementi per l’identificazione degli intestatari – cioè il cognome, il nome e la data di nascita o, in mancanza di quest’ultima, l’esatto indirizzo – e l’uso a cui sono destinati al fine di determinare l’esenzione o l’applicazione dell’imposta di bollo. Se un soggetto fa richiesta di certificazione anagrafica a nome di un altro cittadino, deve compilare un apposito modulo, allegando la fotocopia di un documento d’identità dell’interessato. Dove e come richiedere il rilascio dei documenti anagrafici?
I certificati anagrafici vanno richiesti al Comune di residenza dell’interessato o della persona per conto della quale viene effettuata l’istanza. Per quanto attiene alle modalità di rilascio, è possibile ottenere questi documenti recandosi direttamente presso lo sportello dell’ufficio anagrafe del Comune, inviando la richiesta a mezzo servizio postale, via Pec (Posta elettronica certificata) oppure online, se il Comune ha predisposto l’apposito portale. Altresì, dal 15 novembre 2021, è attivo il servizio che consente di scaricare e consultare i certificati anagrafici online, in maniera autonoma e gratuita, accedendo alla piattaforma Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente.
Dove e come richiedere il rilascio dei documenti anagrafici?
L’ufficio preposto al rilascio dei certificati anagrafici è l’ufficio anagrafe del Comune di residenza dell’interessato. Tuttavia, un Comune subentrato in Anpr (Anagrafe nazionale popolazione residente) può rilasciare i certificati anche a persone non ricomprese tra i residenti, sempre che tali soggetti risiedano in un altro Comune subentrato in Anpr.
Le modalità previste per ottenere il rilascio dei documenti anagrafici sono diverse.
Più precisamente:
- recandosi di persona presso l’ufficio anagrafe. In tal caso il rilascio sarà immediato, previo pagamento della marca da bollo e degli oneri (diritti di segreteria) dovuti. L’esenzione dall’imposta di bollo è prevista solo per alcuni usi specifici previsti dalla Tabella all. B del DPR n. 642/1972 allegata o da altre vigenti disposizioni di legge e devono essere espressamente indicati nella richiesta;
- inviando una richiesta scritta contenente i dati anagrafici completi della persona intestataria del certificato, il tipo di certificato e l’uso, all’indirizzo del Comune competente per il rilascio. All’istanza vanno allegati:
- la fotocopia del documento di identità fronte/retro o altro documento equipollente;
- la busta preaffrancata per l’invio a destinazione del plico;
- la ricevuta del bonifico effettuato sul conto corrente intestato al Comune, indicando come causale “richiesta certificato per corrispondenza intestato a (cognome e nome);
- inviando una richiesta via pec, contenente i dati anagrafici completi della persona intestataria del certificato, il tipo di certificato e l’uso dello stesso, all’indirizzo di posta elettronica certificata del Comune. La richiesta deve essere corredata dei medesimi documenti già sopra elencati;
- scaricandoli online dall’apposito portale predisposto dal Comune. Qualora fosse necessario il bollo, basta acquistare una marca da bollo telematica e inserire l’identificativo, applicando successivamente la marca al certificato. L’accesso al sistema richiede le credenziali Spid (Sistema pubblico di identità digitale), Cie (Carta d’identità elettronica) o Cns/Csr (Carta nazionale/regionale dei servizi);
- scaricandoli online in maniera autonoma e gratuita dal portale dell’Anagrafe nazionale della popolazione residente. Anche in questo caso, sono necessarie le credenziali Spid, Cie o Cns/Csr.
Portale di Anpr: come consultare o scaricare i certificati anagrafici?
I cittadini possono consultare o scaricare 14 certificati anagrafici dal portale Anpr, per proprio conto o per un componente della propria famiglia. In particolare, il certificato:
- anagrafico di nascita;
- anagrafico di matrimonio;
- di cittadinanza;
- di esistenza in vita;
- di residenza;
- di residenza Aire;
- di stato civile;
- di stato di famiglia;
- di residenza in convivenza;
- di stato di famiglia Aire;
- di stato di famiglia con rapporti di parentela;
- di stato libero;
- anagrafico di unione civile;
- di contratto di convivenza.
Per i certificati digitali non è previsto il pagamento del bollo, quindi, sono gratuiti e disponibili in modalità multilingua per i Comuni con plurilinguismo. Possono essere rilasciati anche in forma contestuale (ad esempio cittadinanza, esistenza in vita e residenza possono essere richiesti in un unico certificato).
Per consultare o scaricare uno dei predetti certificati anagrafici disponibili online bisogna accedere al portale dell’Anpr e cliccare su “accedi ai servizi al cittadino”. Per l’accesso è necessaria l’identità digitale del richiedente. Se la richiesta è per un familiare viene mostrato l’elenco dei componenti della famiglia per cui è possibile richiedere un certificato. Dopo aver fatto l’accesso è possibile gestire il proprio profilo utente, scaricando i singoli certificati.
Il servizio, inoltre, consente la visione dell’anteprima del documento per verificare la correttezza dei dati e di poterlo scaricare in formato pdf o riceverlo via mail.
Quali sono i costi per il rilascio dei documenti anagrafici?
Se i documenti anagrafici vengono scaricati direttamente dal portale dell’Anpr, il servizio è gratuito altrimenti per il rilascio, bisogna pagare una marca da bollo da 16,00 euro più i diritti di segreteria, il cui importo cambia da Comune a Comune. Vi sono però dei casi in cui il cittadino non è tenuto a corrispondere né la marca da bollo né gli oneri di segreteria ma solo 0,26 euro e il documento viene emesso su carta semplice.
Si tratta ad esempio delle ipotesi in cui il certificato anagrafico serve per ottenere prestazioni sociali (vedi l’inserimento nelle liste di collocamento, l’ottenimento della pensione o degli assegni familiari), per presentare documenti o avanzare richieste attinenti ai minori appartenenti al proprio nucleo familiare (si pensi all’affidamento o alla frequenza scolastica) oppure per richiedere lo scioglimento degli effetti civili proprio matrimonio (separazione e divorzio).
Quanto durano i certificati anagrafici?
La validità dei certificati anagrafici è di sei mesi, calcolati dalla data di rilascio. Se dopo la scadenza le informazioni in esso contenute non sono variate, gli interessati potranno dichiararlo in calce, senza l’obbligo di autenticare la firma.
Per un approfondimento sull’argomento è consigliata la lettura dell’articolo “Il certificato anagrafico“.
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